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Una settimana prima che Francia, Germania e Gran Bretagna accusassero formalmente l'Iran di aver infranto l'accordo sul nucleare, l'amministrazione Trump aveva minacciato l'imposizione di dazi del 25% sulle auto europee nel caso avessero rifiutato di puntare il dito contro Teheran. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali alcuni funzionari europei hanno definito la mossa americana come "un'estorsione".