Il sindaco della città parla di un "disastro nazionale". La polizia è certa, sono stati atti intenzionali
Sono oltre 60mila le persone evacuate da Haifa, nel nord di Israele, a causa di una serie di incendi divampati in diversi quartieri della città. Secondo la polizia, parte dei roghi è di natura dolosa. Le fiamme stanno devastando il Paese da tre giorni e si sono intensificate a causa del clima secco e dei forti venti. "Se si proverà che i roghi sono dolosi, vanno considerati come atti di terrorismo", ha detto il premier Benjamin Netanyahu.
Netanyahu: "Atto di terrorismo" - "Ogni incendio doloso o anche chi incita a fare incendi è un atto di terrorismo e così sarà considerato". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu ricordando che già mercoledì è stato detto "che ci sono incendi da negligenza e altri per volontà. Questi ultimi stanno ora crescendo. Fronteggiamo un terrorismo dei piromani. Chi cerca di bruciare la terra di Israele sarà punito con la massima durezza". Il ministro per la sicurezza Gilad Erdan ha detto: "fino ad ora fermate alcune persone, singoli".
"Siamo al lavoro 24 ore su 24 - ha detto il premier in conferenza stampa prima della riunione di emergenza di governo - per spegnere le fiamme e salvare vite umane e fino ad ora ci siamo riusciti". Netanyahu ha spiegato che gli aerei antincendio sono l'elemento critico: "ne abbiamo fatti venire già 10 dall'estero e altri ne verranno entro mezzanotte". Il premier ha ricordato che Grecia, Croazia, Turchia, Cipro e Italia hanno inviato aerei e che dalla Russia questa notte giungeranno due "velivoli giganteschi", così come arriverà entro 24 ore dagli Usa il Supertanker 747. "La situazione dal punto di vista meteo - ha aggiunto ancora - sarà critica ancora fino a martedì. Dobbiamo avere capacità operativa fino a quel giorno e dove c'è pericolo di vita sgomberiamo la popolazione". Le persone sfollate saranno ospitate in albergo e in altri luoghi e la polizia vigilera' contro i saccheggi nelle zone incendiate.
Sindaco Haifa: "E' disastro nazionale" - "Un disastro nazionale ha colpito Haifa". Lo ha detto alla Radio Militare il sindaco della città Yona Yahav. "Non siamo in grado di dire - ha aggiunto - quanta gente è coinvolta visto che molti dei residenti dell'area del Carmel (la zona di Haifa e dintorni, ndr) sono al lavoro e non a casa. Stiamo chiedendo a quelli che sono ancora a casa di lasciarla".
Il capo della polizia: atti dolosi - Il capo della polizia israeliana Roni Alsheich ha detto che alcuni, ma non tutti, gli incendi in corso sono ritenuti dolosi ed ha avanzato il dubbio che dietro ci possa essere un attacco organizzato e dal carattere nazionalistico. "Ci sono alcuni casi di dolo - ha detto citato dai media - e molti che non lo sono. E' probabile che in certi casi di dolo ci sia un movente nazionalistico". Alsheich ha aggiunto anche che sono stati compiuti degli arresti. Nelle indagini è sceso in campo lo Shin Bet (il servizio sicurezza interno) confermando di essere all'opera per accertare la natura degli incendi che sono divampati in tutto il paese.
Inviati Canadair dei Vigili Fuoco a Tel Aviv - Il Dipartimento della Protezione Civile ha inviato due Canadair dei vigili del fuoco in Israele per supportare le autorità di sicurezza locali nello spegnimento degli incendi. I due velivoli sono partiti e, dopo uno scalo tecnico, arriveranno in Israele in serata. Saranno schierati presso l'aeroporto Hatzor Air Force Base, 40 Km a sud di Tel Aviv e saranno a disposizione dell'aeronautica militare israeliana, che gestisce l'attività antincendio e che deciderà come utilizzare i mezzi italiani. Le spese saranno coperte dal governo israeliano.