Il corpo è stato identificato su una spiaggia a 60 km dalla capitale. Due persone sono state arrestate: si vaglia l'ipotesi dell'omicidio
L'Islanda è sconvolta per la morte misteriosa di Birna Brjansdottir, la ragazza di 20 anni sparita nelle prime ore di venerdì 14 gennaio nei dintorni di Reykjavik. Il suo cadavere è stato ritrovato otto giorni dopo sulla spiaggia vicina al faro di Selvogsviti, a circa 60 km a Sud della capitale. Sono stati arrestati due marinai nella cui automobile sono state trovate tracce di sangue compatibili con quelle di Brjansdottir.
La giovane è stata vista per l'ultima volta attorno alle cinque del mattino dopo aver comprato un kebab a Reykjavik. Le telecamere di sicurezza rilevano la sua presenza su una via alle 5:25 e il suo telefono la localizza fino alle 5:50 presso Hafnarfjörður, il sobborgo dove sono state ritrovate le sue scarpe. Poi più niente.
Gli indagati - Le autorità hanno arrestato due marinai di 25 e 30 anni implicati nel caso. I due, sbarcati in Islanda pochi giorni prima, avevano affittato una Kia Rio che si trovava vicino alla ragazza alla stessa ora dell'ultimo avvistamento. Nell'automobile sono state trovate tracce di sangue compatibile con quello di Brjansdottir. I marinai sono stati arrestati e saranno interrogati in questi giorni.
La solidarietà - La notizia della morte di Brjansdottir ha prodotto manifestazioni di solidarietà e cordoglio per la famiglia. L'Islanda dal 2001 registra solo 1,8 omicidi all'anno (ragione per cui è considerata il paese più sicuro al mondo) e nella capitale, di soli 120mila abitanti, la maggior parte della popolazione è imparentata.