UN EVENTO DA NON PERDERE

In fila nel cielo, a fine mese l'allineamento di cinque pianeti: non accadeva dal 2005

Fino a metà febbraio il "filotto" sarà visibile a occhio nudo poco prima dell'alba. Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno saranno disposti su una linea immaginaria da sud est verso ovest

19 Gen 2016 - 15:47

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Dalla fine di gennaio al 20 febbraio, un'ora prima dell'alba, il cielo offrirà uno spettacolo inconsueto: l'allineamento di cinque pianeti "brillanti", visibili a occhio nudo. Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno saranno disposti su una linea immaginaria da sud est verso ovest, scendendo sull'orizzonte. L'ultima occasione per poter osservare il "filotto" risale al 2005. La Luna, che si sposterà vicino a ogni pianeta, potrà essere usata come "guida" per osservare il fenomeno.

In fila nel cielo, a fine mese l'allineamento di cinque pianeti: non accadeva dal 2005

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© sito-ufficiale  | Credit: Marco Galliani / Stellarium
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Un fenomeno straordinario - Non è raro poter scorgere Venere, Marte, Giove e Saturno in "pose" reciproche variabili nelle prime ore del giorno. Ma a rendere unico questo fenomeno è la presenza di Mercurio. Quest'ultimo, nel primo periodo di osservabilità del fenomeno, sarà il più basso sull'orizzonte, e anche il più pallido, per salire sempre più fino ad arrivare ai primi di febbraio a trovarsi appena sotto Venere.

Il valzer della Luna - Nel compiere il suo "ballo" sulla linea dei pianeti, la Luna ci faciliterà l'osservazione del "filotto" per quasi un mese. Il 28 gennaio il satellite sarà vicino a Giove, mentre il 1° febbraio, all'ultimo quarto, sarà al fianco di Marte. Il 4 febbraio sarà più prossima a Saturno, per poi affiancarsi a Venere il 6. Una sottilissima falce di Luna sarà appena sotto Mercurio nella giornata del 7.

Meglio osservarlo nell'emisfero australe - I cinque pianeti saranno di nuovo osservabili tutti insieme di notte nell'agosto prossimo, ma - avverte Media Inaf - per chi si perdesse l'allineamento tra gennaio e febbraio e volesse recuperare sarebbe meglio spostarsi nell'emisfero australe. Dal nostro emisfero boreale sarà infatti difficile, in quelle ore, osservare bene Venere e Mercurio.

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