Isis, "ucciso Rachid Kassim, il nemico numero uno della Francia"

Le autorità americane sostengono di aver ucciso Rachid Kassim, l'ex rapper nemico pubblico numero uno della Francia noto per la sua propaganda a favore dell'Isis. Lo riferiscono fonti francesi. L'estremista islamico sarebbe stato colpito da un drone statunitense a Mosul, in Iraq. Kassim è considerato l'istigatore dell'assassinio di padre Jacques Hamel nella chiesa francese di Saint-Etienne-du-Rouvray, nei pressi di Rouen, avvenuto a luglio 2016.

Kassim avrebbe ispirato diversi attentati in Francia - Si sospetta che Kassim in questi mesi, dal suo nascondiglio in Siria o in Iraq, abbia ispirato e ideato diversi degli attentati che hanno colpito la Francia. Oltre alla rivendicazione dell'uccisione di padre Jacques Hamel, Kassim sarebbe stato anche il sobillatore, il mandante e l'istigatore della strage di Nizza, dell'assassinio di una coppia di poliziotti a Magnanville a giugno, e del commando di donne che ha lasciato bombole di gas nell'auto parcheggiata a Notre Dame. Atroci imprese di morte che "telecomandava" dai feudi dell'Isis.

E per Parigi, Kassim era quindi diventato il nemico pubblico numero 1. Ex animatore, rapper (cantava fra l'altro "Io sono un terrorista"), convertito all'Islam, era da tempo nel mirino dei servizi francesi.

L'opera di proselitismo - Dell'ex rapper si perdono le tracce dopo che nel 2012 parte per combattere al confine tra Siria e Iraq. Dal 2015 inizia la sua attività di proselitismo sui social network per esortare i jihadisti in Francia a passare all'azione, mettere in contatto le cellule terroristiche. Da settembre, quasi tutti i sospetti jihadisti arrestati in Francia hanno evidenziato contatti con Kassim, che non aveva scrupoli a reclutare anche baby terroristi tra i tanti adolescenti finiti nella rete del reclutatore.

La notizia della sua uccisione è ora al vaglio degli 007 d'Oltralpe. Secondo i media francesi l'informazione è arrivata direttamente dalla Cia. Del resto, fanno notare gli osservatori, Kassim era finito anche nel mirino dell'intelligence americana, per la quale l'ex rapper sarebbe stato uno degli obiettivi prioritari.