Isis: è morta Avesta, la leader Pkk che aveva sfidato lo Stato Islamico
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La 24enne è stata colpita in battaglia, mentre guidava la sua unità alla riconquista di un villaggio vicino a Mackmour, nel Kurdistan iracheno. Inutili i soccorsi.
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E' morta proprio nelle stesse ore in cui la sua storia rimbalzava su tutti i media occidentali, dopo un reportage di Foreign Policy sulle donne che stanno combattendo l'Isis. Avesta era una guerriera, leader del Partito dei lavoratori del Kurdistan: la 24enne guerriera è rimasta uccisa in azione, ferita mortalmente al collo, mentre guidava la sua unità contro i miliziani dello Stato islamico nei pressi di Makhmour.
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La spedizione - Avesta comandava un'unità di tredici combattenti del Pkk, fra cui otto donne. Il commando era impegnato in un'operazione per riconquistare un villaggio vicino a Mackmour, città del Kurdistan iracheno.
Un miliziano dell'Isis l'ha colpita mortalmente al collo con un proiettile. I soccorritori hanno provato a portarla ad Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, ma la donna non è sopravvvissuta al viaggio.
Una veterana - Avesta si era unita al Partito dei lavoratori del Kurdistan a soli 15 anni, dopo aver visto il corpo martoriato del fratello, anche lui militante del Pkk. Aveva partecipato a tutte le battaglie più cruente contro l'esercito turco, nel 2005, nel 2008 e nel 2012. Con gli anni era diventata un punto di riferimento per i curdi, soprattutto per le tante donne che combattono contro il Califfato.
Era solita ripetere che i jihadisti dell'Isis non sono i combattenti infallibili descritti dalla propaganda. "Combattono soprattutto da lontano con armi pesanti e artiglieria" diceva la leader guerriera per incoraggiare la sua unità.