Lo riporta il Guardian, citando gruppi per i diritti umani e fonti interne della Repubblica islamica
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La polizia dell'Iran avrebbe sparato su una donna che guidava senza rispettare le regole sul corretto uso del velo, ferendola in modo grave e lasciandola paralizzata. Lo riporta il Guardian, citando gruppi per i diritti umani e fonti interne all'Iran. Arezoo Badri stava tornando a casa nella città settentrionale di Noor il 22 luglio quando la polizia ha tentato di fermarla dopo che la sua auto era stata segnalata.
Una Ong ha affermato di ritenere che Badri, mamma di due figli, possa essere stata vista o filmata mentre guidava senza hijab nei giorni precedenti e che sia stato diramato un avviso sulla sua targa.
Dopo essere stata inizialmente portata in un ospedale di Noor, Badri è stata trasferita in un ospedale di Sari, il capoluogo di provincia, per essere operata ai polmoni. Una settimana dopo è stata portata nella capitale iraniana, Teheran. La pallottola è stata rimossa solo dopo 10 giorni, ha dichiarato una fonte. La donna si trova ora nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Vali-e-Asr, di proprietà della polizia, a Teheran, sotto stretta sorveglianza. Secondo la fonte, ai suoi familiari sono consentite solo brevi visite, durante le quali vengono confiscati i loro telefoni cellulari. Le autorità hanno vietato di scattare foto o girare video.
La polizia iraniana ha recentemente annunciato un giro di vite sulle donne che non rispettano il codice di abbigliamento obbligatorio del Paese. Le nuove misure prevedono l'uso di telecamere a circuito chiuso per identificare le autiste che non coprono il capo nonché la confisca dei veicoli che trasportano passeggeri di sesso femminile con i capelli scoperti. Il provvedimento ha fatto seguito alle prolungate proteste per la morte di Mahsa Amini, avvenuta nel 2022 mentre era detenuta dalla polizia morale iraniana per aver presumibilmente indossato il suo hijab in modo "improprio".