La donna, madre di 5 figli, è stata massacrata a colpi di fucile. La 15enne potrebbe essere stata vittima dell'ira di un pretendente respinto
© -afp
Una 35enne indiana, sposata e madre di cinque figli, è stata uccisa nello Stato settentrionale di Meghalaya per aver cercato di resistere ai suoi stupratori. La donna, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa indiana Pti, è stata massacrata da presunti militanti indipendentisti che le hanno fracassato la testa a colpi di fucile. Nell'Uttar Pradesh, invece, una 15enne è stata stuprata e impiccata a un albero.
La polizia indiana ha riferito che la donna era in casa con il marito ed i cinque figli quando quattro o cinque militanti armati dell'Esercito nazionale di liberazione Garo (Gnla) sono entrati in casa sua verso la fine del pomeriggio di martedì e, dopo aver rinchiuso tutti all'interno di una stanza, hanno portato la donna all'esterno.
Qui il gruppo ha tentato di violentarla ma, di fronte alla sua feroce resistenza, ha sottolineato un portavoce della polizia, "hanno imbracciato i fucili automatici d'assalto e le hanno sparato a bruciapelo al volto, quasi spaccandole in due la testa".
Dietro l'omicidio della 15enne forse un pretendente respinto - Il padre della 15enne ha invece raccontato alla tv Ndtv che il principale accusato della morte della figlia sarebbe un uomo di 40 anni, vicino di casa, che pretendeva di sposare la figlia. "Mia figlia aveva 15 anni. L'uomo che ha fatto questo non ha figli. Ci stava facendo pressioni perché gli permettessimo di sposarla. Gli abbiamo detto che non era possibile perché con i suoi 40 anni era troppo vecchio per una ragazzina. Allora si è impossessato di mia figlia, l'ha uccisa e l'ha appesa ad un albero".
La polizia, che aspetta i risultati dell'autopsia prima di esprimersi sulla presenza o meno di uno stupro previo all'omicidio, ha denunciato sulla base delle indicazioni del padre della vittima sei persone, fra cui un vicino ed i suoi tre figli.