Reperti archeologici abbattuti con un martello pneumatico in un museo di Ninive da uomini barbuti, nell'ultimo video dello Stato Islamico
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L'Isis torna ad accanirsi contro la storia e la cultura dei territori occupati. L'ultimo video diffuso a Mosul dallo Stato islamico mostra uomini barbuti che, armati di martello pneumatico, distruggono statue e bassorilievi antichi appartenenti al patrimonio archeologico dell'antica città assira di Ninive, alla periferia dell'odierna Mosul. Una barbara campagna di distruzione del passato che ha già colpito luoghi di culto, biblioteche e una parte delle mura della capitale assira.
Il Califfato segue una dottrina fondamentalista sunnita che vieta qualsiasi riproduzione di essere umani o animali, specialmente se raffigurano delle divinità. La devastazione, documentata da immagini diffuse attraverso un account Twitter usato dal Califfato, è condotta dai jihadisti all'interno di un museo di Ninive.
In particolare nel video, che dura cinque minuti, sono riconoscibili una statua di un toro alato che rappresenta l'antica divinità mesopotamica di Nergal, oltre ai cartelli in arabo e in inglese che spiegano i manufatti esposti.
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