Il Moscow Times rivela che le autorità non avevano avvisato il personale dell'ospedale che i pazienti erano stati esposti a radiazioni
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I medici che hanno soccorso le persone ferite nell'esplosione in Russia del misterioso missile nel poligono di tiro di Severodvinsk non sono stati avvisati dalle autorità che si trattava di pazienti esposti alle radiazioni. Lo rivela il Moscow Times dopo aver parlato con 5 membri dello staff dell'ospedale regionale di Arkhangelsk, tra cui 2 medici. Secondo le loro testimonianze i feriti sono arrivati "nudi e avvolti in sacchetti di plastica traslucidi".
La situazione dei pazienti ha subito destato sospetti ma l'unica informazione data al momento del loro arrivo era che c'era stata un'esplosione in un sito militare. "Nessuno - né i direttori dell'ospedale, né i funzionari del ministero della Sanità, né i funzionari regionali o il governatore - hanno informato il personale che i pazienti erano radioattivi", ha detto uno dei chirurghi della clinica al Moscow Times.
"I dipendenti dell'ospedale avevano i loro sospetti, ma nessuno ha detto loro di proteggersi". Quattro medici, tutti uomini, dell'ospedale di Arkhangelsk - due in posizioni senior - e un paramedico hanno riferito al Moscow Times che il personale è rimasto scioccato e furioso per gli eventi che si sono susseguiti. I medici hanno parlato solo in condizione di anonimato, data l'attenzione riservata dai servizi di sicurezza russi all'incidente.
Il quotidiano precisa che nessuna delle sue fonti ha lavorato direttamente con i pazienti in questione, ma tutti hanno partecipato a un briefing in ospedale il 12 agosto dato da un viceministro della Sanità del governo regionale di Arkhangelsk e che sono "in costante comunicazione con i colleghi che hanno curato le vittime". I medici hanno affermato che tutto il personale che ha lavorato direttamente con i pazienti è stato invitato dagli agenti del Servizio di Sicurezza Federale (Fsb) il 9 agosto a firmare accordi di non divulgazione che impediscono loro di parlare dell'accaduto.