Dalle forze di sicurezza del regime

Iran, festeggia sconfitta contro gli Usa ai Mondiali: ucciso 27enne

Alcuni testimoni riferiscono che l'uomo sia stato centrato da una pallottola mentre un gruppo di persone si trovava in strada per festeggiare la sconfitta della squadra della Repubblica Islamica

30 Nov 2022 - 15:31
 © Getty Images

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Mondiali macchiati di sangue in Iran dove un 27enne è stato ucciso martedì a Anzali, nel nord del Paese, dalle forze di sicurezza del regime. La notizia rimbalza su numerosi account Twitter iraniani che sostengono che l'uomo sia stato ammazzato mentre alcune persone erano in strada per festeggiare la sconfitta della squadra della Repubblica Islamica contro gli Usa. Il 27enne, stando a quanto emerso, è stato colpito da uno sparo alla testa ed è morto in seguito in ospedale. 

Colpito da una pallottola mentre si trovava in auto con la fidanzata - La notizia è stata riportata dalla testata Iran International, che cita fonti della famiglia del giovane, e rilanciata da numerosi utenti su Twitter, usando l'hashtag Mehran Samak. La giornalista Sima Sabet scrive sul social network che il giovane si trovava in macchina con la fidanzata quando è stato raggiunto da una pallottola alla testa.

Ennesima violenza da parte delle forze dell'ordine - Le forze dell'ordine iraniane sono finite nella bufera per vari episodi di violenza. A inizio del mese la polizia iraniana aveva aperto un'indagine dopo la pubblicazione di un video che mostra agenti che picchiano violentemente un uomo, mentre il Paese era, ed è ancora, scosso da un movimento di protesta scatenato dalla morte in custodia della giovane Masha Amini, una curda iraniana di 22 anni morta tre giorni dopo essere stata arrestata a Teheran dalla polizia "morale" che l'ha accusata di aver infranto il codice di abbigliamento della Repubblica Islamica, imponendo in particolare l'uso del velo per le donne. 

Uccisa per aver indossato un berretto - Pochi giorni fa un'altra notizia aveva scosso l'opinione pubblica internazionale dopo che una giovane donna è stata uccisa per aver infranto le regole e aver indossato un berretto invece del velo. La vittima della feroce repressione iraniana aveva appena 16 anni: Mahak Hashemi era scesa in piazza per protestare a Shiraz, nel sud dell'Iran. Indossava, come faceva da tempo ormai, un cappellino da baseball al posto del velo, che lasciava scoperti i capelli lunghi e sciolti. 

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