A "Controcorrente" si parla dell'esperimento anti-gay promosso dalla Russia
"I'm not gay" o "Io non sono gay", è il nuovo programma sbarcato nei palinsesti della tv russa online. In questo reality show, otto uomini di età compresa tra i 20 e i 55 anni chiusi in una casa di campagna, hanno l'obiettivo di scoprire e punire il gay che si nasconde tra loro. Lo show è condotto da Amiran Sardarov affiancato dal volto noto della politica russa Vitaly Milonov, membro della Duma salito alle cronache per essere apertamente contrario ai membri della comunità Lgbtq+. Tra le esternazioni molto forti e provocatorie di Milonov, c'è quella legata alla "possibilità di confinare gli omosessuali e i transessuali allo scopo di sterilizzarli". Una dichiarazione e posizione la sua che ha fatto il giro del mondo, e che forse ha ispirato la creazione del format, una nuova vetrina quella del reality "I'm not gay" dove può portare avanti il suo intento, ovvero quello di punire gli omosessuali.
L'esperimento in poche immagini dà il senso di quello che è il mood della trasmissione nei suoi otto episodi. Nel promo si vede un giovane ragazzo piuttosto attraente che passeggia in quella che dovrebbe essere una spiaggia: è in costume e mostra tutto il vigore della sua fisicità. Al suo passaggio altri uomini (anche loro in costume) si voltano per osservarlo meglio e a quel punto entrano in scena il conduttore e alcune ragazze che, sembrano pronti a voler punire fisicamente quelli che dimostrano un interesse per il bel ragazzone.
Dopo le prime due puntate su YouTube, lo show è stato censurato dalla piattaforma perché lesivo delle norme su molestie e bullismo. Lo spettacolo continua ad andare avanti su altri canali, come Telegram e il social russo VK dove è già stato postato il quarto episodio.