Bilancio provvisorio

Iran, devastante esplosione al porto di Bandar Abbas: diversi morti e centinaia di feriti

Israele nega coinvolgimento; le autorità valutano l’ipotesi di un incidente legato a un carico cinese di carburante missilistico

26 Apr 2025 - 22:44
1 di 12
© Ansa
© Ansa
© Ansa

© Ansa

© Ansa

Sabato 26 aprile, alle 12:30 locali, una violentissima detonazione ha squarciato il porto commerciale Shahid Rajaei, porta d'accesso di Bandar Abbas sullo stretto di Hormuz. Il bilancio aggiornato diffuso dal ministro dell'Interno Eskandar Momeni parla di 14 vittime accertate, 750 feriti e 6 dispersi. Le autorità non escludono che i numeri possano ulteriormente salire.

Cause ancora incerte

 Secondo una prima nota dell'ufficio doganale, l'esplosione sarebbe partita da un deposito di materiali pericolosi e chimici. Gli investigatori non escludono però la pista del perclorato di sodio, ossidante usato per i motori a combustibile solido dei missili, stoccato in condizioni non conformi.

La pista della nave cinese

 Fonti di sicurezza marittima confermano che, a marzo, il porto aveva ricevuto dalla Cina un carico di circa 2.000 tonnellate di perclorato di sodio. Il materiale è arrivato a bordo delle portacontainer cinesi Golbon e Jeyran ed era destinato alle linee di produzione dei missili iraniani. La presenza di quel carico nel terminal al momento della deflagrazione è ora al centro delle indagini.

Israele respinge ogni accusa

 Funzionari israeliani, citati dal canale televisivo Channel 12, hanno dichiarato che Tel‑Aviv "non è in alcun modo coinvolta" nell'incidente. Una presa di distanza considerata necessaria dopo il cyber‑attacco del 2020 allo stesso scalo, attribuito allora a Israele. Finora gli inquirenti iraniani non hanno trovato elementi che facciano pensare a un'azione esterna, ma non scartano del tutto la possibilità di sabotaggio.

Il precedente di Beirut 2020

 L'esplosione di Bandar Abbas richiama alla memoria la tragedia del porto di Beirut del 4 agosto 2020, quando l’innesco di oltre 2.700 tonnellate di nitrato d’ammonio causò più di 200 morti e 6.000 feriti. Anche in quel caso, la presenza di materiali altamente instabili immagazzinati senza adeguate protezioni trasformò uno scalo commerciale in una bomba a orologeria.

Diplomazia in fibrillazione

 La tragedia si è consumata mentre a Mascate (Oman) era in corso il terzo round di negoziati indiretti tra Iran e Stati Uniti sul programma nucleare di Teheran. Le parti hanno confermato che i colloqui proseguiranno, ma temono che l'esplosione possa alimentare nuove tensioni regionali. Il presidente Masoud Pezeshkian ha espresso cordoglio alle famiglie delle vittime e ha inviato sul posto il ministro dell'Interno con il compito di «far luce sull'accaduto nel più breve tempo possibile». Le compagnie Persian Gulf Star e National Iranian Oil Refining and Distribution hanno precisato che i loro impianti e oleodotti non sono stati danneggiati.

Cos'è il perclorato di sodio e a cosa serve

 Il perclorato di sodio è un potente ossidante utilizzato nei motori a combustibile solido dei missili. Mescolato con polimeri e metalli, consente la combustione rapida e controllata necessaria a spingere i vettori balistici. Il suo impiego riduce i tempi di preparazione al lancio rispetto ai carburanti liquidi, rendendo gli arsenali più reattivi.

Il ruolo strategico dello Stretto di Hormuz

 Lo stretto di Hormuz, largo appena 39 km nel punto più stretto, vede transitare circa un quinto del petrolio mondiale. Qualsiasi interruzione - causata da incidenti, mine o conflitti - può far impennare i prezzi energetici globali. Bandar Abbas, situata proprio all’ingresso dello stretto, è quindi vitale per l’Iran sia come hub commerciale sia come nodo militare.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri