Nel Paese continuano le discriminazioni contro le figlie femmine. Non mancano polemiche: la campagna è solo strumentalizzazione
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"Un selfie con tua figlia". Così il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha lanciato una campagna su Twitter a favore delle figlie femmine. In India infatti le discriminazioni, le sterilizzazioni di massa e gli stupri sono all'ordine del giorno. E avere delle figlie femmine in un Paese dalla povertà endemica rappresenta ancora una sventura, "un peso per la famiglia". Le regole sociali impongono ai padri di fornire una dote in beni e denaro spropositata. In questo contesto il numero di aborti e neonate abbandonate non sembra diminuire.
Nonostante Twitter si sia riempito di tante foto sorridenti, non sono mancate le polemiche. Secondo alcune organizzazioni femminili la campagna social del premier è solo strumentalizzazione: il problema non si risolve con un hashthg o con un selfie, ma con nuove leggi contro la discrimazione di genere. E c'è anche chi ha accusato Modi di essere stato in passato un molestatore di ragazze.