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Media: "Iran pronto a colpire Israele, missili schierati come ad aprile" | Gli Usa muovono le navi

Biden telefona agli alleati europei: "L'Iran faccia un passo indietro". Tajani sente il ministro degli Esteri iraniano: "Teheran ha ribadito il suo diritto a reagire"

di Redazione online
12 Ago 2024 - 22:51

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 311. Secondo Fox News, l'Iran e i suoi satelliti della Mezzaluna sciita potrebbero lanciare un attacco contro lo Stato ebraico entro le prossime 24 ore. Il presidente Usa Joe Biden ha sentito i leader europei per un appello congiunto a Teheran dal non attaccare. Telefonata del ministro Tajani al suo omologo iraniano che ha ribadito il diritto di Teheran a rispondere. Hamas, da parte sua, ha fatto sapere che non parteciperà ai colloqui che si terranno giovedì e ha invitato ad "applicare" il piano in tre fasi proposto agli inizi di luglio dagli americani. Intanto il Pentagono ha annunciato lo spiegamento di un sottomarino con missili guidati (l'Uss Georgia) in Medioriente.

Gaza, soccorsi nella scuola colpita e familiari che piangono i loro cari

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Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha affermato che il suo Paese ha il "diritto di rispondere" a qualsiasi aggressione, durante una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che lo ha esortato a evitare un'escalation in Medio Oriente. "Pur sottolineando le soluzioni diplomatiche ai problemi, l'Iran non cederà mai alle pressioni, alle sanzioni e alle intimidazioni e ritiene di avere il diritto di rispondere agli aggressori in conformità con le norme internazionali", ha affermato in un comunicato pubblicato dall'agenzia Irna dopo un colloquio telefonico con il leader tedesco.


L'ultima valutazione dei governi israeliano e americano è che l'attacco di ritorsione dell'Iran contro Israele non avrà luogo stanotte. Lo riferisce Axios, citando funzionari di entrambi i Paesi.


Israele ha lanciato un attacco a Khan Younis, nella parte est, uccidendo almeno 10 persone, ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, aggiungendo che altre sono rimaste ferite. Lo riporta Al Jazeera. Wafa cita fonti locali che affermano che le forze israeliane hanno preso di mira una casa ad Abasan al-Kabira, nella città meridionale di Gaza. Sono in corso evacuazioni di massa nella parte orientale di Khan Younis dopo che le forze israeliane hanno ordinato a migliaia di palestinesi rifugiati lì di fuggire.



Stati Uniti, Francia, Germania, Italia e Gran Bretagna "chiedono all'Iran di fare un passo indietro". Lo si legge nella nota congiunta diffusa dopo la telefonata tra Joe Biden e i leader alleati.


"L'Iran ha adottato misure di preparazione significative delle sue unita' missilistiche e di droni, simili a quelle che aveva adottato prima dell'attacco a Israele in aprile". Lo scrive su X il giornalista israeliano Barak Ravid citando funzionari Usa e di Gerusalemme che però sottolineano come in questa occasione non si conosca il momento dell'attacco.


Gli Stati Uniti riprenderanno la vendita di armi "offensive" all'Arabia Saudita dopo averla sospesa diversi anni fa. Lo ha annunciato il vice portavoce del Dipartimento di Stato americano, Vedant Patel, sottolineando che Riad "ha mantenuto le sue promesse e noi manterremo le nostre" a proposito della tregua in Yemen.


"Ho avuto al telefono una mezz'ora di colloquio con il ministro degli Esteri dell'Iran, al quale ho ribadito l'invito alla prudenza. Da parte del ministro iraniano in risposta c'è stata una posizione ferma: ha ribadito il diritto dell'Iran a reagire per l'attacco subito in territorio iraniano e al consolato a Damasco. Noi abbiamo sottolineato che la stabilità del Medioriente è fondamentale per tutti, mi auguro che il nostro appello alla moderazione venga ascoltato". Lo ha riferito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, incontrando i giornalisti.


"Ci aspettiamo che i negoziati" sul cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi "vadano avanti". Lo ha detto il vice portavoce del Dipartimento di Stato, Vedant Patel, a proposito dell'annuncio di Hamas che non parteciperà ai colloqui di giovedì con Usa, Egitto e Qatar. Il funzionario tuttavia non ha voluto precisare se i colloqui proseguiranno senza i fondamentalisti della Striscia o se ci sono sforzi in corso per riportarli al tavolo dei negoziati.


"Lunga telefonata con il ministro degli Esteri dell'Iran. Ho chiesto moderazione e approccio costruttivo, ora è il momento di evitare reazioni che alimentino il conflitto nella regione pregiudicando il lavoro per il cessate il fuoco a Gaza. Basta sacrificare le vite di civili innocenti". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.


L'Iran e i suoi alleati in Medioriente "potrebbero lanciare un attacco contro Israele entro le prossime 24 ore". Lo riporta Fox News, citando funzionari israeliani che parlano dell'imminente raggiungimento dell'"ora zero". Teheran ha minacciato un attacco importante contro lo Stato ebraico come rappresaglia per l'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh.


Frequenti pestaggi, sovraffollamento, nessuna razione di base: i palestinesi rilasciati hanno descritto così lo stato degli abusi nelle carceri israeliane, zeppe di migliaia di detenuti dall'inizio della guerra a Gaza. I funzionari israeliani hanno riconosciuto di aver reso più dure le condizioni dei detenuti, con il ministro della Sicurezza Itamar Ben Gvir che si è vantato del fatto che le prigioni non saranno più "campi estivi". Quattro palestinesi rilasciati hanno raccontato che il trattamento è drammaticamente peggiorato nelle prigioni gestite dal ministero dopo gli attacchi del 7 ottobre.


Mentre Israele attende un possibile attacco di ritorsione da parte di Iran e Hezbollah, il capo di Stato maggiore delle Idf, Herzi Halevi, ha effettuato una valutazione e approvato i piani per "i diversi fronti" di conflitto. Lo afferma l'esercito.


Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha riferito che presto sentirà il collega di Teheran: "Chiederò ancora una volta al ministro degli Esteri dell'Iran di utilizzare la massima prudenza perché siamo in un momento delicato. La chiusura dell'accordo per il cessate il fuoco in Medioriente è elemento fondamentale per la de-escalation. Ecco, bisogna che nessuno compia passi falsi che pregiudichino il raggiungimento dell'accordo", ha detto il titolare della Farnesina, insieme con l'omologo Ignazio Cassis, in occasione della giornata della diplomazia.



"Siamo in un momento di vigilanza e prontezza, le minacce provenienti da Teheran e Beirut potrebbero concretizzarsi ed è importante spiegare a tutti che prontezza, preparazione e vigilanza non sono sinonimi di paura e panico". Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, aggiungendo che negli ultimi giorni "sono state rafforzate le difese e create opzioni offensive in qualsiasi regione, per proteggere Israele".


Oltre 16.400 bambini sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dalle forze israeliane dall'inizio delle ostilità con Hamas. Lo ha reso noto l'ufficio stampa governativo dei fondamentalisti. Sul totale di 39.897 vittime, nel corso di 3.486 attacchi sono morti 16.456 bambini e 11.088 donne.


"Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità, ha avuto una conversazione telefonica con Masoud Pezeshkian, presidente della Repubblica Islamica dell'Iran. Il cardinale, oltre a congratularsi con il presidente per l'inizio del suo mandato e a trattare temi di comune interesse, ha espresso la seria preoccupazione della Santa Sede per quanto sta accadendo in Medioriente, ribadendo la necessità di evitare in ogni modo che si allarghi il gravissimo conflitto in corso e preferendo invece il dialogo, il negoziato e la pace". Lo comunica il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.


Aerei da ricognizione statunitensi e britannici hanno lanciano un attacco sull'isola yemenita di Kamaran, a una settantina di chilometri a nord-ovest di Hodeidah. Lo riferisce la tv di proprietà degli Houthi, Al Masirah.


Il gruppo aereo tedesco Lufthansa ha dichiarato di aver deciso di prolungare la sospensione dei voli verso Tel Aviv, Teheran, Beirut, Amman ed Erbil fino al 21 agosto a causa delle continue tensioni nella regione. Il gruppo ha aggiunto che eviterà di utilizzare lo spazio aereo iraniano e iracheno fino alla stessa data, una proroga rispetto alla precedente data del 13 agosto.


Regno Unito, Francia e Germania hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui ammoniscono l'Iran a non attaccare Israele, invitandolo ad evitare di far precipitare la regione in una guerra totale e hanno avvertito: "Si assumerà la responsabilita'". Lo riportano i media israeliani. "Siamo profondamente preoccupati per l'acuirsi delle tensioni nella regione e uniti nell'impegno per la de-escalation", si legge nella dichiarazione: "Invitiamo l'Iran e alleati ad astenersi da attacchi che farebbero salire le tensioni mettendo a repentaglio l'opportunità di un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi".


"La nostra linea è molto chiara. Chiediamo con forza ad Israele che ha il diritto di difendersi, come abbiamo sempre detto, di interrompere attacchi che portano ad un numero altissimo di vittime civili, il che è' in contrasto con il diritto internazionale. C'è un percorso in atto, ci sono mediazioni, siamo contrari ad ogni atto che alzi ulteriormente la tensione e coinvolga innocenti. È l'ora del cessate il fuoco, come ha appena detto anche Biden, non è troppo tardi". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato da Il Corriere della sera sulla guerra a Gaza.


Circa 30 razzi Hezbollah sono partiti dal Libano, ha riferito l'Idf dopo che le sirene hanno suonato nel nord di Israele nella notte di lunedì. Nel rapporto, l'esercito israeliano ha dichiarato che i missili sono stati identificati mentre attraversavano il Libano. Non sono stati segnalati feriti o danni.


Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha annunciato lo spiegamento di un sottomarino con missili guidati in Medioriente e ha ordinato al gruppo d'attacco della portaerei USS Abraham Lincoln di accelerare il suo arrivo nella regione. Questa mossa è stata divulgata dal Pentagono domenica. La decisione è stata presa in seguito a una conversazione tra Austin e il ministro della sicurezza israeliano Yoav Gallant.  


Shin Bet e intelligence militare israeliana affermano che sono almeno 38 i terroristi uccisi nell'attacco del 9 agosto su una scuola della città di Gaza, secondo il media Walla. Il raid avrebbe provocato circa 100 morti, secondo Hamas. Cifra che le Forze di difesa israeliane ritengono "gonfiata". Da parte loro le Idf avevano confermato nei giorni scorsi l'eliminazione di "19 terroristi" nell'attacco al complesso scolastico.


Hamas ha annunciato in serata di aver respinto l'invito di Stati Uniti, Qatar ed Egitto per un ultimo round di negoziati sull'accordo di cessate il fuoco e sulla presa degli ostaggi a Gaza, previsto per giovedì. Lo scrive Axios precisando che l'annuncio di Hamas rappresenta una battuta d'arresto significativa per gli sforzi dell'amministrazione Biden. Hamas ha spiegato che alla base ci sono le nuove condizioni presentate da Netanyahu, l'assassinio da parte di Israele di Haniyeh e i recenti attacchi aerei israeliani a Gaza, in cui sono morti decine di palestinesi.


"Mentre il mondo spinge per un cessate il fuoco a Gaza, il ministro Ben Gvir chiede di tagliare il carburante e gli aiuti ai civili. Come le sinistre dichiarazioni del ministro Smotrich, questo è un incitamento ai crimini di guerra. Le sanzioni devono essere sulla nostra agenda Ue". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell. "Esorto il governo israeliano a prendere inequivocabilmente le distanze da queste incitazioni a commettere crimini di guerra e lo invito a impegnarsi in buona fede nei negoziati facilitati da Stati Uniti, Qatar ed Egitto per un cessate il fuoco immediato", aggiunge.

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