Iran, da Berlino a Londra fino a Roma: manifestazioni in 80 città del mondo a sostegno delle proteste
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L'ex viceministro alla Difesa di Teheran sotto la presidenza di Mohammad Khatami (1997-2005) è stato condannato a morte dopo essere stato giudicato colpevole di "corruzione sulla terra"
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L'Iran ha eseguito la condanna a morte per impiccagione di Alireza Akbari, l'uomo con doppia nazionalità iraniano-britannica accusato di spionaggio per conto dell'intelligence britannica. Lo ha riferito la magistratura di Teheran citata dall'agenzia di stampa Mizan Online. Alireza Akbari, viceministro della Difesa sotto la presidenza di Mohammad Khatami (1997-2005), è stato condannato a morte dopo essere stato giudicato colpevole di "corruzione sulla terra e per aver danneggiato la sicurezza interna ed esterna del Paese attraverso la trasmissione di informazioni".
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Akbari era stato vice dell'ex ministro della Difesa, Ali Shamkhani, e anche suo consigliere durante il suo servizio come comandante della Marina. Shamkhani è attualmente il segretario generale del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale (Snsc), dove Akbari aveva un posto nella sua segreteria.
Secondo una recente dichiarazione del ministero dell'Intelligence iraniano, il 61enne Akbari era stato arrestato nel marzo 2019 con l'accusa di "corruzione sulla terra e di aver agito per minare la sicurezza dell'Iran all'interno e all'esterno del Paese attraverso il trasferimento di informazioni al servizio di intelligence britannico, SIS (MI6), grazie al suo accesso a istituti sensibili". In particolare era accusato di aver passato informazioni sullo scienziato nucleare Mohsen Fakhrizadeh, che avrebbero portato al suo assassinio nel novembre 2020. Teheran ritiene che sia stato Israele a ordinare l'omicidio. Il regime di Teheran ha anche mandato in onda un video sottoposto a editing di Akbari con una confessione che gli attivisti hanno definito come ottenuta con coercizione.
Londra: "Atto barbaro, non rimarrà senza risposta" - Londra ha condannato l'impiccagione da parte dell'Iran di Alireza Akbari, l'uomo con doppia nazionalità iraniano-britannica accusato di spionaggio per conto dell'intelligence britannica, definendolo un "atto barbaro" che "non rimarrà senza risposta". Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly, aveva esortato il governo iraniano a non portare avanti i suoi piani per giustiziare Akbari. "L'Iran deve fermare l'esecuzione e rilasciarlo immediatamente", aveva detto Cleverly.
"Il governo italiano condanna con massima fermezza l'orrenda esecuzione di Alireza Akbari. Esprimiamo solidarietà a famiglia e Regno Unito. Chiediamo all'Iran di interrompere questa barbara spirale di violenza contro chi manifesta pacificamente e legittimamente". Lo scrive la Farnesina sul profilo Twitter.
L'Iran ha convocato l'ambasciatore britannico a Teheran dopo Alireza Akbari è stato giustiziato.
Venerdì, il vice portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel, aveva criticato l'imminente esecuzione di Akbari. "Le accuse contro Ali Reza Akbari e la sua condanna all'esecuzione hanno motivi politici. La sua esecuzione sarebbe inconcepibile", aveva detto. "Siamo molto turbati dalle notizie secondo cui il signor Akbari è stato drogato, torturato mentre era in custodia, interrogato per migliaia di ore e costretto a fare false confessioni".