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Il clamore suscitato in Iran e nel mondo dalla seconda esecuzione di un manifestante - il 23enne Majidreza Rahnavard, avvenuta in pubblico a Mashhad - in risposta alle proteste che imperversano da mesi nel Paese, non preoccupa il capo della magistratura iraniana, Gholamhossein Ejei. "Siamo precisi e veloci durante i processi equi dei nostri casi giudiziari e non badiamo alle chiacchiere e alla volontà altrui, ha detto -. Non siamo preoccupati di essere incolpati da nessuno".