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India, donne in vendita online: chiusa la finta piattaforma

Si tratta del secondo tentativo in meno di un anno di molestare le donne musulmane in India "mettendole all'asta" sul web

03 Gen 2022 - 18:23
 © Twitter

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Un centinaio di foto caricate su un'app indiana, nomi e cognomi di donne musulmane "pronte" a essere vendute online. Le avevano presentate come "offerte del giorno". Tutto falso. Virtuale la piattaforma, terribilmente reale l'umiliazione per chi ci è finito dentro. La piattaforma GitHub sulla quale è stato creato il sito ha bloccato l'account dei suoi sviluppatori, mentre governo indiano, polizia e agenzie informatiche lavorano a "ulteriori azioni".

Lo scopo dell'app e il precedente - Il nome dell'app, "Bulli Bai", si traduce con una frase offensiva e volgare rivolta alle donne. Ovviamente nessuna vendita sull'app è stata mai concretizzata ma il senso era quello di degradare e umiliare le donne musulmane condividendo le loro immagini personali - riferisce la bbc. Si tratta del secondo sito nato per lo stesso scopo in meno di un anno in India. A luglio, con il nome dispregiativo "Sulli Deals" avevano creato i profili di oltre 80 donne musulmane, utilizzando foto caricate online, e le avevano presentate allo stesso modo come "offerte del giorno". Non si conoscono ancora i nomi dei colpevoli.

L'inchiesta - Il sito web è stato creato su GitHub, una piattaforma americana di proprietà della Microsoft che ha subito bloccato l'account utilizzato dagli sviluppatori per creare e ospitare il software. E proprio sulla ricerca dell'identità di quest'ultimi si concentrano adesso le indagini delle autorità indiane. 

L'indignazione delle donne - Molte delle donne le cui foto sono state caricate sull'app "Bulli Bai" hanno twittato durante il fine settimana di sentirsi "traumatizzate" e "inorridite" - come l'utente in foto, una giovane attivista indiana. "Questo attacco mirato e pianificato è un tentativo di togliere il microfono alle donne musulmane istruite che esprimono la loro opinione e parlano contro l'islamofobia", ha detto alla Bbc Nazia Erum, autrice ed ex portavoce di Amnesty in India.

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