Sotto accusa le autorità che hanno mentito. Nella capitale la popolazione ha chiesto le dimissioni di Khamenei. Trump: "No a un nuovo massacro"
La polizia di Teheran ha caricato i manifestanti scesi in piazza per protestare dopo che le autorità hanno ammesso di aver abbattuto per errore l'aereo di linea ucraino, causando la morte dei suoi 176 passeggeri, la maggior parte dei quali iraniani. Ci sarebbero anche stati degli spari. Il presidente americano, Donald Trump, aveva chiesto di evitare un "nuovo massacro di manifestanti".
A Teheran la protesta è partita dagli studenti delle università di Sharif e Amir Kabir, per chiedere giustizia per le vittime. Alcuni manifestanti hanno anche chiesto le dimissioni dell'ayatollah Ali Khamenei: "Comandante in capo, dimettiti", si sente in un video pubblicato su Twitter che mostra centinaia di persone davanti all'università di Amir Kabir. Testimoni hanno detto che la polizia ha usato manganelli e proiettili di vernice contro i dimostranti, in alcuni casi mostrando le armi e minacciando di ucciderli. Molte celebrità locali, tra cui artisti, attori ed atleti hanno postato sulle proprie pagine Twitter e Instagram messaggi di solidarietà con le vittime del disastro aereo, e critiche al sistema.
Trump e le proteste "Il governo iraniano deve consentire ai gruppi per i diritti umani di monitorare e riferire fatti reali sulle proteste in corso da parte del popolo iraniano", scrive su Twitter il presidente Donald Trump, aggiungendo: "Non può esserci un altro massacro di manifestanti pacifici, né un'altra chiusura di Internet. Il mondo sta guardando".
Fermato e poi rilasciato l'ambasciatore britannico L'ambasciatore britannico in Iran, Rob Macaire, è stato fermato durante le proteste a Teheran, ed è stato rilasciato dopo alcune ore. Secondo l'agenzia Tasnim, il diplomatico, preso di fronte all'università Amir Kabir, è sospettato di "istigazione". Macaire è stato rilasciato con la mediazione del ministero degli Esteri iraniano, che lo ha convocato per chiedergli conto del suo "comportamento inappropriato"..
Ambasciatore nega partecipazione alle proteste L'ambasciatore britannico ha negato di aver preso parte ad una manifestazione organizzata da studenti. "Posso conformare che non prendevo parte a nessuna manifestazione. Sono andato ad un evento pubblicizzato come una veglia per le vittime della tragedia", ha scritto Macaire su Twitter.
Proteste all'ambasciata Gb, bruciata una bandiera La protesta è arrivata anche davanti all'ambasciata della Gran Bretagna, dove durante la manifestazione è stata bruciata una bandiera britannica.