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Le forze dell'ordine in Iran hanno aperto il fuoco per disperdere i manifestanti che si erano radunati a Zahedan nel primo anniversario del "venerdì di sangue", cioè i duri scontri del 30 settembre 2022, quando morirono 96 persone in una dimostrazione nella città del sud-est. Lo rende noto il portale dei dissidenti all'estero "Iran International", pubblicando video in cui si vedono persone fuggire e si sentono rumori di spari. Alcuni manifestanti si sono feriti mentre durante la giornata l'accesso a Internet è stato interrotto.