DOPO LA SVOLTA DEL 2015

Iran, Trump: "Ritorneranno le sanzioni contro Teheran | E la NordCorea avvisa: "Può ripartire programma sul nucleare"

Il presidente twitta "Sanctions are coming", la condanna dell'operazione da Germania, Francia, Gran Bretagna e Unione europea. Teheran: "Nessuna preoccupazione"

03 Nov 2018 - 09:43
 © twitter

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Donald Trump annuncia il ritorno di tutte le sanzioni contro l'Iran che erano state rimosse nel 2015 da Barack Obama, nell'ambito dell'accordo del 2015 sul nucleare tra Teheran e il 5+1. "Le sanzioni arrivano", ha twittato il presidente citando la nota serie tv "Game of Thrones" che dice invece "Winter is coming".

La "locandina" di Trump - Il presidente Usa ha pubblicato, senza altri commenti, un'immagine che lo mostra mentre cammina con un abito blu notte e una cravatta rossa, e la testa girata di lato. A sovrastare l'immagine la scritta "Sanctions are coming", riferimento appunto a "Winter is coming", titolo del primo episodio della serie televisiva. Le sanzioni arriveranno il 5 novembre, precisa la finta locandina. "Nessuna preoccupazione", fanno sapere dal ministero degli Esteri di Teheran

Francia, Germania, Gran Bretagna e Ue condannano il gesto - L'annuncio ha suscitato la contrarietà di Francia, Germania, Regno Unito e Unione europea, che hanno diffuso una dichiarazione congiunta di condanna della decisione Usa, promettendo di proteggere le società europee che fanno affari "legittimi" con Teheran. "Ci rammarichiamo profondamente per la reimposizione di sanzioni da parte degli Stati Uniti", dice la dichiarazione.

"Abbiamo l'obiettivo di proteggere gli attori economici europei che sono impegnati negli scambi commerciali legittimi con l'Iran", dice il testo, firmato dall'Alta rappresentante della politica estera Ue Federica Mogherini e dai ministri degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, tedesco Heiko Mass e britannico Jeremy Hunt.

L'accordo Jpcoa (il Joint comprehensive plan of action) "costituisce un elemento portante dell'architettura mondiale di non proliferazione nucleare e della diplomazia multilaterale. È essenziale per la sicurezza dell'Europa, della regine e del mondo intero. In quanto firmatari del Jcpoa siamo impegnati a lavorare, precisamente, per preservare e mantenere dei circuiti finanziari operativi con l'Iran e per assicurare il proseguimento delle esportazioni di petrolio e di gas iraniani. Su questi temi come su altri il nostro lavoro va avanti" e "questi sforzi si sono intensificati nelle ultime settimane", concludono i firmatari. Sei mesi dopo avere sbattuto la porta uscendo dall'accordo sul nucleare iraniano, gli Stati Uniti confermano dunque che ripristineranno da lunedì le loro sanzioni contro Teheran, prendendo di mira il petrolio e le banche.

L'operazione Usa - A esporre l'operazione Usa sono stati il segretario di Stato Mike Pompeo e quello del Tesoro Steve Mnuchin, dicendo che le sanzioni penalizzeranno soprattutto operatori portuali, spedizioni marittime, cantieri navali, e naturalmente energia e finanza del Paese mediorientale. Prevista l'esenzione solo per otto Paesi, che potranno continuare a importare petrolio da Teheran per un massimo di sei mesi. Tra questi Paesi, che saranno resi noti solo lunedì, potrebbe esserci anche l'Italia.

Corea Nord agli Usa: "Con sanzioni riparte programma sul nucleare" - E' di nuovo tensione con la Corea del Nord che minaccia di far ripartire i programmi sul nucleare, se gli Usa non risponderanno positivamente alle misure prese da Pyongyang verso la "denuclearizzazione". Un commento di Kwon Jong-gun, direttore dell'Istituto per gli Studi americani che fa capo al ministero degli Esteri, mostra tutta l'insofferenza nei confronti dell'amministrazione Trump che "continua a mantenere ferme" le sanzioni.

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