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Speciale Il conflitto in Medioriente

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Netanyahu si scusa per la prima volta con gli israeliani per il 7 ottobre | Media israeliani: "Sinwar vuole la tregua prima che l'Iran attacchi"

Gallant ai libanesi: "Siete ostaggio di Hezbollah e Iran, Israele vuole la pace". Meloni sente il presidente dell'Iran: evitare un'ulteriore escalation

di Redazione online
08 Ago 2024 - 21:11

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 307. Giorgia Meloni sente il presidente dell'Iran per scongiurare un allargamento del conflitto ed esorta Teheran a evitare un'ulteriore escalation. Il ministro israeliano della Difesa Gallant scrive ai libanesi: "Voi siete ostaggio di Hezbollahe e di Teheran, noi vogliamo la pace". Intanto, il quotidiano di Beirut Al-Akhbar ha riferito che alti funzionari in Egitto, Stati Uniti, Qatar e Israele hanno discusso la possibilità di raggiungere una tregua di sei settimane, che non includerebbe il rilascio dei rapiti. Netanyahu, in un'intervista al Time, per la prima volta si scusa con gli israeliani per l'attacco del 7 ottobre: "Mi dispiace profondamente che sia successa una cosa del genere". L'Iran da parte sua continua a diffondere messaggi minacciosi che preludono a una reazione dopo l'uccisione del leader Ismail Haniyeh a Teheran. "La gang criminale sionista non rispetta alcuna regola o legge e sicuramente riceverà una dura risposta", tuona il comandante dell'esercito iraniano. Secondo i media israeliani, Tel Aviv avrebbe comunicato sia a Iran sia ad Hezbollah che se saranno colpiti i civili, la risposta sarà "sproporzionata". 

Gaza, l'esercito israeliano scopre decine di tunnel verso l'Egitto: uno era alto tre metri

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Gli Stati Uniti, il Qatar e l'Egitto chiedono a Israele e Hamas la ripresa delle trattative per un cessate il fuoco il 15 agosto a Doha o al Cairo. È quanto affermano in una nota congiunta, nella quale sottolineano che è il momento di chiudere l'accordo e liberare gli ostaggi.



Gli Stati Uniti hanno messo in guardia l'Iran: se ci dovesse essere un attacco massiccio contro Israele il governo di Teheran appena eletto e l'economia iraniana subirebbero un colpo. Lo riporta il Wall Street Journal citando un funzionario americano, secondo il quale il messaggio è stato recapitato a Teheran direttamente e anche tramite intermediari. "Gli Stati Uniti hanno inviato un messaggio chiaro all'Iran: il rischio di una escalation è elevato se ci sarà un attacco pesante di ritorsione contro Israele", ha detto il funzionario.


Citando fonti di Hamas anonime, Channel 12 ha riferito che il leader di Hamas Yahya Sinwar ha trasmesso un messaggio ai leader del gruppo terroristico fuori Gaza esortandoli a perseguire un cessate il fuoco con Israele e a non aspettare la possibilità di una grave escalation tra Israele e Iran. Il canale tv, solitamente ben informato, riporta che Sinwar sta subendo forti pressioni da parte dei suoi comandanti militari a Gaza. Avrebbe inoltre informato i leader di Hamas in Qatar che nessuno di loro potrà far parte dei colloqui sul rilascio degli ostaggi, a parte il suo vice Khalil al-Hayya e l'alto funzionario di Hamas Ghazi Hamad.


Il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant ha pubblicato questa sera una lettera in lingua araba per il popolo libanese, mentre cresce il timore di un'escalation con Hezbollah e l'Iran che intendono vendicare gli omicidi di Fuad Shukr e Ismail Haniyeh. "L'Iran sciita e Hezbollah hanno preso in ostaggio il Libano e il suo popolo a beneficio di meschini interessi settari. Lo Stato di Israele vuole la pace, la prosperità e la stabilità su entrambi i lati del confine settentrionale", ha scritto Gallant, "e quindi non permetterà in alcun modo alle milizie di Hezbollah di destabilizzare il confine e la regione".


Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell'ambito dei contatti che sta tenendo in questi giorni sulla situazione in Medioriente, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica Islamica d'Iran, Masoud Pezeshkian. Meloni, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha sottolineato la necessità di scongiurare un allargamento del conflitto in corso a Gaza, anche con riferimento al Libano, invitando l'interlocutore a evitare un'ulteriore escalation e a riaprire la via del dialogo. Meloni, conclude la nota, ha infine reiterato il costante impegno dell'Italia a favorire la pace e la stabilita' della regione attraverso il necessario raggiungimento del cessate il fuoco nella Striscia, la liberazione degli ostaggi e il rafforzamento dell'aiuto umanitario alla popolazione civile.


Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, teme che gli Stati Uniti possano sfruttare il conflitto in Medioriente per scatenare una guerra mondiale. "Dio non voglia che sfruttino la situazione di conflitto in Medioriente per scatenare una nuova guerra mondiale. Sono pronti a fare anche questo", ha affermato Lukashenko durante un incontro con i ministri dell'Interno della comunità degli stati indipendenti, ripreso dalla Tass. 


Israele sta lavorando per fornire un preavviso adeguato ai suoi cittadini in caso di attacchi da parte dell'Iran o di Hezbollah. Lo ha detto il ministro della Difesa, Yoav Gallant. "Lavoriamo per dare al pubblico un preavviso sufficiente in tempo reale", ha assicurato. "La resilienza pubblica ci consente di prendere le giuste decisioni operative. Di fronte al tentativo del nemico di seminare paura, dobbiamo continuare con la vita di routine", ha sottolineato Gallant. Lo riporta The Times of Israel.


"Mi dispiace profondamente che sia successa una cosa del genere. Ti guardi sempre indietro e ti chiedi se avremmo potuto fare qualcosa che lo avrebbe impedito". Lo ha detto il premier israeliano Netanyahu in un'intervista a Time. La rivista americana nella sua introduzione ha ricordato che nei primi 10 mesi della guerra a Gaza Netanyahu ha sempre rifiutato di scusarsi per aver lasciato Israele vulnerabile a un attacco di quella portata da parte di Hamas. E la prima domanda della lunga intervista è stata appunto se fosse disposto a scusarsi. "Scusarmi? Certamente", la sua risposta.


Il quotidiano libanese Al-Akhbar ha riferito che alti funzionari in Egitto, Stati Uniti, Qatar e Israele hanno discusso la possibilità di raggiungere una tregua di sei settimane, che non includerebbe il rilascio dei rapiti.


Un drone israeliano avrebbe preso di mira un veicolo tra i villaggi di Yarine e Jebbayn, nel sud del Libano. L'attacco avrebbe provocato vittime. Lo riportano i media libanesi, ripresi da quelli dello Stato ebraico. Non sarebbe la prima volta che i raid condotti dalle forze di Tel Aviv attaccano automobili o motociclette nel sud del Libano per eliminare i miliziani di Hezbollah. 


Almeno 12 persone sono rimaste uccise nell'attacco israeliano messo a segno contro il campo profughi di Al-Bureij, nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha riferito un funzionario medico del campo citato da Haaretz. 


Secondo un report del notiziario Channel 12, Israele ha comunicato sia a Hezbollah che all'Iran che qualsiasi danno ai civili nel Paese nell'attacco minacciato per l'uccisione del capo militare Fuad Shukr a Beirut e del capo politico di Hamas a Teheran "rappresenterà una linea rossa, che portera' a una risposta sproporzionata".


Secondo alcuni funzionari statunitensi, l'Iran potrebbe riconsiderare la possibilita' di lanciare un attacco su piu' fronti contro Israele. É quanto riporta il sito Politico. L'amministrazione Biden negli ultimi giorni ha lavorato attraverso i canali diplomatici, coinvolgendo i suoi alleati in Medioriente, per fare pressioni su Teheran affinche' riconsiderasse l'idea di procedere con un attacco militare contro Israele.


Durante la notte le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno attaccato e distrutto diversi siti di "infrastrutture terroristiche" di Hezbollah nel Libano meridionale. Lo ha reso noto l'Idf.


L'esercito e i servizi di sicurezza israeliani hanno ucciso Nael Sakhl, alto funzionario di Hamas, "coinvolto nella direzione di attacchi in Cisgiordania", nella Striscia di Gaza lo scorso 24 luglio. Lo riporta il quotidiano 'The Jerusalem Post', citando l'Idf. Secondo quanto riporta poi la testata israeliana, Sakhl "era attivo da oltre un decennio nel quartier generale cisgiordano di Hamas. 


Nelle ultime 24 ore le forze del Comando Centrale Usa hanno distrutto due droni degli Houthi, una loro stazione di controllo a terra e tre loro missili da crociera antinave nelle aree dello Yemen che controllano. Lo rende noto il comando centrale stesso, sottolineando che queste armi rappresentavano una minaccia chiara e imminente per le forze statunitensi e della coalizione e per le navi mercantili nella regione.


L'Iran ha avvertito le compagnie aeree civili di tutto il mondo di evitare di volare nel suo spazio aereo stanotte. Lo ha riferito una fonte ufficiale egiziana, adducendo come giustificazione "esercitazioni militari". Di conseguenza, l'Egitto ha ordinato a tutte le sue compagnie aeree di evitare lo spazio aereo iraniano nelle prime ore del mattino di giovedì. L'avviso Notam riporta che l'istruzione è in vigore dall'1 alle 4 locali (dalle 3 alle 6 italiane).



"Sinwar è un brutale terrorista che ha sulle sue mani il sangue dei cittadini americani e non solo". Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, aggiungendo che il nuovo leader di Hamas "dovrebbe essere affidato alla giustizia, ma ora bisogna proseguire con i negoziati fino alla fine e lui è la persona che deve accettare questo cessate il fuoco".

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