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L'accusa è di "disobbedienza e resistenza" per aver inscenato una nuova protesta contro l'esecuzione di un prigioniero politico il 6 agosto, nel reparto femminile della prigione di Evin
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Le autorità iraniane hanno emesso un'ulteriore condanna a sei mesi di carcere nei confronti del premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi. Lo ha dichiarato il gruppo che si batte per l'attivista "Free Narges Coalition", spiegando che Mohammadi è stata condannata ad altri sei mesi di carcere con l'accusa di "disobbedienza e resistenza agli ordini". La condanna è stata formulata dopo che la 52enne ha inscenato una protesta contro l'esecuzione di un altro prigioniero politico nel reparto femminile della prigione di Evin, il 6 agosto.
Mohammadi è la 19esima donna ad aver vinto il Premio Nobel per la Pace e la seconda donna iraniana, dopo l'attivista per i diritti umani Shirin Ebadi, nel 2003. Mohammadi continua a battersi per i diritti nonostante i numerosi arresti da parte di Teheran e gli anni passati dietro le sbarre.
È detenuta nella famigerata prigione iraniana di Evin, che ospita prigionieri politici e persone con legami occidentali. Stava già scontando una pena di 30 mesi, alla quale se ne sono aggiunti altri 15 a gennaio. Il governo iraniano non ha riconosciuto la sua ulteriore condanna.
L'ultimo condanna riflette la rabbia della teocrazia iraniana per aver ricevuto il premio Nobel nell'ottobre 2023, dopo anni di attivismo nonostante una campagna governativa decennale contro di lei. Mohammadi è stata una delle principali voci a guidare le proteste a livello nazionale dopo la morte di una 22enne, Mahsa Amini, che era sotto la custodia della polizia, dopo essere stata arrestata perché non indossava il velo in maniera corretta.