NEL RAJASTHAN

India, un italiano di 50 anni trovato morto in un lago della città di Pushkar

L'uomo, Carmine Salvati, era scomparso venerdì dall'hotel in cui alloggiava

21 Feb 2015 - 21:53
 © ansa

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E' avvolta nel mistero la morte di un turista italiano, Carmine Salvati, di 50 anni, trovato senza vita nel lago di Pushkar, la piccola e incantevole città sacra del Rajasthan, nel nord ovest dell'India, dove una volta all'anno si tiene una celebre fiera del cammello. L'uomo era scomparso venerdì dall'hotel in cui alloggiava.

Salvati era scomparso venerdì sera dal suo hotel dove alloggiava insieme alla compagna. E' stata lei a dare l'allarme quando non lo ha visto rientrare. Il personale dell'albergo ha quindi chiesto l'aiuto della polizia, che ha iniziato a setacciare la zona.

Con le prime luci è emersa la tragedia. Il cadavere dell'italiano e' stato avvistato da un passante nei pressi di un "ghat", i gradini che sono usati per i rituali di purificazione dai fedeli indù.

Pushkar, dove sorge l'unico tempio esistente in India dedicato al dio Brahma (il Creatore), è famosa tra i turisti di tutto il mondo che spesso si mescolano ai pellegrini e ai brahmini che dall'alba al tramonto effettuano le "puje", le offerte religiose al lago sacro. Durante la notte, quando chiudono i ristoranti e le guesthouse, la città è completamente deserta.

Il caso è seguito dalle autorità consolari italiane, che si sono limitate soltanto a confermare la notizia, senza aggiungere alcun dettaglio personale sull'uomo. Il corpo si trova all'obitorio dell'ospedale di Ajmer, la città sufi che sorge a circa 14 chilometri da Pushkar. Dall'autopsia si sapranno quali sono le cause della morte. Secondo le prime ipotesi, potrebbe essere un caso di affogamento.

Al lago si accede attraverso i "ghat" che sono aperti durante le ore della notte, ma completamente deserti a parte qualche bovino o cane randagio. In passato, nella località ci sono stati casi di molestie di turisti da parte di "finti" brahmini o di guide turistiche troppo insistenti. Esiste uno smercio di droga, come la cannabis venduta in negozi governativi con il nome di "bhang".

L'uomo era arrivato con la sua compagna un po' di tempo fa e stava in un hotel vicino al lago. Era in possesso di un visto turistico di sei mesi in scadenza nella prima settimana di marzo. La polizia sta ora cercando di ricostruire gli ultimi momenti di vita con l'aiuto della donna e di chi lo ha visto prima che scomparisse. Cinque anni fa, un altro italiano era stato protagonista di una disavventura a Pushkar: fu arrestato dalla polizia per il possesso illegale di un telefonino satellitare.

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