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Usa: "Temiamo escalation e coinvolgimento dell'Iran". L'Onu: a Gaza un milione di sfollati nella prima settimana. Netanyahu: "Spezzeremo Hamas". Ue: "Israele segua il diritto internazionale"
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Israele ha colpito infrastrutture militari in Libano, come riferito dall'esercito. Proprio in Libano, nel sud, un razzo, probabilmente lanciato per errore da Hezbollah, ha colpito il quartiere generale del contingente Onu (Unifil) senza fare vittime. In quella base ci sono anche militari italiani. Duro messaggio di Benyamin Netanyahu: "Hamas pensava che Israele si sarebbe spaccata - ha detto il premier -, ma saremo noi a spaccare Hamas". La Casa Bianca dice di temere un'escalation della guerra e un coinvolgimento diretto dell'Iran. L'Onu: un milione di sfollati. In una dichiarazione congiunta i 27 Paesi Ue scrivono che "Israele ha il diritto di difendersi" ma anche che "garantire la protezione di tutti i civili in linea con il diritto internazionale umanitario". Il valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l'Egitto "sarà aperto" per gli aiuti umanitari nella Striscia, come chiedeva l'Egitto per sbloccare l'uscita di circa 500 americani: lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken.
"Le politiche e le azioni di Hamas non rappresentano il popolo palestinese" ha detto il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen durante un colloquio con il presidente venezuelano Nicolas Maduro, stando all'agenzia palestinese Wafa, secondo cui Abu Mazen ha inoltre sottolineato che l'Olp (organizzazione per la liberazione della Palestina) è la unica rappresentante legittima del popolo palestinese.
Il Dipartimento di Stato ha reso noto che 30 americani sono stati uccisi negli attacchi di Hamas contro Israele (uno in più rispetto al bilancio di ieri) e che 13 americani risultano dispersi, ovvero due in meno di quanto si credesse in precedenza.
Le forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver ucciso un altro comandante di Hamas. Si tratta di Ma'taz Eid, reponsabile della sicurezza nel distretto meridionale di Gaza, colpito a morte in un attacco aereo israeliano sulla Striscia, riferisce Haaretz. Le forze di difesa hanno preso di mira numerose località nella parte settentrionale della Striscia di Gaza, colpendo solo oggi un totale di 250 obiettivi.
Quanto sta accadendo in Israele e in Palestina è "qualcosa che ti porta a un tempo lontano, che io credevo non avrei vissuto più, che la vita mi aveva portato false speranze". Lo ha detto la senatrice Liliana Segre. "Oggi è molto difficile non avere paura, però è più forte di me, io - ha sottolineato - voglio essere libera e non avere paura, questa è l'eredità morale che lascio ai miei figli e ai miei nipoti".
Gina Smiatich, una sopravvissuta cecoslovacca alla Shoah del campo di Terezin, è stata uccisa il 7 ottobre nell'attacco di Hamas ai kibbutz di frontiera con Gaza. Lo riferisce Radio Praga, che cita fonti dell'esercito israeliano, e la notizia compare nel Memoriale del campo di Terezin. Secondo le testimonianza del nipote, l'anziana signora, 90 anni, è stata uccisa dai miliziani nel suo salotto e il suo corpo è stato trovato dall'esercito fuori della sua abitazione nel kibbutz di Kissufim, ad un passo da Gaza.
Israele "si aspetta che il Vaticano emetta una condanna chiara e inequivocabile delle azioni terroristiche omicide dei terroristi di Hamas che hanno colpito donne, bambini e anziani per il solo fatto che sono ebrei e israeliani. E' inconcepibile che si esprima preoccupazione in primo luogo per i cittadini di Gaza quando Israele seppellisce 1.300 persone uccise". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen in un colloquio telefonico con il segretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede, Paul Gallagher.
Il razzo che ha colpito la base Unifil, secondo quanto si apprende da fonti militari, è stato lanciato da Hezbollah e avrebbe raggiunto un'area logistica all'interno della base di Naqoura dove non c'erano in quel momento soldati. Le stesse fonti sottolineano che la base non era l'obiettivo del lancio e che l'episodio sarebbe dovuto a un calcolo impreciso della traiettoria. Tutti i militari presenti nella base si sono rifugiati nei bunker per poi uscire ad allarme cessato. Nella base operano tra gli altri un centinaio di militari italiani.
L'esercito israeliano ha contattato le famiglie di 155 ostaggi rapiti di Hamas nell'attacco del 7 ottobre, secondo un nuovo bilancio di persone rapite fornite dal portavoce militare.
Seicentomila palestinesi hanno abbandonato negli ultimi giorni le loro abitazioni nel nord della Striscia e a Gaza City e, seguendo le istruzioni giunte da Israele, hanno oltrepassato il Wadi Gaza, nel settore centrale, per mettersi al riparo dai combattimenti. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Nel corso di una conferenza stampa, Hagari ha smentito accuse giunte da Hamas secondo cui Israele avrebbe colpito quanti si stanno dirigendo verso il sud della Striscia.
"Quello di oggi non è un attacco rivolto a Unifil e non avevamo bisogno succedesse per essere in allerta. Da giorni ci coordiniamo con l'Onu e c'è un valutazione continua che si fa ora per ora. Ma qualora non ci fossero le condizioni di sicurezza per i nostri militari, faremmo le stesse valutazioni fatte per il contingente a Gerico" (dove i carabinieri sono stati fatti rientrare in Italia). Lo ha detto il ministro Crosetto a proposito del razzo che ha colpito il quartiere generale del contingente Onu nel sud del Libano.
Oltre 1.000 persone risultano disperse sotto le macerie degli edifici distrutti dai raid israeliani a Gaza. Lo riferiscono i servizi di pronto soccorso della Striscia.
"Mi sono messo in contatto nuovamente con il primo ministro Netanyahu per ribadire il costante sostegno degli Stati Uniti a Israele e per fornire un aggiornamento sul nostro sostegno militare e sugli sforzi per proteggere i civili. E' ora che tutti i paesi condannino inequivocabilmente Hamas come organizzazione terroristica che non rappresenta le aspirazioni del popolo palestinese". Lo scrive Joe Biden su X.
E' salito a 2.670 il bilancio dei palestinesi uccisi dagli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza. Lo rende noti il ministero della Sanità di Hamas, precisando che i feriti sono saliti a 9.600.
Un razzo ha colpito il quartiere generale del contingente Onu nel sud del Libano (Unifil) senza fare vittime. Lo ha riferito il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, precisando che al momento non è possibile determinare da dove sia stato lanciato il razzo che ha colpito l'interno della base costiera di Naqura, a ridosso della Linea Blu di demarcazione con Israele. "In quel momento i nostri peacekeeper non erano nei bunker, ma fortunatamente nessuno è stato ferito", ha detto Tenenti.
Elicotteri da combattimento dell'esercito israeliano (Idf) hanno colpito infrastrutture militari in Libano. Lo riferisce l'esercito di Israele, aggiungendo di essere anche impegnato in scambi a fuoco con forze militari al confine con il Libano. L'Idf aveva anche riferito che 9 razzi erano stati lanciati contro Israele dal Libano. Times of Israel riporta che Hezbollah ha rivendicato gli attacchi a una serie di postazioni militari israeliane lungo il confine con il Libano con armi leggere.
Il valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l'Egitto "sarà aperto" per gli aiuti umanitari nella Striscia, come chiedeva l'Egitto per sbloccare l'uscita di circa 500 americani. Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken partendo dal Cairo. "Stiamo mettendo in atto con le Nazioni Unite, con l'Egitto, con Israele e con altri il meccanismo attraverso il quale ottenere assistenza e portarla alle persone che ne hanno bisogno", ha detto ai giornalisti.
Gli alleati arabi degli Stati Uniti non vogliono che il conflitto tra Israele e Hamas si estenda. Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken al Cairo.
Israele non è interessato ad aprire un fronte di guerra alla frontiera con il Libano. Lo ha ribadito il ministro della difesa Yoav Gallant riferendosi alla tensione crescente con gli Hezbollah. "Non vogliamo un'escalation della situazione", ha spiegato Gallant in un video diffuso dopo la sua visita al sud di Israele. Ma, - ha avvertito - se gli Hezbollah "scelgono la via della guerra, pagheranno un pesante prezzo".
L'invasione di Gaza da parte di Israele potrebbe portare a un "genocidio di proporzioni senza precedenti". Lo affermano la Lega araba e l'Unione africana in una dichiarazione congiunta. Entrambe le organizzazioni hanno chiesto "alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale di fermare la catastrofe che si sta svolgendo davanti a noi, prima che sia troppo tardi".
Almeno 2.450 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi di Israele a Gaza. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità di Hamas, secondo cui i feriti hanno raggiunto la cifra di 9.200.
"L'Unione europea condanna con la massima fermezza Hamas e i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutto Israele e deplora profondamente la perdita di vite umane. Non esiste alcuna giustificazione per il terrorismo. Sottolineiamo con forza il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario e internazionale di fronte a tali attacchi violenti e indiscriminati". Lo scrivono in una dichiarazione congiunta i ventisette Paesi dell'Unione europea. "Ribadiamo l'importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento in linea con il diritto internazionale umanitario", aggiungono.
Sono oltre 1.400 i morti in Israele per l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo ha fatto sapere l'ufficio del primo ministro, citato dai media internazionali.
Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha dichiarato al segretario di Stato americano Antony Blinken che la reazione di Israele all'attacco di Hamas è andata oltre l'autodifesa e si è tradotta in una punizione collettiva. Nei commenti televisivi, durante l'incontro con Blinken al Cairo, Sisi ha anche affermato di rifiutare di prendere di mira qualsiasi civile nel conflitto in corso. Lo riporta Haaretz. "La reazione israeliana va oltre il diritto all'autodifesa, equivale a una punizione collettiva", afferma il presidente egiziano.
Il movimento sciita libanese Hezbollah ha rivendicato gli attacchi anticarro sul confine settentrionale con Israele e ha confermato che sono stati presi di mira due carri armati e un veicolo blindato. L'organizzazione ha affermato che l'attacco è stato effettuato "in risposta all'uccisione di un giornalista" di Reuters e "dei civili". Lo riporta Haaretz.
Sono nove i razzi lanciati dal territorio libanese contro il nord di Israele dove prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha detto l’esercito spiegando che cinque dei razzi sono stati intercettati. L'esercito sta ora colpendo il luogo di origine da cui sono partiti i razzi.
Sono almeno 12 i giornalisti uccisi durante gli otto giorni di conflitto seguito all'attacco di Hamas. Lo ha riferito il "Comitato di protezione dei giornalisti", citato da Haaretz, secondo cui altri due sono attualmente considerati dispersi. "Il Cpj - ha detto Sherif Mansour coordinatore dell'organizzazione per il Medio Oriente e il Nord Afica - sottolinea che i giornalisti sono civili che fanno un lavoro importante durante tempi di crisi e non devono essere presi di mira dalle parti in guerra".
Israele ha riaperto le condutture dell'acqua nel sud di Gaza dopo un blocco durato quasi una settimana. Lo ha detto alla Cnn il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, riferendo di essere stato informato da dirigenti israeliani. Lo sviluppo è arrivato nelle ultime ore, ha precisato.
Gli Stati Uniti temono un'escalation della guerra tra Israele e Hamas e la prospettiva di un coinvolgimento diretto dell'Iran. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, intervenendo alla Cbs, dove ha evocato la possibilità di un nuovo fronte di battaglia sul confine tra Israele e Libano. "Non possiamo escludere che l'Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci per ogni possibile evenienza", ha ammonito.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto in una conferenza stampa al confine di Gaza che "questa sarà una guerra feroce, una guerra mortale, una guerra precisa, e sarà una guerra che cambierà la situazione in modo permanente". Lo riporta Haaretz. L'esercito israeliano ha affermato di essere in attesa di una "decisione politica" per condurre un'offensiva di terra nella Striscia di Gaza, che ha bombardato incessantemente per rappresaglia per il sanguinoso attacco di Hamas del 7 ottobre.
Il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana sta spostando alcuni dei suoi membri verso il confine israeliano, suscitando il timore che possa aprirsi un nuovo fronte nello scontro tra lo Stato ebraico e i suoi nemici regionali. Lo scrive il Wall Street Journal. Secondo un consigliere del governo siriano e un attivista di Deir ez-Zor, l'Irgc ha ridistribuito i combattenti dalla città siriana orientale di Deir ez-Zor verso sud in un'area vicino a Damasco. La fonte ha riferito che alcuni di loro sono esperti missilistici.
"Hamas pensava che saremmo crollati, ma spezzeremo Hamas". Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, aprendo una riunione del gabinetto del governo di emergenza. Lo riporta The Times of Israel. "Lavoriamo 24 ore su 24 come una squadra, con un fronte unito", ha affermato. "La nostra unita' trasmette un messaggio chiaro al popolo, al nemico e al mondo", ha aggiunto.
La Cina "sostiene i Paesi islamici nel rafforzare l'unità e il coordinamento sulla questione palestinese" al fine di parlare "con una sola voce". E' quanto ha detto il massimo diplomatico di Pechino, Wang Yi, nel corso di una telefonata avuta oggi con l'omologo iraniano Hossein Amir-Abdollahian. "La comunità internazionale dovrebbe agire per opporsi alle azioni di qualsiasi parte che danneggiano i civili", ha aggiunto Wang, nel resoconto dei media statali cinesi.
"E' vitale che il valico di Rafah venga aperto per consentire ai palestinesi di lasciare Gaza. L'Egitto dimostri la sua leadership nel mondo arabo e Israele che la guerra è solo contro Hamas". Lo scrive su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
L'Onu ha stimato che nella prima settimana di guerra a Gaza ci siano un milione di sfollati.
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è arrivato al Cairo nell'ambito del suo tour diplomatico in Medio Oriente. Blinken lunedì tornerà in Israele "per ulteriori consultazioni con i leader israeliani", ha reso noto il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller.
"Stiamo lavorando da giorni per un ritorno degli ostaggi" in Medio Oriente, "sono stato in Egitto e in Giordania e siamo in costante contatto con molti Paesi arabi, con il presidente del Consiglio in prima persona". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, da Bolzano. "Non è facile - ha ammesso - perché non sono solo nelle mani di Hamas ma nelle mani di più organizzazioni fiancheggiatrici di Hamas".
Un alto ufficiale dell'intelligence del corpo delle guardie della rivoluzione islamica, Mohammed Akiki, è stato vittima di un attentato a Teheran ed è attualmente ricoverato in ospedale in condizioni critiche in seguito alle gravi ferite riportate. Lo scrive il sito Bnn network.
L'esercito israeliano ha diffuso l'audio di una telefonata in cui un residente di Gaza, che cerca di spostarsi verso il sud della Striscia, dice a un ufficiale dell'intelligence militare di Israele che Hamas non li lascia partire, sottraendo ai palestinesi le chiavi delle auto e i documenti. "Stanno impedendo alle persone di partire", dice il palestinese. "Dimmi dove esattamente ti stanno bloccando", chiede l'ufficiale. "Quelli che sono vicino all'agenzia (dell'Onu per i rifugiati palestinesi ndr) stanno prendendo i documenti di identità e le chiavi delle macchine", risponde. "Intendi quelli del movimento? Di Hamas? Chi ti sta fermando? Hamas?", continua l'israeliano. "Sì, sì", conclude il residente di Gaza.
"Nessuno può garantire il controllo della situazione" se Israele invade Gaza. E' l'avvertimento lanciato da Teheran.
Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando a Tel Aviv e nei sobborghi vicini. Lo scrive The Times of Israel. Nelle ultime ore si sono verificati attacchi missilistici della Striscia di Gaza sulle città del sud di Israele, l'ultimo dei quali a lungo raggio è stato lanciato sabato sera. Al momento non ci sono notizie di feriti o danni.
Le 50mila donne incinte di Gaza si trovano ad affrontare una situazione da "incubo" con il sistema sanitario dell'enclave palestinese sull'orlo del collasso, ha affermato alla Cnn Dominic Allen, rappresentante per la Palestina del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfa). "Lo stesso sistema sanitario a Gaza è fondamentale - ha spiegato -. E' sotto attacco, sull'orlo del collasso e queste donne incinte per cui siamo seriamente preoccupati non hanno nessun posto dove andare. Stanno affrontando sfide impensabili". Le storie che escono dagli ospedali, ha aggiunto, sono "strazianti".
Il ministero della Sanità dell'Anp ha riferito che il numero dei morti nei raid israeliani dal 7 ottobre a Gaza e in Cisgiordania è salita a 2.384, mentre i feriti sono 10.250. In particolare, scrive l'agenzia palestinese Wafa, "nella Striscia sono state uccise 2.329 persone, la maggior parte di quali erano bambini e donne, mentre il numero dei feriti ha raggiunto 9.042. In Cisgiordania, il numero dei morti è salito a 55, dopo la morte del sedicenne Muhammad Rifaat Atdwan, nel governatorato di Tulkarem, mentre il numero dei feriti è salito a oltre 1.200".
Il principe ereditario saudita, Mohammed Bin Salman, nel suo incontro con il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha sottolineato la necessità di lavorare per trovare il modo di porre fine alle campagne militari che hanno causato vittime innocenti nella Striscia di Gaza. Lo riporta Al Arabiya. L'obiettivo di Riad, ha spiegato Salman, è ridurre la violenza e proteggere i civili a Gaza nel conflitto tra Israele e Hamas. Salman ha spiegato che Riad sta cercando di intensificare la comunicazione, lavorare per calmare la situazione, fermare l'attuale escalation e rispettare le leggi umanitarie internazionali. Questo, secondo il principe saudita, include la fine dell'assedio di Gaza e il lavoro per creare le condizioni per il ritorno della stabilità e il ripristino del cammino verso la pace, garantendo al tempo stesso che i diritti legittimi del popolo palestinese siano protetti al fine di raggiungere una pace "giusta e duratura". Ha inoltre sottolineato la condanna e il rifiuto dell'Arabia Saudita di prendere di mira i civili in qualsiasi modo o di interrompere il funzionamento delle infrastrutture che influiscono sulla vita quotidiana.
"Il nostro ospedale Arab Ahli a Gaza è stato colpito dagli attacchi israeliani. Due piani sono stati danneggiati e 4 persone sono rimaste ferite. La sala ecografie e mammografie è stata danneggiata". Lo fa sapere l’arcivescovo anglicano di Gerusalemme, Hosam Nahou. "Continuiamo a pregare per la pace e la fine della guerra in Terra Santa", è il suo appello sui social nei quali posta le foto della distruzione avvenuta nell'ospedale a Gaza.
Nuovo appello di Papa Francesco per la pace in Medio Oriente. Al termine dell'Angelus domenicale, il Santo Padre ha detto che continua "a seguire con tanto dolore quanto accade in Israele e in Palestina. Ripenso ai tanti, in particolare ai piccoli e agli anziani. Rinnovo l'appello per la liberazione degli ostaggi e chiedo con forza che i bambini, i malati, gli anziani, le donne e tutti i civili non siano vittime del conflitto. Si rispetti il diritto umanitario, soprattutto a Gaza dove è urgente e necessario garantire corridoi umanitari e soccorrere tutta la popolazione".
Un altro missile anti-tank è stato lanciato contro soldati israeliani che stavano operando lungo il confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui l'esercito sta ora colpendo postazioni militari di Hezbollah in territorio libanese.
"Centinaia di migliaia di palestinesi" si sono già spostati verso il sud della striscia di Gaza, come ordinato da Israele. "Ma Hamas ricorre a sistemi energici per impedire in modo attivo quegli spostamenti". Lo ha affermato in una conferenza stampa il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. "Facciamo appello alla popolazione: spostatevi a sud, oltre il fiume Wadi Gaza, per la vostra sicurezza".
"E' una menzogna di Hamas" che l'esercito israeliano abbiamo colpito in un raid un convoglio di civili palestinesi in fuga dal nord della Striscia di Gaza verso il sud. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari in un briefing con la stampa internazionale.
L'esercito israeliano ha proibito l'ingresso di tutti i civili fino a quattro chilometri dal confine con il Libano. La decisione, secondo i media, è stata spiegata con l'aumento degli attacchi da oltre frontiera. Al tempo stesso l'esercito ha ordinato ai residenti delle zone di confine all'interno dei 4 chilometri di restare vicino ai rifugi.
"Penso che sicuramente qualche mio amico è tra loro": è quanto ha detto Papa vFrancesco, parlando ieri sera al telefono con il giornalista e amico israeliano Enrique Cymerman che gli aveva detto che molti argentini sono tra le vittime dell'attacco di Hamas in Israele, tra i feriti, i morti e gli ostaggi. "Lo so, lo so", ha risposto il Papa dicendo di essere "molto vicino" e dando la sua disponibilità ad incontrare le famiglie degli ostaggi israelo-argentini che avrebbero espresso, attraverso il giornalista, questo desiderio.
Hezbollah, il partito armato libanese filo-iraniano, ha rivendicato stamani l'attacco contro un carro armato israeliano nel settore centrale della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. Lo riferisce la tv al Manar degli stessi jihadisti sciiti libanesi.
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha incontrato a Doha il leader di Hamas Ismail Haniyeh, secondo l'agenzia iraniana Irna. I due hanno discusso degli sviluppi della guerra tra Hamas e Israele, e convenuto di "continuare la cooperazione per raggiungere tutti gli obiettivi della resistenza e del popolo palestinesi". E' il primo incontro a questo livello dopo l'attacco dell'organizzazione terroristica in Israele il 7 ottobre.
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Tre civili israeliani sono stati feriti da un missile anti tank a Shtula, nel nord di Israele, al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere l'esercito, citato dai media. L'esercito sta ora rispondendo all'attacco colpendo da dove è partito il fuoco.
"Abitanti di Gaza, negli ultimi giorni vi abbiamo esortato a lasciare Gaza City e il nord della Striscia e di spostarvi a sud del Wadi Gaza per la vostra sicurezza. Oggi vi informiamo che fra le ore 10:00 e le 13:00 (ora locale, ndr) Israele non colpirà l'itinerario indicato dalla nostra cartina per raggiungere quella zona": lo ha reso noto su X il lingua araba il portavoce militare, Avichay Adraee.
L'esercito israeliano ha iniziato oggi lo sgombero della città di Sderot, situata a ridosso della striscia di Gaza, che è stata teatro di efferatezze da parte di commando di Hamas e che è stata colpita ripetutamente dai lanci di razzi. "Non è questo il momento di restare in città", ha detto il sindaco Allon Davidi. La città conta 30mila abitanti che avranno diritto di soggiornare in pensioni a spese dello Stato in luoghi più sicuri di Israele.
Il bilancio dei morti a Gaza per gli attacchi di Israele è salito a 2.329, mentre i feriti sono 9.714. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità locale.
Israele ha ucciso la scorsa notte nel sud della striscia di Gaza uno dei responsabili della strage avvenuta la settimana scorsa nel Kibbutz Nirim. Lo ha reso noto l'esercito israeliano, secondo cui si tratta di Billal al-Kedra, comandante dell'unità di elite di Hamas nota come 'Nukhba' nella zona di Khan Yunes, nel sud della Striscia.
La massima priorità di Israele è salvare gli ostaggi da Gaza, nonostante le difficoltà legate ai combattimenti in un'area urbana densamente popolata". Lo ha detto alla Cnn il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF). Facendo riferimento alla "elaborata rete di tunnel di Hamas", il tenente colonnello Jonathan Conricus ha affermato che gli ostaggi sono "molto probabilmente tenuti sottoterra in varie località".
Il numero di soldati israeliani uccisi dall'inizio dell'escalation del conflitto con gli estremisti di Hamas della Striscia di Gaza ha raggiunto quota 279, hanno riferito i media israeliani, citando le forze di difesa israeliane. Sia Israele che Palestina hanno riportato un numero complessivo di vittime di molto superiore a 1.000 e migliaia di feriti.
"Stiamo assistendo al peggior massacro di ebrei dall'Olocausto. Stiamo assistendo a una crisi umanitaria a Gaza". Lo ha detto Joe Biden intervenendo a Washington, durante una cena per la campagna a favore dei diritti umani. La maggior parte delle persone che vivono a Gaza, ha aggiunto, sono "famiglie palestinesi innocenti, che non vogliono avere niente a che fare con Hamas".
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto ieri un colloquio telefonico con l'omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud sulla crisi in Medio Oriente, rilevando che che le azioni di Israele "sono andate oltre l'ambito dell'autodifesa". Mentre Tel Aviv "dovrebbe ascoltare seriamente gli appelli della comunità internazionale e del Segretario generale dell'Onu sullo stop alle punizioni collettive del popolo di Gaza".
L'inviato speciale cinese Zhai Jun sarà in Medio Oriente la prossima settimana per premere su un cessate il fuoco nel conflitto tra Israele e Hamas e per promuovere i colloqui di pace. Zhai, ha riferito il network statale Cctv, "visiterà il Medio Oriente allo scopo di coordinarsi con le varie parti per un cessate il fuoco, per proteggere i civili, per alleviare la situazione e per promuovere colloqui di pace".
L'evacuazione forzata di migliaia di malati dal nord di Gaza verso il sud del territorio potrebbe essere "l'equivalente di una condanna a morte", ha avvertito l'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS). "L'OMS condanna fermamente i ripetuti ordini israeliani di evacuare 22 ospedali che curano più di 2.000 pazienti nel nord di Gaza", ha affermato in una nota. Lo spostamento di 2.000 pazienti nel sud di Gaza, "dove le strutture sanitarie sono già al massimo delle loro capacità e non sono in grado di assorbire un aumento considerevole del numero di pazienti, potrebbe equivalere a una condanna a morte", afferma.
Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha affermato in un post sui social media che aerei A-10, velivoli di supporto per l' attacco al suolo, si uniranno presto agli F-15 già dispiegati nell'area. Lo riporta la Cnn. "Dotandoci di mezzi avanzati e integrandoci con le forze congiunte e di coalizione, stiamo rafforzando le nostre partnership e la sicurezza nella regione", ha dichiarato in una nota il tenente generale Alexus Grynkewich, comandante della Nona Air Force.