RICERCHE IN CORSO

Indonesia, la Farnesina: tre sub italiani dispersi nel mare del Borneo

Manca all'appello anche un turista belga. In salvo altri due nostri connazionali che si erano limitati a fare snorkeling in superficie

16 Ago 2015 - 20:27

      Redang
    © ufficio-stampa

Redang © ufficio-stampa

Sono tre i turisti italiani dispersi da sabato nel mare del Borneo, in Indonesia, dove erano impegnati in un'immersione. La conferma ufficiale arriva dalla Farnesina. All'appello manca anche un belga. In salvo altri due nostri connazionali che si erano limitati a fare snorkeling in superficie. Il Jakarta Post dice che la guida indonesiana che era con loro è stata ritrovata durante le ricerche nelle acque dell'isola di Sangalaki e portata in ospedale.

Il ministero degli Esteri ha poi specificato che le famiglie sono già state informate e che l'ambasciata italiana è in costante contatto con le autorità locali.

L'allarme era stato dato sabato dal conducente del motoscafo che in precedenza aveva portato il gruppo nei pressi dell'isola. All'ora concordata, nessuno dei partecipanti era tornato in superficie. Le ricerche hanno presto portato al ritrovamento della guida di nome Osland, apparentemente zoppicante. Dalle prime ricostruzioni dei media locali, il gruppo appare formato da uomini e donne tra i trenta e i quarant'anni.

Il tour operator che ha organizzato l'escursione è la "Derawan Ocean Drive", un'agenzia specializzata in immersioni per l'arcipelago di circa trenta tra isole e atolli al largo della parte indonesiana del Borneo. Il proprietario Andrew Lioe non ha voluto commentare l'accaduto, spiegando di essere stato lontano dall'area in questi giorni. L'agenzia è nota tra gli appassionati che si spingono fino a questo remoto angolo di Indonesia, e raccoglie recensioni positive sul web. Tra di esse spunta però anche una dura critica ai suoi standard di sicurezza, con un'accusa diretta proprio alla guida Osland: quella di condurre subacquei inesperti al largo di isole dalle correnti non sicure.

Ed è proprio tale pericolo a essere considerato dai soccorritori la probabile causa dell'incidente. "Nella zona soffiava un forte vento dal sud. Non va bene per le immersioni", ha detto il responsabile Mugiono Balikpapan, spiegando che le ricerche sono coordinate con l'istituto meteorologico nazionale per cercare di capire la direzione delle correnti, nella speranza di ritrovare i dispersi, magari su isole circostanti.

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