DENARO DA GHEDDAFI?

Intercettazioni, Sarkozy in stato di fermoI fedelissimi: "Giustizia a orologeria"

E' accusato di concussione e violazione del segreto istruttorio. "Basta annunciare che Sarkozy potrebbe tornare in autunno alla politica che si scatena una procedura giudiziaria", è il commento, su Twitter, di un fedelissimo

01 Lug 2014 - 15:33
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L'ex presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, si trova in stato di fermo per la vicenda intercettazioni. E' accusato di concussione e violazione del segreto istruttorio. Sarkozy avrebbe tentato di fare pressioni su un alto magistrato, cercando di ottenere da lui informazioni su un'inchiesta a suo carico, e promettendo in cambio un posto di prestigio. L'ex capo dello stato francese è stato convocato dai giudici di Nanterre, periferia di Parigi.

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Sarkozy deve essere interrogato sulla vicenda della fuga di notizie sul provvedimento di intercettazione nei suoi confronti nell'ambito dei presunti finanziamenti illeciti da parte della Libia di Muammar Gheddafi alla sua campagna presidenziale del 2007. Durante l'interrogatorio i magistrati della sezione anticorruzione hanno deciso di procedere con lo stato di fermo.

Gli investigatori cercano di capire se l'ex capo di Stato e il suo entourage crearono una rete di informatori per essere aggiornati sull'evoluzione dei processi giudiziari che minacciavano Sarkò, all'epoca in cui fu capo di Stato dal 2007 al 2012.

Su Twitter l'hashtag #acharnement ('accanimento') - "Basta annunciare che Sarkozy potrebbe tornare in autunno alla politica che si scatena una procedura giudiziaria": è il commento, su Twitter, di Sebastien Huyghe, deputato UMP, fra i più fedeli dell'ex presidente francese. Dello stesso tenore molte reazioni della destra, che ha adottato su Twitter l'hashtag #acharnement (accanimento). Anche per Valerie Debord, una dei dirigenti del partito, "l'accanimento contro l'ex presidente è tale che ogni volta che si parla di uno suo eventuale ritorno in politica, stranamente viene colpito da una vicenda giudiziaria che immediatamente poi si sgonfia: Bettencourt, Karachi, lo abbiamo visto... è vero che adesso i suoi sostenitori cominciano a stancarsi. I francesi vedono in questo una forma di strumentalizzazione della giustizia contro un uomo, contro il ritorno di un uomo". Da Christian Estrosi, sindaco di Nizza, un pensiero "per il mio amico Nicolas Sarkozy". "Mai - aggiunge - abbiamo conciato in questo modo un ex presidente, mai c'è stato uno scatenamento di odio di questo genere".

Nicolas Sarkozy è il primo ex presidente della Repubblica ad essere sottoposto in Francia a un provvedimento di fermo giudiziario. Durante la carica, il capo dello stato è infatti protetto da un'ampia immunità. "La giustizia deve andare fino in fondo - è stato il primo commento del governo, attraverso il portavoce Stephane Le Foll - davanti ai giudici Nicolas Sarkozy è un cittadino uguale agli altri".

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