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Esercito israeliano: "Attacchi mirati contro Hamas nell'est di Rafah"
di Redazione online© Ansa
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 213. Fonti palestinesi: "Truppe israeliane entrano nella parte orientale di Rafah". Israele decide "di continuare l'operazione a Rafah per esercitare pressioni militari su Hamas" e di "inviare anche una delegazione a Il Cairo per le trattative". L'esercito precisa: "Attacchi mirati contro Hamas nell'est di Rafah". Secondo Al Jazeera, Hamas ha accettato l'accordo sulla tregua, informando i mediatori. Secondo il ministro dell'Economia israeliano Nir Barkat, si tratta però del "solito trucco: i fondamentalisti non hanno accettato nulla". Un alto funzionario di Tel Aviv conferma che "Hamas non ha accettato la bozza che abbiamo discusso con gli egiziani", definendo "inaccettabili" le condizioni dei fondamentalisti. Gli Usa intanto bloccano un invio di armi a Israele: è la prima volta dal 7 ottobre.
Il re Abdallah II di Giordania ha fatto appello da Washington alla comunità internazionale per prevenire "un nuovo massacro" a Rafah, nel momento in cui Israele si prepara a un'offensiva in questa città del sud della Striscia di Gaza.
"La proposta avanzata da Hamas non corrisponde al dialogo che ha avuto luogo finora con i mediatori e presenta lacune significative". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz confermando che la squadra negoziale sta esaminando il testo.
Sono stati lanciati razzi lanciati da Gaza sulle comunita' nel sud di Israele, a ridosso della Striscia. Lo rende noto la Jihad Islamica. L'esercito israeliano ha confermato che nella zona sono risuonate le sirene di allarme.
Secondo rapporti palestinesi, ripresi dal sito Ynet, "veicoli blindati dell'IDF hanno attraversato la recinzione di confine nell'area di Kerem Shalom e stanno avanzando nei quartieri a est della periferia di Rafah". Secondo le stesse fonti ci sono "spari di carri armati e bombardamenti di artiglieria di tanto in tanto nella zona".
L'esercito israeliano sta attualmente conducendo attacchi mirati contro obiettivi terroristici di Hamas nella parte orientale di Rafah, nel sud di Gaza. Lo rende noto lo stesso Idf su X.
Israele ha deciso di inviare una delegazione al Cairo ma di continuare l'operazione a Rafah. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier citato dai media. "Il gabinetto di guerra - ha detto - ha deciso all’unanimità che Israele continui la sua operazione a Rafah per esercitare pressioni militari su Hamas". Al tempo stesso, ha proseguito, "anche se la proposta di Hamas è lontana dai requisiti necessari per Israele" sarà inviata una delegazione a il Cairo "per esplorare la possibilità di raggiungere un accordo in condizioni accettabili per Israele".
Report palestinesi citati riferiscono di un "improvviso ingresso via terra nella parte orientale di Rafah" di truppe israeliane. Le stesse fonti segnalano inoltre "interruzioni delle comunicazioni e dell'elettricità".
Intensi raid aerei israeliani sono in corso sulla parte orientale della città di Rafah.
Secondo fonti egiziane di alto livello una delegazione di Hamas arriverà martedì mattina al Cairo per discutere degli ultimi dettagli dell'ipotesi di accordo approvata stasera. "Lo spirito positivo con cui la direzione del movimento ha risposto quando ha studiato la proposta di cessate il fuoco che ha recentemente ricevuto, e con questo stesso spirito si recherà al Cairo per raggiungere l'accordo", ha confermato Hamas a Skynews Arabia.
Il ministero degli Esteri egiziano ha messo in guardia lunedì Israele dall'invio di truppe nella città di Rafah, nel sud di Gaza, affermando che l'offensiva metterebbe in pericolo più di un milione di vite. "L'Egitto ha esortato Israele a esercitare la massima moderazione ed evitare un'ulteriore escalation in questo momento estremamente delicato dei colloqui per il cessate il fuoco", ha affermato il ministero in una nota. Un'invasione di terra di Rafah metterà a rischio la vita di "più di un milione di palestinesi", ha affermato. Si stima che circa 1,3 milioni di persone abbiano trovato rifugio nella citta' densamente popolata dall'inizio dei bombardamenti israeliani su Gaza in ottobre.
"Chiedo a tutti i Paesi occidentali di fare pressione affinché Israele accetti il cessate il fuoco". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo: "Siamo lieti che Hamas abbia annunciato di avere accettato il cessate il fuoco, su nostro suggerimento. Ora lo stesso passo dovrebbe essere fatto da Israele".
"Hamas non ha accettato l'accordo, è il loro solito trucco". Lo ha detto il ministro dell'Economia israeliano, Nir Barkat, incontrando a Roma la stampa italiana e restando in contatto diretto con il governo in Israele.
Scene di gioia e spari in aria a Rafah dopo il "sì" di Hamas al cessate il fuoco.
Israele non ha ancora risposto ufficialmente alla proposta, ma un alto funzionario dello Stato Ebraico ha affermato che "si tratta di una proposta unilaterale senza coinvolgimento israeliano. Non è la proposta che abbiamo discusso con gli egiziani. Si tratta di un'operazione di Hamas intesa a presentare Israele come un rifiuto." La fonte ha aggiunto: "Questa è una proposta sconosciuta a Israele e agli Stati Uniti e non è stata menzionata nella conversazione Biden-Netanyahu. Stiamo esaminando la proposta e le sue conseguenze".
"Abbiamo concordato un cessate il fuoco di sei settimane". Lo ha riferito una fonte di Hamas, dopo l'annuncio dell'accordo sui termini della tregua. Lo riporta Ynet.
Il leader dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha avuto un colloquio telefonico con il premier del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani, e con il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel, "e li ha informati dell'approvazione da parte di Hamas della loro proposta riguardante l'accordo di cessate il fuoco". È quanto si legge nella nota diffusa da Hamas e riportata da Al Jazeera.
Hamas ha detto ai mediatori egiziani e del Qatar che accetta l'accordo sul cessate il fuoco. Lo riferisce al Jazeera che cita media internazionali, ripresa anche da Haaretz.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu "ha concordato di garantire che il valico di Kerem Shalom sia aperto per l'assistenza umanitaria a chi ne ha bisogno". Lo afferma una nota della Casa Bianca riferendo il contenuto del colloquio con Joe Biden, che ha inoltre aggiornato l'interlocutore "sugli sforzi per garantire un accordo sugli ostaggi, anche attraverso i colloqui in corso oggi a Doha, in Qatar".
L'ordine di evacuazione dei civili da Rafah impartito dall'esercito israeliano è "disumano". Lo sostiene l'Onu in un comunicato.
Hamas ha deciso di sospendere i negoziati in corso a Il Cairo. Lo ha riferito Haaretz, che cita media del Qatar.
Il presidente Usa Joe Biden parlerà con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Lo ha detto una fonte Usa al sito Axios.
La controversa agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha fatto sapere che ignorerà la richiesta dell'esercito israeliano di evacuare parti della città di Rafah, nel sud di Gaza, prima dell'offensiva pianificata. Juliette Touma, direttrice delle comunicazioni dell'Unrwa, ha affermato che l'agenzia non ha evacuato l'area e non ha intenzione di farlo. Le relazioni tra Israele e l'Unrwa sono state a lungo tese e si sono ulteriormente deteriorate durante la guerra scatenata dall'assalto di Hamas il 7 ottobre. Israele ha accusato l'Unrwa di collaborare con il gruppo estremista palestinese e di impiegare membri di Hamas e ha chiesto la chiusura dell'agenzia. L'Unrwa, principale fornitore internazionale di aiuti e servizi a Gaza, ha negato le accuse.
Secondo la difesa civile di Gaza, Israele ha bombardato i due quartieri di Rafah che ha ordinato ai palestinesi di evacuare.
"Se Hamas accetterà un accordo" sulla tregua, i preparativi per l'attacco a Rafah "potrebbero essere fermati". Lo ha detto, citato da Ynet, un alto funzionario israeliano, aggiungendo tuttavia che tutto "è reversibile".
L'Unicef avverte che un assedio militare e un'incursione a Rafah comporterebbero rischi catastrofici per i 600mila bambini che attualmente si rifugiano nell'enclave. Si stima che ora ci siano circa 1,2 milioni di persone a Rafah, di cui la metà bambini, dove un tempo abitavano circa 250mila persone. Per Unicef, nella città al confine tra Gaza ed Egitto circa 65mila minori hanno una disabilità preesistente, circa 78mila hanno meno di 2 anni, almeno 8mila sotto i 2 anni soffrono di malnutrizione acuta e circa 175mila sotto i 5 anni (cioè 9 su 10) sono colpiti da una o più malattie infettive.
Il Gabinetto di guerra di Israele ha approvato ieri sera all'unanimità l'operazione a Rafah, di cui l'esercito ha preparato i piani. Lo hanno riferito i media locali secondo cui, una volta evacuata la popolazione in un'azione definita dall'Idf "limitata e temporanea", l'operazione militare dovrebbe cominciare entro pochi giorni.
L'ordine di Israele ai civili di alcune parti di Rafah di evacuare prima di un'offensiva prevista è una "pericolosa escalation che avraà conseguenze". Lo afferma Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas, come riporta il Times of Israele.
Le famiglie palestinesi hanno iniziato a fuggire dalle zone orientali di Rafah dopo l'ordine di evacuazione da parte dell'esercito israeliano. Lo riporta Sky News. L'ordine israeliano precede l'attacco di terra da parte delle forze israeliane nella città più meridionale di Gaza. Alcuni residenti di Rafah hanno già raccolto le loro cose per allontanarsi dalla zona con carri trainati da cavalli, auto e anche a piedi.
Il direttore della Cia William Burns arriverà in giornata da Doha in Israele e nel pomeriggio incontrerà il premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme. Obiettivo di Burns, che è stato al Cairo durante l'ultima tornata di trattative, conclusasi domenica con un nulla di fatto, è quello di spingere le parti a tornare al tavolo dei negoziati e trovare l'accordo.
L'Idf sta lanciando nella parte est di Rafah, nel sud della Striscia, volantini che invitano la popolazione civile a spostarsi temporaneamente verso le aree umanitarie allargate, in previsione della possibile azione militare nella città più a sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. I volantini sono in arabo e saranno affiancati da sms, chiamate telefoniche e annunci sui media, sempre in arabo.
L'evacuazione avviata dall'esercito israeliano a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è una "operazione di portata limitata". Lo hanno precisato le Forze di difesa israeliana.
L'esercito israeliano ha cominciato a chiedere ai palestinesi di evacuare i quartieri orientali di Rafah, quelli al confine israeliano, in vista di una possibile offensiva pianificata nell'area meridionale della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere l'esercito stesso. I civili sono stati invitati a spostarsi in una zona umanitaria ampliata nelle aree di al-Mawasi e Khan Younis.
Gli aerei da combattimento israeliani durante la notte hanno abbattuto un drone che si stava dirigendo verso Israele dalla "direzione est". Lo riferiscono fonti dell'Idf, la forza di difesa israeliana, secondo cui l'aereo è stato seguito durante l'incidente e non vi è stata alcuna minaccia per i civili. Non viene specificato dove sia stato abbattuto il drone.
È salito a 16 vittime il bilancio di un raid israeliano contro due case a Rafah. Lo ha appreso la Afp da fonti mediche. I soccorritori hanno riferito di nove morti nella "famiglia Al Attar" e altri sette nella "famiglia Keshta". Una fonte ospedaliera ha confermato il bilancio degli attacchi, precisando che sono avvenuti "nel campo profughi di Yebna a Rafah e nei pressi di Al Salam".
Un raid israeliano che ha colpito una casa a Rafah ha causato 9 morti. Lo riferiscono fonti sanitarie di Gaza, citate da Al Arabiya.
Gli Stati Uniti hanno bloccato un invio di armi ad Israele. Lo riferisce il Consiglio per la sicurezza nazionale americana, precisando che "la politica di sostegno a Israele non cambia". La notizia era stata anticipata da Axios, che citava due alti funzionari israeliani. Si tratta della prima volta dal 7 ottobre.
Le forze armate israeliane (Idf) hanno reso noto che tre soldati sono stati uccisi nell'attacco lanciato da Hamas contro Kerem Shalom, al confine con Gaza e poco lontano da Rafah. Secondo il comunicato dell'esercito israeliano, tre soldati sono stati uccisi e nove sono rimasti feriti da colpi di mortaio. Alcuni proiettili hanno colpito infrastrutture militari e civili, inclusa una casa nel kibbutz di Kerem Shalom, afferma la nota.