Il re di Giordania: "Porre fine alle sofferenze dei palestinesi". Biden diffonde un messaggio in occasione dell'inizio del Ramadan: "Sofferenze terribili per palestinesi"
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 157. I tentativi di imporre uno Stato palestinese "vanno contro la volontà" della stragrande maggioranza dell'opinione pubblica israeliana. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, durante un'intervista a Fox News. "Non avrete problemi con me ma con l'intero popolo di Israele", ha spiegato. Inoltre, il primo ministro ha detto che intende procedere con un'invasione di Rafah, la città meridionale della Striscia di Gaza al confine con l'Egitto, nonostante il presidente Usa Joe Biden abbia avvertito che farlo sarebbe come superare una "linea rossa". Intanto è arrivato un nuovo appello del re di Giordania Abdullah II che chiede di "porre fine alle sofferenze degli abitanti della Striscia di Gaza e all'ingiustizia di cui sono vittime".
"Non è sufficiente l'aiuto che si lancia dal cielo" sulla Striscia di Gaza, "bisogna incrementare i camion che entrano dal valico di Rafah". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolineando che attualmente "gli aiuti sono poche decine e non sono assolutamente sufficienti, dato che ci sono pochi alimenti si creano disordini".
La scorsa notte sono arrivati all'Istituto Giannina Gaslini di Genova altri tre piccoli pazienti palestinesi vittime del conflitto a Gaza, accompagnati dal personale dell'ospedale pediatrico ligure. I tre bambini sono atterrati a Pisa su un volo dell'Aeronautica Militare in partenza dal Cairo. I piccoli pazienti, si legge in una nota del Gaslini "versavano in condizioni di salute estremamente compromesse: per garantire la loro stabilita' durante il trasferimento sono state adottate misure di supporto vitale avanzato".
"Anche se il Ramadan è iniziato, le uccisioni, i bombardamenti e gli spargimenti di sangue continuano a Gaza". Così il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ripreso su X dal servizio di informazione ufficiale dell'organizzazione sovranazionale. "Il mio appello più forte oggi è quello di onorare lo spirito del Ramadan mettendo a tacere le armi e rimuovendo tutti gli ostacoli per garantire la consegna di aiuti salvavita", aggiunge Guterres, che "nello spirito di compassione del Ramadan" chiede anche "il rilascio immediato di tutti gli ostaggi" sequestrati da Hamas. Gli occhi "del mondo stanno guardando - spiega - Gli occhi della storia guardano. Non possiamo distogliere lo sguardo. Dobbiamo agire per evitare ulteriori morti prevenibili".
I tentativi di imporre uno Stato palestinese vanno contro la volontà della stragrande maggioranza dell'opinione pubblica israeliana. Lo ha detto il premier israeliano Netanyahu, durante un'intervista a Fox News ripresa da The Times of Israel. "Non avrete problemi con me ma con l'intero popolo di Israele", ha spiegato Netanyahu, rispondendo a una domanda sulla possibilità che venga creato uno Stato palestinese. Gli israeliani, ha aggiunto, "sono davvero uniti come mai prima d'ora, uniti per distruggere Hamas e garantire che non ci sia un altro Stato terrorista palestinese come quello che abbiamo avuto a Gaza che possa minacciare lo Stato di Israele".
"Se il mondo pensa che Stati Uniti e Israele siano uniti, aiuta lo sforzo bellico, ottiene la vittoria e libera gli ostaggi. Se invece Hamas pensa che ci siano delle divisioni tra Stati Uniti e Israele questo non aiuterà". Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nel corso di un'intervista a Fox News, citata da Ynet. "La vittoria è vicina, la vittoria è a portata di mano - ha proseguito -. La cosa migliore che possiamo fare per aiutare il futuro del Medioriente è raggiungere una vittoria rapida. E la vittoria arriverà tanto più rapidamente quanto più saremo uniti, non divisi".
"Siamo consapevoli che il mese del Ramadan potrebbe essere un mese di Jihad. Diciamo a tutti coloro che pensano di provarci: siamo pronti, non commettete errori". E' quanto afferma il ministro della Difesa israeliano Joav Gallant. "Il mese del Ramadan - riprende - è un mese importante in cui è stato rivelato il Corano e in cui c'è l'opportunità di migliorare le relazioni di vicinato e rafforzare i legami familiari. Israele rispetta la libertà di culto ad Al-Aqsa e in tutti i luoghi santi".
Un attacco a Rafah non avverrà presto. Lo hanno detto alla Cnn, ripresi dai media israeliani, esponenti politici e militari israeliani secondo cui l'esercito non è ancora pronto e non ha completato i piani per evacuare i civili palestinesi, centinaia di migliaia, operazioni per occorrono almeno due settimane. Le stesse fonti hanno anche sottolineato che il gabinetto israeliano non ha ancora approvato i piani sull'attacco. La Cnn aveva citato sullo stesso argomento e con lo stesso esito anche fonti Usa.
Il re di Giordania Abdullah II ha chiesto di porre fine alle "sofferenze degli abitanti della Striscia di Gaza e all'ingiustizia di cui sono vittime". La dichiarazione è arrivata ieri sul profilo X del sovrano, che ha ricordato l'inizio del mese di Ramadan, sacro per i musulmani.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che intende procedere con un'invasione di Rafah, la città meridionale della Striscia di Gaza al confine con l'Egitto, nonostante il presidente Usa Joe Biden abbia avvertito che farlo sarebbe superare una "linea rossa". "Andremo lì. Non lasceremo" Gaza, ha detto Netanyahu domenica in un'intervista a Politico: "Sapete, ho una linea rossa. Sapete qual e' la linea rossa: che il 7 ottobre non si ripeta", ha proseguito.
"Il mese sacro è un momento di riflessione e rinnovamento. Quest'anno arriva in un momento di immenso dolore. La guerra a Gaza ha inflitto terribili sofferenze al popolo palestinese. Sono stati uccisi più di 30mila palestinesi, la maggior parte dei quali civili, tra cui migliaia di bambini". Così il presidente americano Joe Biden nel messaggio diffuso in occasione dell'inizio del Ramadan. "Quasi due milioni di palestinesi sono stati sfollati a causa della guerra; molti hanno urgente bisogno di cibo, acqua, medicine e riparo. Mentre i musulmani si riuniranno in tutto il mondo nei prossimi giorni e settimane per rompere il digiuno, la sofferenza del popolo palestinese sarà al centro della mente di molti. È una cosa prioritaria per me".
Gli Usa stanno tentando di favorire una breve tregua di 2-4 giorni nei combattimenti a Gaza per l'avvio del Ramadan in modo da riprendere i colloqui per un accordo e aumentare l'ingresso degli aiuti umanitari. Lo hanno detto fonti egiziane al giornale dal Qatar "Al-Arabi Al-Jadid", ripreso dai media israeliani. Secondo queste fonti, la mossa è sostenuta dal direttore della Cia William Burns, che la settimana scorsa è stato al Cairo dove ha visto il capo del Mossad David Barnea. Inoltre, in base alle stesse fonti, Hamas si impegnerebbe a fornire a Israele una lista con i nomi degli ostaggi che sono sotto il suo diretto controllo e informazioni sugli altri detenuti da altre fazioni. Per ora non ci sono riscontri ufficiali in Israele alla notizia.
"Quello che ha fatto Hamas è un attacco terroristico inaccettabile e gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente". Lo ha affermato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in un'intervista tv. Ma, ha aggiunto, "il modo in cui è stata condotta la guerra a Gaza è che i civili stanno pagando il prezzo più alto e deve essere chiaro questo. Israele ha detto che è una guerra contro Hamas e non contro i palestinesi, ma la verità è che questa si è trasformata in una punizione collettiva contro i palestinesi, ora basta. Stiamo chiedendo una tregua umanitaria e il Ramadan potrebbe essere un'ottima occasione per arrivare a un cessate il fuoco".
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che intende procedere con un'invasione di Rafah, la città meridionale della Striscia di Gaza al confine con l'Egitto, nonostante il presidente Usa Joe Biden abbia avvertito che farlo sarebbe superare una "linea rossa". "Andremo lì. Non lasceremo" Gaza, ha detto Netanyahu domenica in un'intervista a Politico: "Sapete, ho una linea rossa. Sapete qual è la linea rossa: che il 7 ottobre non si ripeta", ha proseguito riferendosi alle affermazioni di Biden Netanyahu ha specificato che l'operazione non durerà più di due mesi, ma non ha fornito dettagli sulla tempistica.