Gaza, soccorsi nella scuola colpita e familiari che piangono i loro cari
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L'Iran aspetta la tregua a Gaza e respinge l'appello alla de-escalation da parte dei Paesi europei. Dagli Usa altri 20 miliardi di dollari di aiuti allo Stato ebraico per comprare armi
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 313. Alla vigilia dei colloqui di Doha, ai quali non parteciperanno i fondamentalisti della Striscia, lo Stato ebraico ha stilato una lista dei nomi dei 33 ostaggi ancora in vita che, dal suo punto di vista, dovranno essere rilasciati nella prima fase dell'accordo. Una salva di 15 razzi dal Libano ha colpito aree aperte a nord di Israele. Secondo funzionari iraniani, soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza, scaturito dai colloqui di Ferragosto, impedirà a Teheran di intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele per l'assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh sul suo territorio. Il ministro della Sicurezza nazionale di ultradestra Itamar Ben Gvir, è salito sulla Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli ebrei) con centinaia di seguaci che si sono prostrati a terra, violando le istruzioni della polizia e lo status quo del sito. Usa e Ue condannano il gesto. Dagli Usa arrivano altri 20 miliardi di dollari di aiuti a Israele per comprare armi.
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Il capo della Cia, William Burns, sarà in Qatar per i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza giovedì. Lo riportano i media statunitensi e israeliani. Con Burns ci sarà anche Brett McGurk, il coordinatore della Casa Bianca per il Medio Oriente e l'Africa.
Israele ha approvato un nuovo insediamento su un sito patrimonio mondiale dell'Unesco in Cisgiordania, vicino a Betlemme. Secondo il Times of Israel, si tratta del primo insediamento formalmente stabilito da zero dal governo dal 2017, assegnando alla nuova colonia di Nahal Heletz circa 148 acri di terra a sud-ovest di Gerusalemme. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, che aveva promosso l'istituzione dell'insediamento, ha dichiarato che questo territorio aiuterà a collegare Gerusalemme al blocco degli insediamenti di Etzion, aggiungendo che continuerà a "combattere contro" uno Stato palestinese con "fatti sul campo".
Alla vigilia dei colloqui di Doha, Israele avrebbe stilato e starebbe trasmettendo una lista con i nomi dei 33 ostaggi ancora in vita che dal suo punto di vista devono essere rilasciati nella prima fase dell'accordo. Channel 12 riferisce indiscrezioni secondo cui Israele ha chiarito che insiste sulla liberazine di 33 ostaggi vivi e non per il rilasio di soli 18 ostaggi vivi e 15 corpi.
Jet da combattimento israeliani avrebbero colpito punti di lancio di razzi di Hezbollah nel sud del Libano, nella zona di Houla, che erano pronti per un attacco contro il nord di Israele. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane. L'esercito ha inoltre dichiarato che i jet hanno colpito edifici utilizzati da Hezbollah a Rab Al-Thalathine e Blida.
Hamas ha nuovamente dichiarato che non prenderà parte ai colloqui del 15 agosto in Qatar, ma i mediatori prevedono consultazioni dopo quella data. "Intraprendere nuovi negoziati consente a Israele di imporre nuove condizioni e di utilizzarli per compiere altri massacri", ha detto il funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri, come riporta Times of Israel citando Reuters. "Hamas è impegnata a rispettare la proposta presentata il 2 luglio", ha aggiunto. L'assenza di Hamas, tuttavia, non elimina le possibilità di progresi, poiché il suo capo negoziatore Khalil Al-Hayya risiede a Doha e il gruppo ha canali aperti con Egitto e Qatar.
"Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha approvato la partenza della delegazione israeliana per Doha domani, cosi' come il mandato per condurre i negoziati". Lo si legge in una nota del suo ufficio in cui si precisa che parteciperanno ai colloqui il capo del Mossad e quello dello Shin Bet.
La Turchia contrasterà Israele nei suoi tentativi di "incendiare" il Medio Oriente. Lo ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan. "Combatteremo - dice - fino a quando gli 'assassini genocidi' colpevoli dello spargimento di sangue a Gaza non sranno consegnati alla giustizia".
Alla luce della valutazione della situazione attuale, l'Idf ha chiesto agli abitanti dell'Alta Galilea di rimanere vicini ai rifugi. Nel frattempo il comune di Kiriat Shmona ha comunicato che due razzi lanciati dal Libano sono caduti nella cittadina. Si sono verificati danni, ma non si segnalano feriti.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione urgente per decidere chi farà parte della squadra negoziale israeliana che domani sarà in Qatar. Lo riferiscono i media nazionali. Per il momento sembra che del team di mediatori faranno parte il capo del Mossad David Barna, il capo dello Shin Bet Ronen Bar, il responsabile dei rapiti per conto dell'Idf Nitzan Alon e il consigliere politico di Netanyahu Ofir Fleck. La presenza di quest'ultimo alle ultime sedute negoziali aveva provocato la protesta degli altri mediatori israeliani che avevano detto di sentirsi "controllati" da Fleck.
"L'obiettivo dei nemici dietro la loro guerra psicologica in campo militare è creare paura e farci ritirare": lo ha detto la Guida suprema iraniana Ali Khamenei, sottolineando che "secondo il Sacro Corano, qualsiasi ritirata non tattica in qualsiasi campo militare, politico, propagandistico ed economico porterà all'ira divina". "Per contrastare tali stratagemmi dei malintenzionati, non dovremmo sentirci deboli, isolati e passivi e invece dobbiamo fare affidamento sulle nostre capacità, non esagerare sul potere dei nemici e non piegarci alle loro richieste", ha aggiunto Khamenei, secondo la Tv di Stato.
L'inviato statunitense Amos Hochstein, arrivato oggi a Beirut, ha detto che "è giunto il momento" per una soluzione diplomatica tra Israele ed Hezbollah. Lo riferisce Haaretz. Hochstein è nella capitale del Libano nel contesto di un'azione concertata degli Stati Uniti per impedire che le tensioni regionali degenerino in una guerra totale. Quando gli è stato chiesto, in una conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente del parlamento libanese Nabih Berri, un forte alleato di Hezbollah, se Israele e Hezbollah possano evitare una guerra, Hochstein ha risposto: "Spero di sì, credo di sì", riporta Times of Israel.
Trentasei persone sono morte e altre 54 sono rimaste ferite nell'ultimo giorno di attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce il locale ministero della Sanità, citato da Al Jazeera. Il bilancio totale delle vittime dall'inizio della guerra sale così a 39.965 morti e 92.294 feriti.
Sono 2.100 i bambini con meno di due anni tra i circa 17mila bambini rimasti uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio del conflitto, lo scorso ottobre. E' quanto riporta oggi l'organizzazione Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, con sede a Ginevra, affermando che "il tasso dell'uccisione di bambini palestinesi non ha precedenti nella storia delle guerre moderne".
La Missione permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite ha dichiarato che l'Iran non intende inviare rappresentanti ai colloqui per il cessate il fuoco. Lo riporta Haaretz. L'Iran ha respinto l'invito di Gran Bretagna, Francia e Germania ad astenersi da qualsiasi attacco di rappresaglia contro Israele, che avrebbe ulteriormente inasprito le tensioni regionali. L'Iran la definisce una "richiesta eccessiva".
L'Italia in prima linea per costituzione dello Stato della Palestina. Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani prepara il progetto che presenterà a New York a settembre a margine dell'Assemblea delle Nazioni Unite: "L'Italia è pronta a inviare un contingente per lavorare, nella transizione".
Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno annunciato di aver avviato, questa mattina, una vasta operazione antiterrorismo nelle città di Tubas e Tamun, in Cisgiordania. Lo riporta The Times of Israel. Il bilancio, al momento, è di un morto (un palestinese armato secondo l'Idf) e diversi feriti. Sono stati anche arrestati diversi palestinesi ricercati e sono state sequestrate armi. Un fonte militare riferisce, inoltre, che a Tamun è stato effettuato un raid con un drone che ha preso di mira un gruppo di uomini armati.
L'Iran potrebbe colpire il quartier generale del servizio di intelligence israeliano Mossad a Tel Aviv secondo l'emittente iraniana Press Tv. L'attacco per vendicare la morte di Ismail Haniyeh a Teheran e di Fuad Shukr a Beirut potrebbe essere quindi diretto contro l'area di Kirya, il complesso governativo nel centro di Tel Aviv. Tra gli altri potenziali obiettivi citati da Press Tv figurano il kibbutz di Palmachim, le basi aeree e missilistiche di Tel Nof e Sdot Micha, nonche' il quartier generale operativo dell'unità di intelligence militare 8200.
Esplosioni sono state segnalate martedì vicino a due navi mercantili al largo delle coste dello Yemen, hanno riferito due agenzie di sicurezza marittima aggiungendo che non ci sono stati feriti o danni. Il Comando centrale (Centcom) militare americano per il Medio Oriente ha dichiarato da parte sua di aver "distrutto due imbarcazioni Houthi nel Mar Rosso".
Due terroristi sono stati trovati in condizioni critiche dopo che una bomba che stavano trasportando da un luogo a un altro e' esplosa accidentalmente mentre attraversavano il centro di Hebron, in Cisgiordania. Lo affermano i media di Israele.
L'esercito israeliano ha annunciato di aver chiuso temporaneamente una strada a Rafah utilizzata per fornire aiuti umanitari ai palestinesi della città del sud della Striscia di Gaza. L'esercito ha motivato il provvedimento affermando che miliziani di Hamas hanno aperto il fuoco nell'area, che è così "diventata una zona di combattimento attivo".
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha chiesto a Israele di evitare che il ministro di ultradestra israeliano Itamar Ben Gvir compia "azioni provocatorie" come andare sulla Spianata delle Moschee. "L'ufficio del primo ministro Netanyahu ha chiarito che le azioni del ministro Ben Gvir non sono coerenti con la politica israeliana. Ci rivolgeremo al governo israeliano per prevenire che incidenti simili accadano in futuro", ha dichiarato in una nota il segretario di Stato americano.
Secondo un'inchiesta di Haaretz, unità dell'esercito israeliano a Gaza hanno utilizzato palestinesi scelti a caso per usarli come scudi umani per i soldati durante le operazioni, come l'ispezione di tunnel. Secondo il giornale israeliano, perfino l'ufficio del capo di stato maggiore è a conoscenza del fatto che i soldati scelgano cittadini di Gaza per le missioni. "Gli ordini proibiscono l'uso di civili di Gaza per missioni che mettono deliberatamente a rischio le loro vite. Le accuse sono state inoltrate alle autorità per la revisione", il commento di un portavoce.