PREVISTA IN CERTI CASI ANCHE L'ESECUZIONE CAPITALE

Indonesia, approvata castrazione chimica per i pedofili condannati

La procedura prevede che ai colpevoli vengano iniettati ormoni femminili. Previste anche condanne di 10 anni di carcere

12 Ott 2016 - 17:57

In Indonesia è stata approvata la castrazione chimica per i pedofili condannati in via definitiva: il Parlamento indonesiano ha, infatti, varato la legge proposta lo scorso maggio dal presidente Joko Widodo, dopo che una ragazza di 14 anni era stata stuprata e uccisa da un gruppo di ragazzi. La castrazione, però, non è l'unica pena: ai pedofili spetta una pena non inferiore ai 10 anni di carcere e, in alcuni casi, è prevista la pena capitale.

La legge sulla castrazione chimica - che consiste nell'iniezione di ormoni femminili ai condannati - è stata ampiamente discussa in Parlamento e ha suscitato un fervente dibattito. Due partiti dell'opposizione avevano, infatti, votato contro. Ma le più sdegnate sono le associazioni per i diritti umani: per loro la violenza non può essere fermata con la violenza. 

L'associazione Medici in Indonesia ha, invece, contestato la legge perchè potrebbe violare l'etica professionale e, come riporta la Bbc, ai dottori è stata consigliata l'obiezione di coscienza. 

La pratica è già attiva in Polonia, Corea del Sud, Russia e alcuni Stati americani. Nel Regno Unito, invece, possono proporsi spontaneamente i prigionieri. 

In Italia la castrazione chimica per i pedofili è stata più volte proposta dalla Lega Nord che ha anche presentato una proposta di legge in Senato. Il capogruppo del Carroccio a Palazzo Madama Gian Marco Centinaio ha più volte invitato il Governo ad approvarla.

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