L'attivista 51enne, in carcere dal 2016, soffre di problemi cardiaci e polmonari
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Le autorità del carcere di Evin, in Iran, non hanno permesso il trasferimento in ospedale del Premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi perché si è rifiutata di indossare il velo. Lo ha comunicato la famiglia della donna, arrestata nel 2016 dalle autorità locali e tuttora in carcere, tramite un post su Instagram poi ripreso dalla Bbc. Mohammadi, 51 anni, necessita di cure ospedaliere per il trattamento di problemi cardiaci e polmonari.
"Il direttore della prigione ha detto che mandarla in ospedale senza velo era proibito e che, per questo, il suo trasferimento in ospedale è stato annullato", hanno spiegato i parenti di Mohammadi nella nota. Lunedì, un'équipe medica si è recata nell'ala femminile di Evin per visitare il Premio Nobel per la Pace ed effettuare un ecocardiogramma dopo che "la prigione si è persino rifiutata di portare Narges in infermeria" senza il velo, ha aggiunto la famiglia.
Secondo il team che l'ha visitata, sono urgentemente necessarie un'angiografia coronarica e un'ecografia polmonare. "Lei è disposta a rischiare la vita pur di non indossare a forza l'hijab", ha detto la famiglia.
Mohammadi è stata insignita del Premio Nobel per la Pace il 6 ottobre per la sua lotta "contro l'oppressione delle donne in Iran e per i suoi sforzi nella promozione dei diritti umani e della libertà per tutti". Il comitato per il Nobel aveva affermato che "la coraggiosa lotta di Narges Mohammadi ha comportato enormi costi personali. Il regime iraniano l'ha arrestata 13 volte, condannata cinque volte per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate".