Iran, le donne hanno potuto assistere a una partita di campionato di calcio: non succedeva dal 1979
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L'Iran, ha spiegato il presidente Raisi, è pronto a impedire "qualsiasi azione che minaccia la sicurezza"
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La polizia iraniana ha arrestato "739 rivoltosi, tra cui 60 donne" nella sola provincia di Guilan, durante le proteste dell'ultima settimana in seguito alla morte della 22enne curda Mahsa Amini. La giovane è deceduta mentre era sotto la custodia della polizia morale che l'aveva arrestata perché non indossava correttamente il velo. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Tasnim citando il generale Azizollah Maleki, capo della polizia della provincia di Guilan, nel nord dell'Iran.
Gli studenti di diverse università, tra cui quella di Teheran, hanno continuato a radunarsi per condannare la morte di Mahsa Amini. Le manifestazioni si tengono nel primo giorno di apertura delle università e delle scuole, mentre il governo ha annunciato che le lezioni universitarie si terranno online per almeno due settimane.
Raisi: "Impediremo qualsiasi azione che minaccia la sicurezza" - Qualsiasi cosa che possa mettere in pericolo la sicurezza dell'Iran "non sarà tollerato". Lo ha dichiarato il presidente iraniano Ebrahim Raisi, spiegando che "se qualcuno ha qualcosa da dire, sarà ascoltato, ma qualsiasi cosa che possa mettere in pericolo la sicurezza del Paese e del suo popolo non sarà tollerato".
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Teheran: "I manifestanti seguono gli Usa e l'Europa" - Il ministro dell'Interno dell'Iran, Ahmad Vahidi, ha detto che i manifestanti che protestano nel Paese da una settimana, "seguono gli Stati Uniti e i Paesi europei e i controrivoluzionari con il fine di creare disordine e distruzione nel Paese", aggiungendo che il bando a Internet, a Whatsapp e Instagram continuera' fino alla fine delle proteste. Oggi e' stato aggiunto al bando anche Stalink, l'internet satellitare di Elon Musk. Quanto alla causa delle proteste, la morte di Mahsa Amini dopo l'arresto per il velo indossato male, Vahidi ha detto di escludere da parte sua il pestaggio da parte della polizia, dicendo di "attendere il rapporto finale del team medico", che esegue l'autopsia. (