I MANIFESTANTI NON SI FERMANO

Iran, terzo mese di proteste: almeno 342 vittime (tra cui 43 bimbi) e 14mila arresti

L'accusa di Teheran: "L'Israele e l'Occidente fomentano la guerra civile"

17 Nov 2022 - 16:19

In Iran continuano le proteste, giunte ormai al terzo mese. Sono almeno 342 le persone uccise, tra queste 43 sono bambini. E' il bilancio fornito dall'Ong per i diritti umani "Iran Human Rights". Finora, secondo stime dell'Onu, sarebbero 14mila gli arresti. Le proteste erano cominciate a metà settembre in seguito alla morte in carcere di Mahsa Amini: la giovane era stata arrestata per aver indossato in maniera scorretta il velo islamico. Da allora, i manifestanti non si sono più fermati, nonostante la durissima repressione.

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Oltre alle proteste si sono aggiunti gli scioperi - I manifestanti, inoltre, hanno indetto tre giorni di scioperi e proteste più intense del solito per commemorare il "novembre di sangue" del 2019. Allora, durante le proteste antigovernative, si stima che furono uccise circa 1.500 persone. Intanto il regime religioso che governa l'Iran, per cercare di arginare le manifestazioni, ha iniziato a condannare a morte alcuni degli arrestati.

L'accusa di Teheran: "L'Israele e l'Occidente fomentano la guerra civile" - Secondo il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, Israele e le agenzie di intelligence occidentali stanno cercando di fomentare la guerra civile nella Repubblica islamica. "Molti servizi di sicurezza, Israele e alcuni politici occidentali che hanno pianificato la guerra civile, la distruzione e la disintegrazione dell'Iran, dovrebbero sapere che l'Iran non è la Libia o il Sudan", ha twittato il ministro. "Oggi i nemici hanno preso di mira l'integrità dell'Iran e l'identità iraniana. La saggezza del popolo ha deluso il nemico", ha aggiunto Hossein Amir-Abdollahian.

Parlamento Ue: "Stop relazioni dopo sanzioni a eurodeputati" - "Le sanzioni di ritorsione iraniane contro gli eurodeputati sono una risposta inaccettabile alle preoccupazioni legittime del Parlamento europeo sulle violazioni dei diritti umani". Su proposta della Commissione Affari esteri, i leader dell'Eurocamera hanno quindi sospeso l'invito ai funzionari iraniani e i contatti diretti tra gli organi ufficiali del Parlamento europeo e le controparti ufficiali iraniane.

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