Ucciso in un raid della Coalizione nel nord del Paese. Dopo il ferimento di Abu Bakr al-Baghdadi, l'Isis è senza leader
Il numero due dello Stato Islamico, Abdul Rahman Mustafa Mohammed, conosciuto come Abu Alaa al-Afri, è stato ucciso in un raid della Coalizione nel nord dell'Iraq. Lo riporta la Bbc citando il ministero della Difesa iracheno. Al-Afri si trovava all'interno della moschea di Tal Afar dove stava incontrando dozzine di militanti, anch'essi sono morti nel bombardamento.
Al-Afri era stato indicato da diverse fonti - per quanto non in maniera del tutto esaustiva - come il leader pro-tempore del Califfato dopo che Abu Bakr al-Baghdadi è stato messo fuori combattimento lo scorso marzo da un raid della coalizione. La scorsa settimana - fa notare la Bbc - il dipartimento di Stato americano ha istituito una taglia fino a 7 milioni di dollari per informazioni utili a trovare Al-Afri, identificato come Abdul Rahman Mustafa al-Qaduli.
Con al-Afri ucciso, la successione di al-Baghdadi si riduce ad una corsa fra due candidati: Abu Ali al-Anbari, ex generale di Saddam Hussein, attuale guida della struttura militare di Isis e Abu Luqman, governatore di Raqqa. A decidere sarà il Consiglio della Shura e la designazione è stata annunciata entro la fine della settimana. La necessità di indicare un vice-Califfo nasce dalle gravi condizioni in cui verserebbe al-Baghdadi,a seguito di un attacco aereo Usa che gli avrebbe causato serie lesioni alla spina dorsale con l'impossibilità di muoversi.