Secondo il 74enne performer di musica tradizionale indiana, le donne che li portano importunano gli uomini e provocano i violentatori
“Le donne non dovrebbero costringere gli altri a compiere azioni non volute mostrandosi con i jeans”. È l'infelice commento pronunciato da K. J. Yesudas, 74enne leggenda vivente della musica tradizionale indiana, durante una funzione allo Swati Thirunal College of Music a Trivandum, nello stato del Kerala. L'uscita del cantante ha scatenato violente polemiche da parte dei gruppi femministi e su Twitter.
Secondo il cantante, le qualità più apprezzate in una donna sono la semplicità e l'affabilità.
“La nostra cultura insegna che la bellezza deve restare nascosta. Ciò che dovrebbe rimanere coperto, dovrebbe restare coperto. Mostrarsi in jeans spinge gli uomini a immaginare cosa c'è sotto e a compiere atti indesiderati”.
“Le donne – ha aggiunto Yesudas riferendosi all'ondata di stupri che ha interessato recentemente il Paese - dovrebbero vestirsi modestamente e non comportarsi come gli uomini. Non indossate jeans e non importunate gli uomini".
L'anziano performer di musica classica indiana è tra i più famosi interpreti del genere basato su strutture musicali chiamate “raga”.
In India è considerato una vera propria leggenda vivente e, anche per questo motivo, le sue frasi hanno suscitato la rabbia e l'amarezza dei gruppi femministi e di molti indiani.
Molti utenti Twitter hanno replicato al cantante che non dovrebbero essere le donne a coprirsi ma gli uomini a chiudere gli occhi e a imparare a comportarsi.
"I suoi commenti retrogradi – ha tuonato la presidente della sezione locale del partito laico del Congresso Bindu Krishna – non sono degni di una società civile".