il piano per l'immigrazione

Immigrazione, sì dalla Commissione Ue a ricollocare 40mila rifugiati

Seimila euro a migrante per un totale di 240 milioni e ampliamento dei confini di Frontex a quelli di Mare Nostrum, così il commissario Avramopulos. Atteso via libera da europarlamento e Ministri Interni Ue

27 Mag 2015 - 18:45

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Approvato in Commissione europe uno schema di emergenza obbligatorio per l'immigrazione. I particolari sono stati esposti da Dimitris Avramopulos, delegato sul tema, che si mostra ottimista sul sì del Parlamento, meno su quello dei Ministri degli Interni dei singoli paesi (dopo i rifiuti di alcuni). Quarantamila i migranti che saranno distribuiti intra-Ue da Italia e Grecia, più larghi i confini di Frontex per i salvataggi in mare.

Le caratteristiche del piano approvato dalla Commissione - Se il piano Juncker passerà sarà l'Europa a farsi carico di 40mila migranti che provengono da Italia (24mila) e Grecia (16mila). I due paesi, molto esposti per la loro posizione nel Mediterraneo, dovranno però stilare entro un mese dall'approvazione una road map sulla prima accoglienza e inviare alla Commissione un report sui migranti ogni tre mesi, dopo aver raccolto le loro impronte digitali.

Non chiamatele quote - I particolari del piano Juncker sono stati esposti, dopo l'approvazione, dal Commissario europeo all'immigrazione Dimitris Avramopulos, che ha parlato di una "solidarietà minima" da parte di tutti paesi dell'Ue. "Non abbiamo mai parlato di quote" ha detto Avramopulos, ma di una collaborazione fra Stati "che non potrà essere inferiore a questa soglia se davvero si vogliono aiutare Italia e Grecia. ".

Gli obiettivi del piano -Controllo delle frontiere, salvataggio delle vite umane e lotta ai trafficanti: questi i punti che il piano per l'immigrazione europeo dovrà cercare di raggiungere. Centrale l'ampliamento dei confini di Frontex a quelli che furono di Mare Nostrum: grazie a questo provvedimento le navi europee potranno spingersi più vicino alle coste sud del Mediterraneo per recuperare i migranti. Dimostrano soddisfazione le organizzazioni umanitarie come il Consiglio Italiano dei Rifugiati (Cir): "In questo modo è chiaro che l'Europa si impegna nella ricerca e salvataggio", ha detto il direttore Christopher Hein, che comunque esprime perplessità sul fatto che al momento del trasferimento saranno rispettati legami culturali e familiari dei rifigiati e ancor di più sul discrimine di nazionalità nell'accettare le richieste di asilo, ancora prima che venga considerata la singola situazione.

Gli investimenti - Per ogni migrante saranno inviati dall'Europa circa seimila euro, per un totale di 240 milioni di investimenti. Sarà poi compito di ciascuno Stato distribuirli sui singoli territori e ai centri dedicati all'accoglienza.

I passaggi - Ora che l'esecutivo europeo è d'accordo, tocca al Parlamento votare il piano. Dalla maggioranza degli eurodeputati è stato già espresso un chiaro sostegno. Ma il passaggio più duro sarà la riunione del 15 giugno, quando i Ministri degli Affari Interni dei paesi comunitari dovranno rendere attuativo il piano: in quell'occasione si prevedono discussioni e negoziati molto serrati, soprattutto con i rappresentanti delle dieci nazioni che si sono recentemente tirate indietro, fra cui Francia, Spagna e Ungheria.

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