Secondo fonti americane potrebbe essere una ritorsione contro una missione di intelligence israeliana
Dodici missili sono stati lanciati dall'Iran con obiettivo il consolato americano di Erbil in Iraq. Stando all'agenzia Ap, che ha parlato con alcuni funzionari americani, l'attacco sarebbe una rappresaglia nei confronti di una missione di intelligence compiuta dal Mossad israeliano contro due esponenti iraniani. Un portavoce del Dipartimento di Stato americano ha confermato che "non ci sono stati danni o vittime in nessuna struttura del governo statunitense".
Sui social circolano diversi video che mostrano le esplosioni a Erbil come anche i missili a lunga gittata che provengono, molto probabilmente, da una base militare nei pressi di Tabriz. Il canale televisivo locale Kurdistan24, i cui studi non sono lontani dalla nuova sede del consolato Usa, ha pubblicato sui suoi social le immagini dei suoi uffici danneggiati, con sezioni del controsoffitto crollate e vetri rotti.
L'attacco israeliano a Damasco - Il 7 marzo un raid aereo israeliano ha colpito una zona vicina all'aeroporto di Damasco. L'obiettivo del blitz era un deposito di armi di miliziani filo-iraniani. Due le persone rimaste uccise, solo dopo si è saputo che erano membri della guardia rivoluzionaria dell'Iran. Nel giro di un mese sono state almeno 4 le operazioni aeree compiute da Israele con l'obiettivo di colpire le milizie iraniane presenti in Siria.