Nuovi attacchi sulla città nel sud della Striscia, colpite anche le tende per gli sfollati: almeno 14 i morti. L'Idf però smentisce. Unrwa: un milione di persone fuggite in 3 settimane
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 235. L'amministrazione Biden sta ancora valutando se l' attacco israeliano che domenica ha ucciso almeno 45 sfollati palestinesi in una tendopoli a Rafah costituisca una violazione della "linea rossa" suggerita dal presidente Usa. Lo riferisce Axios citando due dirigenti americani. Intanto, rapporti palestinesi locali riferiscono che tank israeliani sono arrivati al centro della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa, circa un milione di persone sono fuggite proprio da Rafah nelle ultime tre settimane. Media: "Jihad islamica pubblica il video di un ostaggio israeliano rapito il 7 ottobre".
L'Algeria ha preparato una bozza di risoluzione su Rafah che presenterà ai membri del Consiglio di Sicurezza Onu. Lo ha detto ai giornalisti l'ambasciatore algerino al Palazzo di Vetro, Amar Bendjama, a margine delle consultazioni a porte chiuse dei Quindici.
"Israele ha il diritto di combattere Hamas ma ha anche il dovere di proteggere i civili innocenti". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa sottolineando che le "immagini arrivate da Rafah sono orribili".
Gli Stati Uniti si dicono "profondamente rattristati" per i raid israeliani a Rafah e invitano Israele a "rispettare i diritti umanitari". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, in un briefing con la stampa.
Il segretario generale dell'Onu ha "condannato con la massima fermezza" i raid aerei su Rafah e "ha il cuore spezzato dalle immagini delle persone uccise e ferite, tra cui molti bambini piccoli. L'orrore e la sofferenza devono cessare immediatamente". In una nota del portavoce, Guterres ribadisce la sua richiesta di un "cessate il fuoco immediato e del rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi", oltre a ricordare le recenti ordinanze della Corte internazionale di giustizia, "che sono vincolanti e devono essere rispettate".
"Sono favorevole alla soluzione dei due Stati e al riconoscimento di uno Stato palestinese. Ma questo Stato deve essere sostenibile. Ed è per questo che penso che la cosa migliore sarebbe un approccio coordinato con gli Stati membri dell'Ue e i Paesi terzi, in modo da avere un'influenza". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in un'intervista a Euronews. Il riconoscimento della Palestina dovrebbe essere un modo per l'Ue di chiedere "passi importanti in termini di riforme".
"Contrariamente ai rapporti di queste ultime ore, l'esercito non ha colpito nella zona umanitaria di A-Mawasi", a ovest di Rafah. Lo ha detto il portavoce militare riferendosi alle notizie di fonti sanitarie a Gaza che hanno parlato di un nuovo raid "sulle tende" ad a-Mawasi con 21 morti.
Il portavoce militare Daniel Hagari ha detto di non essere "a conoscenza di un nuovo raid israeliano sulle tende" nella zona umanitaria di Rafah che, secondo fonti sanitarie della Striscia, avrebbe causato altri 21 morti. Lo hanno riferito i media. "Non sono a conoscenza di questo episodio, lo esamineremo", ha aggiunto Hagari, secondo gli stessi media.
La Jihad islamica ha pubblicato un video dell'ostaggio israeliano Sasha Trufanov. Lo hanno riferito i media. Trufanov (27 anni) è stato rapito nel kibbut di Nir Oz il 7 ottobre.
E' salito a 21 il bilancio delle vittime, con decine di feriti, "nel nuovo raid di Israele sulle tende a Rafah". Lo ha riferito Haaretz citando "fonti sanitarie della Striscia".
L'amministrazione Biden sta ancora valutando se l'attacco israeliano che domenica ha ucciso almeno 45 sfollati palestinesi in una tendopoli a Rafah costituisca una violazione della "linea rossa" suggerita da Joe Biden. Lo riferisce Axios citando due dirigenti americani. All'inizio di maggio il presidente Usa aveva minacciato di sospendere la consegna di alcune armi offensive americane se Israele avesse lanciato una vasta operazione a Rafah entrando nel centro abitato, dove ora - secondo fonti palestinesi - ci sarebbero i tank israeliani.
Israele ha consegnato ai mediatori di Egitto, Qatar e Usa un proposta "ufficiale scritta e aggiornata" su un possibile accordo per il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito il giornalista Barak Ravid di Axios, secondo cui la proposta mostra più flessibilità sul "numero degli ostaggi vivi" che saranno rilasciati e anche "la volontà di discutere la richiesta di Hamas di una calma sostenibile a Gaza". Ora - secondo la stessa fonte - il Qatar incontrerà Hamas a Doha.
L'Irlanda ha riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina in una riunione di gabinetto. In una nota, il governo ha affermato di "riconoscere la Palestina come uno Stato sovrano e indipendente e ha accettato di stabilire piene relazioni diplomatiche tra Dublino e Ramallah". Ora sarà nominato un ambasciatore d'Irlanda in Palestina insieme a un'ambasciata d'Irlanda a Ramallah. "L'Irlanda riconosce lo Stato di Palestina nello spirito di pace in un annuncio coordinato con i nostri amici e colleghi in Spagna e Norvegia", si legge nella nota.
"Siamo assolutamente contrari all'attacco" di Israele su Rafah e ci vuole "il cessate il fuoco immediato". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani uscendo da Palazzo Mezzanotte a Milano. "Hamas lanciando razzi da Rafah fa soltanto un danno enorme al popolo palestinese", ha aggiunto.
Rapporti palestinesi locali hanno riferito che tank israeliani sono arrivati al centro della città di Rafah. Lo hanno segnalato media israeliani, che citano media internazionali.
"Solo un terzo degli ospedali della Striscia di Gaza rimane parzialmente funzionante e fatica a rispondere ai bisogni a causa della mancanza di forniture, attrezzature e carburante adeguati e del personale esausto". E' quanto ha precisato su X il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus, deplorando l'attacco israeliano di domenica a Rafah che ha causato la morte di 45 sfollati in una tendopoli. "I feriti sono stati portati per essere curati nel già sovraccarico centro di stabilizzazione dei traumi sostenuto dall'Oms e in altri ospedali da campo a Rafah", ha ricordato Tedros, rimarcando che "la chiusura in atto del confine di Rafah, la mancanza di carburante e di aiuti in entrata e attraverso Gaza, e i frequenti ritardi e negazioni delle missioni hanno strangolato la nostra capacità di sostenere il sistema sanitario in un momento in cui le operazioni dovrebbero aumentare in tempi rapidi per soddisfare le crescenti esigenze". Tedros ha quindi rilanciato l'appello per "aprire il valico di Rafah, garantire che le missioni possano procedere in modo tempestivo, proteggere i civili e l'assistenza sanitaria, e per un cessate il fuoco".
Circa un milione di persone sono fuggite da Rafah nelle ultime tre settimane. Lo ha affermato l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Unrwa. Non hanno "un posto sicuro dove andare in mezzo ai bombardamenti" e stanno viaggiando in mezzo a "mancanza di cibo e acqua, cumuli di rifiuti e condizioni di vita inadeguate".
Nuovo attacco del ministro degli esteri Israel Katz alla Spagna nel giorno in cui Madrid annuncia il riconoscimento dello Stato Palestinese. "Khamenei, Sinwar e il vice primo ministro spagnolo Yolanda Diaz - ha denunciato Katz su X - chiedono l'eliminazione di Israele e la creazione di uno stato terrorista islamico palestinese dal fiume al mare". "Primo Ministro Sanchez - ha proseguito - se non licenzi il tuo vice e annunci il riconoscimento di uno Stato palestinese, sei complice nell'istigazione al genocidio ebraico e ai crimini di guerra".
I ministri degli Esteri dell'Ue si sono impegnati per la prima volta in una discussione "significativa" sulle sanzioni contro Israele se non rispetta il diritto internazionale umanitario. Lo riporta Politico.eu. "C'è stato un consenso molto chiaro sulla necessità di sostenere le istituzioni giuridiche umanitarie internazionali", ha detto il ministro degli Esteri irlandese Micheal Martin. La Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha stabilito venerdì che Israele deve immediatamente fermare la sua offensiva a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e aprire il valico di frontiera di Rafah per l'ingresso degli aiuti umanitari.
Il premier spagnolo Pedro Sanchez in una dichiarazione istituzionale in spagnolo e in inglese ha annunciato oggi che "la Spagna riconosce lo Stato della Palestina". "Nella riunione del Consiglio dei ministri di oggi il governo della Spagna approverà il riconoscimento dello Stato di Palestina. La Spagna si unisce così a oltre 140 Paesi nel mondo che già riconoscono la Palestina. Si tratta di una decisione storica con l'unico obiettivo: contribuire che israeliani e palestinesi raggiungano la pace". "Non adottiamo questa decisione contro nessuno", ha aggiunto.
L'Algeria ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per discutere gli ultimi raid israeliani a Rafah. Lo riferiscono fonti diplomatiche del Cds, precisando che si tratta di una riunione a porte chiuse e che dovrebbe tenersi alle 15:30 locali, le 21:30 italiane.