Il premier Al Maliki ha ribadito che non si dimetterà fino alla sentenza della Corte Federale. La Francia ha annunciato l'invio di armi mentre l'Isis annuncia: "Rapiti 100 tra donne e bambini"
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E' ancora caos in Iraq. Dopo le violenze nel Nord ad opera dei jihadisti dell'Isis, la Francia ha deciso l'invio di armi "per sostenere - si legge in una nota - le forze impegnate contro lo Stato islamico". Intanto più di 100 fra marines e elementi delle forze speciali Usa sono atterrati sul Monte Sinjar per organizzare una via di fuga per i 30mila civili Yazidi. Nuovi raid sono stati effettuati contro le forze islamiche.
Papa Francesco ha intanto inviato una lettera al Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, chiedendo alla comunità internazionale "di intervenire per porre fine alla tragedia umanitaria in corso".
Sul fronte politico, cresce la tensione dopo che il premier Nuri Al Maliki ha ribadito di non avere intenzione di dimettersi, fino a quando la Corte Federale non si sarà espressa sul suo ricorso alla nomina del nuovo primo ministro.
Isis annuncia: "Abbiamo 100 rapiti yazidi" - Un alto responsabile dell'Isis conferma alla Cnn che i jihadisti tengono prigionieri almeno 100 fra donne e bambini yazidi. Sono stati rapiti una settimana fa a Sinjar quando i combattenti sono entrati, "uccidendo un alto numero di uomini". "Posso confermare che sono stati portati a Mosul e li convertiremo all'islam", ha aggiunto.
L'Alto Rappresentante Ue Catherine Ashton, intanto l'Alto rappresentante Catherin ha deciso di convocare il consiglio Esteri straordinario Ue per il 15 di agosto. Secondo fonti, in agenda ovviamente Iraq, Ucraina e Gaza.
Due attentati a Baghdad, almeno 6 morti - Almeno sei persone sono morte e 20 sono rimaste ferite da due attentati compiuti con autobomba a Baghdad. Un'esplosione è avvenuta nel quartiere sud-occidentale di Bayya, con 2 morti e 9 feriti. L'altra in quello occidentale di Amil, vicino ad una stazione di polizia, ha provocato 4 morti e 11 feriti.
Distrutto tempio Yazidi, pronta evacuazione - Il principale tempio degli Yazidi, quello di Lalish, 60 km a nord di Mosul, è stato distrutto con l'esplosivo dai jihadisti dello Stato islamico, secondo quanto scrive oggi il quotidiano iracheno Al Sabah. Anche per questo motivo, gli Stati Uniti stanno esaminando varie opzioni per l'evacuazione "urgente" di almeno 30 mila profughi yazidi isolati nelle montagne di Sinjar, nordest dell'Iraq, isolati dall'avanzata dei jihadisti dello Stato Islamico. Lo ha detto il segretario di Stato americano John Kerry, in visita nelle Isole Salomone, nel Pacifico.
Possibili truppe terra Usa per salvare i rifugiati - I Paesi occidentali, Stati Uniti in testa, stanno mettendo a punto un piano per l'evacuazione di decine di migliaia di profughi, molti appartenenti alla minoranza Yazidi, rimasti intrappolati sulle montagne intorno a Sinjar. E secondo fonti citate dal "Wall Street Journal" una delle opzioni è un'operazione sul terreno che metterebbe le truppe americane a confronto diretto con i combattenti sunniti dello Stato islamico (Isis), quasi tre anni dopo il ritiro degli ultimi soldati Usa dal Paese. Anche il "New York Times" afferma che gli Usa potrebbero usare truppe di terra per salvare i rifugiati iracheni.