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vendetta per la morte di qassem soleimani

L'Iran attacca due basi Usa in Iraq: pioggia di missili | Trump annuncia nuove sanzioni contro Teheran

Il raid è avvenuto nello stesso orario della morte del generale Soleimani. Nessuna vittima tra i soldati Usa, illesi anche i militari italiani di stanza a Erbil

08 Gen 2020 - 17:34
 © Tgcom24

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L'Iran ha lanciato la "feroce vendetta", come l'ha chiamata la Guardia Rivoluzionaria, contro gli Stati Uniti. Una pioggia di missili è stata lanciata contro due basi irachene che ospitano militari Usa, al-Asad e Erbil, dove è presente anche il contingente italiano: i militari sono tutti illesi. Khamenei: "Schiaffo agli Usa, non arretriamo". La replica di Trump: "Finché ci sarò io l'Iran non avrà l'atomica", e annuncia nuove sanzioni contro Teheran.




Nel suo discorso alla nazione dopo gli attacchi missilistici iraniani Trump ha sollecitato l'Europa, la Cina, la Russia ed altri Paesi ad uscire dall'accordo sul nucleare iraniano, aggiungendo che "dobbiamo collaborare tutti per stringere un nuovo accordo con Teheran che renda il mondo più sicuro".

© Afp

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"Gli Usa sono pronti ad abbracciare la pace" con l'Iran,  ha detto Trump rivolgendosi "al popolo e ai leader iraniani" a conclusione del suo intervento dalla Casa Bianca.


"Tutte le opzioni restano sul tavolo per contrastare la minaccia dell'Iran", ha detto Donald Trump. Teheran, ha aggiunto, "deve abbandonare le sue ambizioni nucleari e finire di sostenere il terrorismo". Dopo l'attacco alle basi Usa, "sembra che l'Iran stia allentando la tensione, che è una buona cosa per tutte le parti in causa" ha aggiunto Trump, chiedendo che "la Nato sia più coinvolta in Medioriente".


Trump ha annunciato che gli Usa imporranno nuove sanzioni all'Iran. Poi ha aggiunto che il generale iraniano Qassem Soleimani era il "maggiore terrorista mondiale", con "le mani sporche del sangue dei soldati americani e iracheni". 


"Finché sarò presidente, l'Iran non avrà mai l'arma nucleare". Lo ha detto Donald Trump parlando alla nazione dopo l'attacco dell'Iran alle sue basi in Iraq. Il tycoon ha spiegato che negli attacchi "nessun americano p rimasto ferito, solo piccoli danni ma i nostri soldati sono rimasti incolumi".

© Da video

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Il governo iracheno ha deciso di convocare l'ambasciatore iraniano a Baghdad per "violazione della sua sovranità". Ne danno notizia fonti ministeriali irachene.
 


Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato per venerdì mattina a Palazzo Chigi una riunione con i rappresentanti di maggioranza e opposizione per discutere delle missioni militari nell'area mediorientale, dopo l'escalation in Iraq. Il tavolo, al quale dovrebbero prendere parte i ministri Lorenzo Guerini e Luigi Di Maio, servirà - secondo fonti di maggioranza - anche a fare il punto sul dossier Libia.


Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio riferirà al Senato sulla situazione internazionale, in particolare sulle crisi in Iran, Iraq e Libia, il 15 gennaio. L'informativa è prevista alle 11.30, come ha deciso la
conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.


La Farnesina ha pubblicato sul proprio sito viaggiaresicuri.it un avviso per gli italiani in partenza alla volta degli Emirati arabi. "L'acuirsi delle tensioni nel Golfo, a seguito degli avvenimenti verificatisi in Iraq all'inizio di gennaio 2020, non consente di escludere l'eventualità di azioni ostili, anche nei confronti di infrastrutture e altri potenziali obiettivi sensibili negli EAU", scrive il ministero, che invita anche a  "mantenere una soglia di attenzione ed un comportamento discreto, prudente e rispettoso della religione e dei costumi locali",




Il presidente iracheno Barham Salih ha condannato gli attacchi dell'Iran, dicendo di non essere disponibile a vedere l'Iraq "trasformato in un campo di battaglia".


I membri del team di sicurezza nazionale del presidente Trump sono arrivati poco fa alla Casa Bianca. Lo riferisce la Cnn, registrando la presenza del capo di stato maggiore Mark Milley, del consigliere per la sicurezza nazionale Robert O'Brien e del Vice Presidente Mike Pence.


La rappresaglia missilistica iraniana all'uccisione del generale Soleimani "non ha causato vittime fra il personale Usa" in Iraq. Lo ha detto alla Camera dei Comuni il premier Boris Johnson, precisando che non risultato neppure "feriti britannici". Johnson, nel ribadire la condanna dell'azione iraniana, ha poi assicurato che il suo governo "farà tutto il possibile per proteggere gli interessi britannici nella regione", aggiungendo che le navi da guerra Defender e Montrose, già operative nel Golfo, sono ora in stato d'allerta rafforzata.


Dieci soldati spagnoli schierati a Baghdad nell'ambito dell'operazione Nato in Iraq sono stati ridislocati in Kuwait, secondo quanto riferisce El Pais. L'Alleanza ha deciso di "riposizionare" temporaneamente parte del suo personale in Iraq in diverse località all'interno e all'esterno del Paese. Oltre ai 13 soldati di Baghdad, la Spagna ha circa 550 militari impegnati nella base del Grande capitano di Besmayah, a sud-est della Capitale irachena.


Gli Usa sarebbero stati informati in anticipo dell'attacco iraniano alle loro basi dagli Iracheni, i quali erano stati allertati da Teheran. Lo sostiene una fonte diplomatica araba citata dalla Cnn. Baghdad, secondo la fonte, avrebbe comunicato a Washington "quali basi sarebbero state colpite" dopo averne ricevuto comunicazione dagli iraniani.


Il capo del Parlamento iracheno ha condannato "una violazione della sovranità irachena da parte dell'Iran". 


Il governo di Baghdad ha "immediatamente avvertito il comando militare iracheno perché prendesse le misure necessarie", dopo essere stato informato dall'Iran dell'imminente attacco della scorsa  notte "alle zone in cui è presente l'esercito americano in Iraq". Lo riferisce in una nota l'ufficio del premier di Baghdad, Adel Abdel Mahdi.


Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg "condanna gli attacchi missilistici iraniani contro le forze della coalizione e degli Usa in Iraq". In un tweet afferma che "la Nato invita l'Iran ad astenersi da ulteriori violenze. Gli alleati continuano a consultarsi e rimangono impegnati nella nostra missione di addestramento in Iraq". 


I missili lanciati dall'Iran hano colpito "35 punti" nella base di Ayn al-Asad in Iraq, secondo quanto sostiene un portavoce delle Guardie della rivoluzione islamica, Ramezan Sharif, alla tv di Teheran. Il presidente americano Donald Trump "ha ricevuto certamente il nostro messaggio", aggiunge il portavoce. Secondo l eautorità militari irachene, sono stati lanciati complessivamente 22 missili, 17 dei quali verso Ayn al-Asad.


Il generale Soleimani ha combattuto eroicamente contro l'Isis, al Nusra, Al Qaeda e altri. Se non fosse stato per la sua guerra al terrorismo, le capitali europee sarebbero ora in grande pericolo". Lo ha scritto su Twitter il presidente iraniano Hassan Rohani. "La nostra risposta finale alla sua uccisione consisterà nel cacciare tutte le forze Usa dalla regione", ha aggiunto.


Si terrà nei prossimi giorni a Teheran una riunione di alti rappresentanti dei movimenti politici e dei gruppi armati arabi filo-iraniani sparsi in Medio Oriente e impegnati nel contrastare "l'occupazione americana nella regione". Lo riferiscono fonti vicine agli Hezbollah libanesi.


La Francia "condanna gli attacchi condotti questa notte dall'Iran in Iraq contro postazioni della coalizione anti-Isis. Conferma la sua solidarietà agli alleati e partner della coalizione, come anche il suo attaccamento alla sovranità e alla sicurezza dell'Iraq": è quanto si legge in una nota diffusa dal ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian. Per il capo del Quai d'Orsay, "la priorità dev'essere più che mai la de-escalation. Il ciclo di violenze va interrotto".


L'Iran si prepara a colpire basi militari americane nel Golfo nel quadro di quella che media vicini all'Iran definiscono "la guerra di liberazione". Il quotidiano libanese al Akbar, vicino agli Hezbollah e alla Repubblica islamica, pubblica una mappa con i "possibili obiettivi" americani dell'Iran. Si tratta, secondo l'elenco di al Akhbar, della base aerea di Udayd in Qatar, di quella di Ali Salem in Kuwait, della base navale in Bahrain e di quella aerea di Dhafra negli Emirati Arabi Uniti.


Il premier iracheno Adel Abdul-Mahdi ha dichiarato di aver ricevuto un avvertimento verbale da parte dell'Iran, dopo la mezzanotte, in cui gli è stato comunicato che la risposta all'uccisione del generale Qassem Soleimani era iniziata o sarebbe iniziata a breve. Lo ha fatto sapere con una nota, aggiungendo che Teheran ha avvertito che avrebbe attaccato soltanto siti dell'esercito Usa, senza condividere di quali luoghi si trattasse. Mahdi, dopo la comunicazione, avrebbe subito avvertito le forze armate irachene.


"In queste ore difficili esprimo a nome del governo anche tutta la mia vicinanza ai nostri militari e li ringrazio". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post su Facebook. "Invitiamo entrambe le parti alla moderazione e alla responsabilità. La regione vive una instabilità da decenni, una nuova guerra spingera' la proliferazione di cellule terroristiche e di nuovi flussi migratori. Non è più accettabile tutto questo. Si apprenda dagli errori del passato e si torni al dialogo", aggiunge.


"Seguiamo con particolare preoccupazione gli ultimi sviluppi e condanniamo l'attacco da parte di Teheran. Si tratta di un atto grave che accresce la tensione in un contesto già critico e molto delicato". Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.


Si è conclusa a Kerman la cerimonia di sepoltura del generale iraniano Qassem Soleimani, interrotta ieri dopo la strage nella calca che ha provocato almeno 56 morti e 213 feriti. Il funerale è terminato nella notte poco dopo l'attacco alle basi Usa in Iraq con l'operazione dedicata proprio al "martire Soleimani".



L'Iran ha compiuto la sua "dura vendetta e le prossime risposte saranno proporzionate a quello che faranno" gli Usa. Lo ha detto il ministro della Difesa iraniano Amir Hatami parlando con i media a Teheran. "Trump ha trasformato l'amministrazione Usa in un governo terroristico".



"Al momento dell'attacco - ha confermato ancora lo Stato Maggiore della Difesa - sono state messe in atto tutte le procedure di contingenza tese alla salvaguardia della sicurezza del contingente italiano dislocato nell'area di Erbil".


"Noi teniamo duro di fronte a chi vorrebbe annientarci. Chiunque cercherà di colpirci riceverà a sua volta un colpo estremamente potente": lo ha affermato Benjamin Netanyahu commentando le minacce giunte dopo l'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani. "Questi era responsabile della morte di numerosissimi innocenti" e ha contribuito, secondo il premier, a destabilizzare diversi Paesi. "Israele si schiera completamente dalla parte degli Stati Uniti", ha ribadito.


L'Iran "non vuole la guerra" con gli Usa, ma si riserva il "diritto all'autodifesa" e "prenderà tutte le necessarie e proporzionate misure contro ogni minaccia o uso della forza". Lo ha scritto l'ambasciatore di Teheran all'Onu, Majid Takht-e Ravanchi, in una lettera inviata al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.


"Posso dire a nome del governo tedesco che condanniamo più fermamente possibile l'aggressione iraniana alle basi Usa in Iraq". Lo ha detto il ministro della Difesa tedesca, Annegret Kramp-Karrenbauer, aggiungendo che "ora sarà decisivo evitare che questa spirale sia lasciata crescere ancora" e per fare questo cercheremo di "utilizzare tutti i canali diplomatici disponibili a livello europeo".


"I recenti sviluppi della situazione in Iran, Iraq e in tutta la regione sono estremamente preoccupanti. Una cosa è chiara: l'attuale situazione mette a rischio gli sforzi del passato e ha anche implicazione per l'importante lavoro della coalizione anti-Isis". Così l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, a margine della riunione del Collegio dei commissari che ha discusso delle crisi in Iran, Iraq e Libia. "Non c'è alcun interesse ad aumentare questa spirale di violenza".


La compagnia Air France ha sospeso "tutti i voli sugli spazi aerei iraniano e iracheno".


L'attacco dell'Iran alle basi Usa in Iraq è stato condotto per "legittima difesa" contro un "attacco terroristico" compiuto con l'uccisione del generale Qassem Soleimani. Lo ha detto ai media a Teheran il ministro degli Eteri iraniano Mohammad Javad Zarif


Subito dopo l'operazione" contro le basi Usa in Iraq "abbiamo mandato un messaggio agli americani usando i canali" abituali. Lo ha detto ai reporter a Teheran il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif.


"L'uso delle armi deve essere fermato ora per lasciare spazio al dialogo". Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a margine della riunione del Collegio dei commissari che ha discusso delle crisi in Iraq, Iran e Libia. 


La Cina esprime preoccupazione per gli ultimi sviluppi della crisi in Medio Oriente tra Usa e Iran, invitando le parti a mostrare misura e moderazione. "Usa e Iran devono risolvere i loro conflitti", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang. "Il peggioramento delle tensioni non è nell'interesse di nessuno", ha poi aggiunto, assicurando che la Cina avrà "un ruolo responsabile nell'allentamento delle tensioni".


Il premier giapponese Shinzo Abe ha cancellato la visita prevista in Medio Oriente, in programma a meta' gennaio, a causa dell'intensificarsi delle tensioni nella regione tra Iran e Stati Uniti.


"Avete tagliato la mano di Soleimani, noi taglieremo le vostre gambe nella regione". Così il presidente iraniano, Hassan Rohani.


Apertura in calo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib cede lo 0,73% a 23.579 punti.


"Gli americani per la loro presenza nella regione e in qualsiasi altra parte del mondo hanno causato solo guerre, differenze, distruzioni". Lo ha detto la Guida Suprema iranaiana, Ali Khamenei, in un discorso tv alla nazione, sottolineando che "poiché sedersi ai tavoli delle trattative e tenere discorsi apre solo la strada all'interferenza e alla presenza dei nemici, i colloqui dovrebbero fermarsi".


"La scorsa notte abbiamo dato uno schiaffo in faccia agli Stati Uniti, ma l'azione militare non è abbastanza". Lo ha dichiarato la guida suprema iraniana l'Ayatollah Ali Khamenei in un discorso in tv dopo l'attacco alle basi americane in Iraq. Lo riporta l'agenzia Tasnim.


La Gran Bretagna ha condannato gli attacchi missilistici dell'Iran alle basi irachene che ospitano militari della coalizione e ha espresso preoccupazione per le "notizie di vittime". "Condanniamo questo attacco alle basi militari irachene che ospitano la coalizione, comprese le forze armate britanniche", ha dichiarato il ministro degli Esteri Dominic Raab sottolineando la preoccupazione "per le notizie di vittime e uso di missili balistici".


Brent in volata questa notte dopo l'attacco iraniano alla base irachena di Erbil, dove sono stanziate le truppe americane. Il greggio di riferimento europeo è salito a 71,7 dollari, con un rialzo di oltre il 5%, per poi stabilizzarsi in mattinata sui 69 dollari. Stessa sorte per il Wti americano che, dopo essere salito oltre i 65 dollari, viaggia ora sui 63,3 dollari al barile.


Tempesta quasi perfetta sulle principali borse di Asia e Pacifico dopo l'attacco dell'Iran alle basi Usa in Iraq. La Borsa di Tokyo chiude con un calo dell'1,57%, superiore a quello di Shanghai (-1,22%) e Seul (-1,11%), mentre Sidney (-0,13%) appare poco variata. In rosso Hong Kong (-1,02%) e Mumbai (-0,41%), ancora aperte, così come i futures sull'Europa e gli Usa. Sui massimi l'oro, salito fino a 1.600 dollari l'oncia, mentre in Germania sono inaspettatamente scesi gli ordini di fabbrica (-1,3%).


"L'Iran ha preso e concluso misure proporzionate di autodifesa ai sensi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite colpendo la base da cui sono stati lanciati attacchi armati codardi contro i nostri cittadini e alti funzionari. Non cerchiamo l'escalation o la guerra, ma ci difenderemo da qualsiasi aggressione". Così il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif su Twitter.


Il Corpo dei Guardiani della rivoluzione dell'Iran ha rivendicato l'attacco con razzi che nel corso della notte ha bersagliato la base aerea in Iraq di Al Assad, dove stazionano truppe Usa.


Il Consiglio di Difesa del governo israeliano è stato convocato oggi dal premier Benyamin Netanyahu, che prosegue così una consultazione iniziata lunedi' sulle ripercussioni regionali dell'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani. Lo riferiscono i media israeliani secondo cui la seduta dovrebbe iniziare nel primo pomeriggio.


Prezzi dell'oro in forte rialzo, dopo l'operazione iraniana "Soleimani martire". Il contratto spot sull'oro è salito dell'1,25% circa a 1.593,79 dollari l'oncia, dopo essere volato di oltre il 2% superando la soglia di 1.600 dollari. I futures sull'oro con consegna a febbraio sono saliti anch'essi di oltre +1%, a 1.595,1 dollari punti.


"Tutto bene! Missili lanciati dall'Iran su due basi militari situate in Iraq. In corso la valutazione delle vittime e dei danni. Finora tutto bene! Abbiamo di gran lunga l'esercito più potente e ben equipaggiato del mondo! Rilascerò una dichiarazione domani mattina". Cosi' il presidente americano Donald Trump su Twitter.


Un terremoto di magnitudo 4.5 ha colpito una zona dell'Iran vicina ad un impianto nucleare. L'Istituto geofisico americano indica che l'epicentro del sisma è stato localizzato a 17 km a sudest di Borazjan, ad una profondità di 10 km. Per il momento non ci sono notizie di danni o vittime.


Il personale del contingente militare italiano ad Erbil, dopo l'attacco, si è radunato in un'area di sicurezza. I militari italiani si sarebbero rifugiati in appositi bunker e risultano tutti illesi.


Le truppe americane di stanza nella base irachena di Ain Assad, nella regione occidentale di Anbar, sono state preallertate dei missili iraniani in arrivo e sono riuscite a mettersi al sicuro. E' quanto ha riferito al quotidiano Usa Today una fonte anonima, definendo "massiccio" l'attacco iraniano, ma sottolineando anche che "il sistema di preallarme ha funzionato".


Sono stati 22 i missili lanciati dall'Iran contro basi irachene delle truppe della coalizione internazionale. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dal centro curdo per le comunicazioni, Security Media Cell, precisando che "17 missili sono caduti nella base Ain al-Assad, tra cui due non esplosi, e cinque a Erbil".

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