Sequestrati 750mila euro nelle borse che il padre della vicepresidente trasportava quando è stato fermato dalle autorità
Nuova puntata dell'inchiesta Qatar. Atene ha congelato tutti i beni di Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento europeo: lo ha reso noto il governo. Intanto lo scandalo che sta travolgendo il Parlamento europeo per alcuni sarebbe un "Italian job", un colpo all'italiana, come spiega, strettamente off the record, un portavoce francese di un gruppo parlamentare all'Eurocamera, rifacendosi al celebre film britannico con Michael Caine.
Quasi 750mila euro sequestrati a Kaili - È nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro l'importo in contanti sequestrato nell'abitazione della vicepresidente dell'Eurocamera e nelle borse che suo padre trasportava quando è stato fermato dalle autorità. Il denaro non è stato ancora contato ma, secondo il quotidiano belga L'Echo le prime stime parlano di oltre 750mila euro in tagli da 20 e 50 euro: 600mila euro erano nella valigia portata dal padre di Kaili e il resto nell'abitazione dell'eurodeputata greca. L'autorità ellenica per l'antiriciclaggio, nel frattempo, ha congelato gli averi della vicepresidente dell'Eurocamera.
Dal Ppe rincarano la dose, i socialisti italiani al momento sarebbero figure "tossiche", osservano fonti interne al Partito popolare europeo. Tutti elementi che potrebbero emergere gà alla Plenaria che si riunisce a Strasburgo.
Ad alimentare le voci di un "italian job" tra i gruppi c'è il dato che l'indagine, allargandosi, vede sempre più persone di origine italiana coinvolti. Raphael Gluksmann, eurodeputato del gruppo S&d, potrebbe chiedere che la commissione Inge (sulle interferenze straniere) da lui presieduta affronti il caso già
nelle prossime ore. "È giunto il momento di dimostrare che la democrazia non è in vendita", sono state le sue parole sui canali social. E non si esclude che uno o più gruppi chiedano di inserire il tema nell'ordine dei lavori dell'Aula".
Chi è Antonio Panzeri - Secondo le accuse, l'ex eurodeputato Antonio Panzeri è sospettato di essere intervenuto politicamente con i membri che lavorano al Parlamento Europeo. Gli interventi sarebbero stati a beneficio del Qatar e del Marocco. A Bruxelles, a casa di Panzeri, secondo quanto scrivono alcuni media, gli inquirenti avrebbero trovato 500mila euro in contanti.
Perquisite a Milano abitazioni della famiglia Panzeri - Alcune perquisizioni sono state effettuate fra domenica sera e lunedì in abitazioni a Milano e in provincia riconducibili ad Antonio Panzeri e alla sua famiglia dalla guardia di finanzia in esecuzione di un ordine di investigazione europea nell'inchiesta di Bruxelles per associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio per favorire Qatar e Marocco. Sono stati sequestrati supporti informatici, documenti e una somma in contanti in euro non significativa.
Metsola: "Ci sarà un'indagine interna" - "Non metteremo la polvere sotto il tappeto. Avvieremo un'indagine interna per esaminare tutti i fatti relativi al Parlamento e per valutare come i nostri
sistemi possano diventare ancora più impermeabili". Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola in apertura della Plenaria parlando del Qatargate. "Avvieremo un processo di
riforma per verificare chi ha accesso alle nostre sedi, come vengono finanziate queste organizzazioni, quali legami hanno con Paesi terzi, chiederemo maggiore trasparenza sugli incontri con
attori stranieri e con chi è legato a loro. Daremo una scossa a questo Parlamento", ha aggiunto.
Il Qatar, intanto, fin dai primi giorni dell'inchiesta, "ha respinto categoricamente ogni tentativo di associarlo ad accuse di cattiva condotta".
Von der Leyen: "Questione grave, molto preoccupati" - "Le accuse contro il vicepresidente del Parlamento europeo sono estremamente preoccupanti, molto gravi, è una questione di fiducia delle persone nelle nostre istituzioni, e questa fiducia richiede i più alti standard di indipendenza e integrità. Ho già proposto la creazione di un organismo etico indipendente che copra tutte le istituzioni dell'Ue". Lo ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen rispondendo ad una domanda
sul Qatargate.
Baerbock (Germania): "La vicenda che riguarda la credibilità dell'Europa" - Lo scandalo legato al Qatar e alle accuse di corruzione nei confronti di alcuni membri dell'Europarlamento "è incredibile e va chiarito senza se e senza ma con tutta la severità della legge". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, al consiglio dei ministri Esteri della Ue a Bruxelles. Lo scandalo "riguarda direttamente la credibilità dell'Europa per questo dovranno esserci conseguenze in diversi ambiti", ha detto ancora Baerbock, aggiungendo che prima di tutto "serve un chiarimento completo" sulla vicenda. "Non abbiamo vissuto una cosa del genere da molto tempo", ha aggiunto Baerbock.