LIBERATE DUE AMERICANE

Israele, chi sono i primi due ostaggi liberati da Hamas

Judith Raanan, di 59 anni, e sua figlia Natalie, di 17 anni, sono state rilasciate dopo due settimane. Vivono a Evanston, in Illinois. L'organizzazione terroristica: contatti in corso con Egitto e Qatar per liberazione di altri ostaggi civili

21 Ott 2023 - 16:39

Natalie Raanan, di 17 anni, e sua madre Judith Raanan, di 59 anni: sono le due americane rilasciate da Hamas dopo due settimane di prigionia nella Striscia di Gaza. Le due donne erano sequestrate dai membri di Hamas durante l'attacco a Israele del 7 ottobre. Sono state trasferite attraverso il valico di Rafah in Egitto, dove sono state accolte dalle forze di sicurezza israeliane, e poi portate in una base militare israeliana per essere riunite ai loro parenti. La liberazione è stata confermata dall'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.

Il padre: "Stanno bene" Judith e Natalie, madre e figlia con cittadinanza statunitense,  vivono a Evanston, nell'area di Chicago, in Illinois. Uri Raanan, padre di Judith e nonno di Natalie, ha detto di aver parlato con la figlia. "Tornerà presto a casa. Sta bene. Sta molto bene", ha affermato Uri, di 71 anni, anche lui residente a Chicago. Il fratello della 17enne ha dichiarato: "Quando la rivedrò, penso che non ci saranno parole per esprimere quello che sta succedendo. Ci sarà un abbraccio intenso che è più grande delle parole".

 

Perché sono state rilasciate?

 Hamas ha dichiarato di aver rilasciato gli ostaggi per ragioni umanitarie, in seguito a un accordo con il governo del Qatar. Per ottenere la liberazione di due ostaggi americani, ha sottolineato il presidente francese Emmanuel Macron, "il Qatar ha svolto un ruolo determinante. Voglio rendere omaggio al loro impegno". Resta da capire come si evolverà la prossima fase della guerra, dopo il rilascio dei primi ostaggi e l'apertura del valico di Rafah, in Egitto, con l'ingresso nella Striscia di Gaza dei primi aiuti.

Hamas: contatti in corso per liberazione di altri ostaggi civili

 "Ci sono contatti in corso" tra Hamas e i mediatori arabi, "Egitto e Qatar", per la liberazione di altri ostaggi civili presi dal movimento islamico palestinese il 7 ottobre. Lo ha detto Osama Hamdan, rappresentante di Hamas a Beirut a margine di una conferenza stampa.
 

Perché si trovavano in Israele, vicino al confine con Gaza?

 Madre e figlia prese in ostaggio da Hamas erano in Israele per far visita ad alcuni parenti, festeggiare l'85esimo compleanno di un familiare e celebrare la Simchat Torah (Gioia della Torah) nel kibbutz di Nahal Oz, situato a poco più di un chilometro dal confine con Gaza, che è stato attaccato dai miliziani di Hamas.

La telefonata di Biden

 Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato al telefono con Judith Tai Raanan e Natalie Raanan. Ha riferito che "avranno il pieno sostegno del governo mentre si riprenderanno da questa terribile prova". La Casa Bianca ha informato che il presidente degli Stati Uniti ha parlato anche con le loro famiglie.

Israele, Palestina e il ruolo del Qatar

 "Fin dai primi momenti di questo attacco - ha detto ancora il presidente degli Stati Uniti Joe Biden - abbiamo lavorato 24 ore su 24 per liberare i cittadini americani che sono stati presi in ostaggio da Hamas, e non abbiamo cessato i nostri sforzi per ottenere il rilascio di coloro che sono ancora detenuti. Ringrazio il governo del Qatar e il governo di Israele per la loro collaborazione in questo lavoro. Io e Jill abbiamo stretto nei nostri cuori tutte le famiglie di americani scomparsi. E, come ho detto a quelle famiglie quando ho parlato con loro la scorsa settimana, non ci fermeremo finché non avremo i loro cari a casa. Come presidente, non ho priorità più alta della sicurezza degli americani tenuti in ostaggio in tutto il mondo".

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