Iran, la legge le impedisce di gareggiare: centaura 26enne sfida gli ayatollah
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Behnaz Shafiei è una motociclista. Nel suo Paese, però, non solo non può scendere in pista ma neppure guidare la sua moto per le strade
Sfidare il regime degli ayatollah e le sue leggi pur di salire in sella alla sua Suzuki gialla. Behnaz Shafiei ha 26 anni e fin da quando ne aveva 15 coltiva la sua grande passione per le moto e il motocross. Si allena tre volte a settimana, diventando ogni giorno più brava. Ma le regole, in Iran, sono chiare: non solo non può gareggiare ma non può neppure girare per le strade del suo Paese.
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"Molti uomini, in questi anni, mi hanno detto: 'dovresti stare a casa a cucinare. Questo sport non fa per te'. Io voglio dimostrare loro che si sbagliano", racconta la 26enne pochi giorni dopo che la storia della sua connazionale Niloufar Ardalan, capitano della nazionale iraniana a cui il marito ha impedito la trasferta all'estero, è finita sui giornali di tutto il mondo.
Anche gareggiare all'estero, nonostante i tanti inviti ricevuti, è un problema per Behnaz: raccogliere i soldi necessari per muoversi non è infatti così facile e trovare sponsor pronti a finanziarla è davvero un'impresa.
La giovane centaura non si arrende. Vuole diventare professionista e sogna, un giorno, di rappresentare il suo Paese in una competizione internazionale.