dopo i mille arresti

Iran, linea dura dei Pasdaran contro i manifestanti: "Pronti a reprimere le proteste"

Dura condanna degli Stati Uniti contro l'uso della forza, ma Teheran ammonisce: "No a ingerenze"

18 Nov 2019 - 12:22

L'Iran è in subbuglio. Dopo la decisione di aumentare il costo del carburante, la popolazione è scesa in piazza. La risposta delle autorità è stata durissima: oltre mille arresti. E le Guardie della rivoluzione islamica avvertono: "Pronti a reprimere le proteste"

I pasdaran non arretrano, anzi. Avvisano i manifestanti anti-governativi che hanno manifestato contro il caro benzina di essere pronte a reagire con forza a qualsiasi azione che crei insicurezza nel Paese. "I recenti incidenti - hanno scritto in una nota - sono stati provocati dai malvagi funzionari Usa, oltre che dai criminali Mojaheddin del Popolo e dall'ignobile famiglia del deposto scia' dell'Iran, Mohammadreza Pahlavi"

Gli Stati Uniti condannano l'uso della forza contro i manifestanti. La replica di Teheran non tarda ad arrivare: il sostegno espresso da Washington ai contestatori è "un'ingerenza negi affari inerni della Repubblica islamica". Anche la Russia prende posizione: "La diffusione delle proteste potrebbe essere stata alimentata da forze straniere"

L'Iran ha condannato oggi il sostegno da parte degli Usa a "un gruppo di rivoltosi" dopo le violenze scoppiate in diverse città durante le manifestazioni contro l'aumento del prezzo della benzina. "Come avevo detto al popolo iraniano quasi un anno e mezzo fa: gli Stati Uniti sono con voi", ha scritto sabato il segretario di Stato Usa Mike Pompeo su Twitter.

Iran, proteste in varie città per il rincaro dei carburanti

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"Questi propositi sono "l'espressione del sostegno del segretario di Stato americano a un gruppo di rivoltosi", ha scritto il ministero degli Esteri iraniano in un comunicato nel quale ha aggiunto che "il nobile popolo iraniano sa bene che le osservazioni ipocrite di questo genere non riflettono alcun segno onesto di vicinanza".

Anche la Russia è intervenuta sulla vicenda. La diffusione delle proteste in Iran potrebbe essere alimentata da forze straniere. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo,  "La situazione nel Paese e' già difficile e tesa e, sicuramente, il consistente aumento dei prezzi del gasolio ha aggiunto benzina sul fuoco", h

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