La Corte d'appello ha acconsentito al rilascio su cauzione delle giornaliste Niloufar Hamedi ed Elaheh Mohammadi, condannate a ottobre rispettivamente a 13 e 12 anni di carcere. Resteranno fuori fino al processo d'appello
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Niloufar Hamedi ed Elaheh Mohammadi, le reporter che denunciarono la morte di Mahsa Amini in Iran, sono tornate libere dopo 17 mesi in carcere. Le due giornaliste parlarono del decesso della giovane curda dopo l'arresto perché non indossava il velo in modo corretto. Secondo i media locali, la Corte d'appello ha acconsentito al rilascio con una cauzione di 100 miliardi di rials ciascuna, poco più di duemila euro. Resteranno fuori dal carcere fino al processo d'appello, la cui data non è ancora stata fissata, ma non potranno uscire dal Paese.
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Hamedi, fotoreporter del quotidiano riformista Shargh, e Mohammadi, del quotidiano riformista Ham-Mihan, sono state condannate a ottobre rispettivamente a 13 e 12 anni di carcere per "collegamento con uno Stato ostile (gli Usa)". Gli altri capi di accusa sono "raccolta e collusione contro la sicurezza nazionale e propaganda contro il sistema". Tuttavia, secondo la legge, Hamedi, 36 anni, ne sconterà sette e Mohammadi, 31 anni, sei.