Una decisione storica

India, essere gay non è più un reato: depenalizzato il reato di omosessualità

Dopo 137 anni è stata abolita la Sezione 377 del codice penale indiano che prevedeva fino a 10 anni di carcere per gli "atti sessuali contro natura"

06 Set 2018 - 18:40
 © ansa

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In India essere gay non è più un reato. Lo ha stabilito la Corte Suprema che con una decisione storica ha depenalizzato il reato di omosessualità. Dopo 137 anni è stata abolita la Sezione 377 del codice penale: puniva gli "atti sessuali contro natura" con una multa e il carcere fino a 10 anni. Dopo settimane di discussione, il giudice Dipak Misra ha definito la legge "irrazionale, indifendibile e manifestamente arbitraria".

"Era diventata un’arma per la persecuzione della comunità Lgbt", ha aggiunto il giudice. "Ora ci sentiamo cittadini a tutti gli effetti. Ciò che accade nelle nostre camere da letto è affare nostro", ha detto uno degli attivisti che si sono ritrovati fuori dalla Corte Suprema per celebrare con bandiere e striscioni una giornata destinata a entrare nella storia.

"Una sentenza storica. Abolire la sezione 377 e la discriminazione dell'omosessualità  è un grande pollice in su per l'uguglianza dei diritti. Una decisione che ha restituito ossigeno a questo Paese", ha twittato Karan Johar, un attore  e regista molto famoso in India. 

La sentenza arriva dopo una battaglia per i diritti civili durata decenni e approdata alla Corte Suprema dopo la richiesta di alcuni cittadini e deputati che, attraverso i loro avvocati, hanno sottoscritto una petizione per l’abolizione definitiva dell’articolo di legge introdotto nella seconda metà dell’Ottocento, dai britannici, nel codice di procedura coloniale.

Nonostante l'India abbia raggiunto l'indipendenza nel 1947, la Sezione 377 è stata sospesa soltanto una volta, dal 2009 al 2013, quando la Corte Suprema di New Delhi l’ha riattivata su richiesta del governo. Non esistono dati ufficiali, ma in base a una stima fatta dal governo indiano nel 2012 gli omosessuali nel Paese sono più di due milioni e mezzo.

In Asia l’omosessualità continua a essere un reato in Bangladesh, Myanmar, Indonesia e Malesia. In alcuni Paesi l’omosessualità è punibile con la pena di morte: Arabia Saudita, Pakistan, Afghanistan, Emirati Arabi, Somalia, Sudan, Iran, Nigeria, Mauritania e Yemen.

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