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Attacco hacker in Libano e Siria, esplodono i cercapersone dei membri di Hezbollah: diverse vittime e migliaia di feriti | I miliziani: "Israele riceverà la giusta punizione"

Israele, riunione d'emergenza di sicurezza e governo. Onu: "Sviluppi estremamente preoccupanti"

17 Set 2024 - 22:27

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 347. Martedì a mezzogiorno sono esplosi contemporaneamente a Beirut e a Damasco i cercapersone di miliziani Hezbollah, provocando almeno 18 morti e quasi 4mila feriti (di cui 200 gravi) tra la capitale libanese e quella siriana. La maggior parte delle vittime e dei feriti sono a Beirut. Il movimento sciita accusa Israele e minaccia: "Tel Aviv riceverà la giusta punizione". Tra le persone coinvolte anche l'ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Amani. Riunione d'emergenza dei responsabili della sicurezza di Tel Aviv con il governo. L'Onu: "Sviluppi in Libano estremamente preoccupanti". Secondo il leader di Hamas Yaya Sinwar, i fondamentalisti della Striscia sono pronti a una "lunga guerra di logoramento" che "riuscirà a sconfiggere lo Stato ebraico". Almeno dieci palestinesi sono rimasti uccisi in un attacco israeliano al campo profughi di Nuseirat. Tra le vittime diversi bambini e donne. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken atteso in Egitto per discutere della tregua a Gaza. Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres: "Niente giustifica la punizione collettiva" inflitta da Israele alla popolazione di Gaza che ha sofferenze "inimmaginabili".

Gaza, raid su una scuola nel campo profughi di Nuseirat

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Sale a 11 morti e 4mila feriti il bilancio delle vittime in seguito all'esplosione dei cercapersone in Libano. Lo rende noto la tv libanese Al Jadeed citando fonti mediche.


Circa 500 membri del gruppo estremista libanese Hezbollah hanno perso la vista in seguito al massiccio attacco di che ha causato l'esplosione di cercapersone in tutto il Libano e in Siria. Così il canale televisivo saudita Al-Hadath.


L'operazione, che prevedeva l'esplosione di centinaia di cercapersone in Libano, è stata approvata all'inizio di questa settimana durante le riunioni sulla sicurezza con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, i membri senior del suo gabinetto di guerra e i responsabili dei servizi di sicurezza. Lo ha affermato una fonte informata ad Axios.


Il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, ha descritto gli sviluppi in Libano come "estremamente preoccupanti", sottolineando, secondo quanto riporta il Guardian, il contesto "estremamente volatile" nella Regione. "Deploriamo le vittime civili che abbiamo visto", ha detto, sottolineando i rischi di escalation. 


"I nostri martiri e i nostri feriti rappresentano il simbolo della nostra lotta e dei nostri sacrifici per Gerusalemme. Questo nemico perfido e criminale riceverà sicuramente la giusta punizione per questa aggressione criminale". E' quanto afferma Hezbollah in un secondo comunicato rilasciato dopo le esplosioni dei cercapersone. Lo riporta la testata L'Orient-Le Jour. "Dopo aver esaminato tutti i fatti, i dati e le inforazioni disponibili sull'attacco criminale avvenuto questo pomeriggio - aggiunge Hezbollah -, riteniamo il nemico israeliano pienamente responsabile di questa aggressione, che ha colpito anche civili e causato la morte di numerosi maritiri e numerosi feriti". 


Secondo una fonte di Hezbollah, il leader Hasa Nasrallah non è rimasto ferito nell'esplosione dei cercapersone, che evidentemente aveva pure lui. Lo riferisce Channel 12. 


Secondo Saberin News, media affiliato al Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniano, sette membri di Hezbollah sono stati uccisi in Siria dall'esplosione coordinata dei cercapersone. Le vittime si trovavano nel quartiere di Seyedah Zeinab a Damasco, una roccaforte sciita.


Hezbollah ha accusato Israele della "totale responsabilità" per le esplosioni in Libano, che hanno provocato almeno otto morti e migliaia di feriti. Lo si legge in un comunicato del movimento sciita, avvertendo che ci sarà una "giusta punizione". 


Il ministro della Salute libanese Firass Abiad ha affermato in una conferenza stampa che le esplosioni che hanno interessato i cercapersone "hanno ucciso otto persone, tra cui una ragazza". "Circa 2.750 persone sono rimaste ferite, più di 200 di loro in modo critico", ha aggiunto.


"Un messaggio è arrivato sui dispositivi prima dell'esplosione". Lo riporta la rete libanese Mtv mentre un altro media, 'Al-Hadth', conferma che i cercapersone esplosi erano "dell'ultimo modello adottato da Hezbollah negli ultimi mesi". Un funzionario di Hezbollah ha riferito al Wall Street Journal che centinaia di agenti dell'organizzazione possedevano tali dispositivi e tra le ipotesi c'è quella di un malware che ne ha causato il surriscaldamento e l'esplosione. La stessa fonte di Hezbollah ha detto - secondo quanto riporta il media israeliano Ynet - che alcuni membri dell'organizzazione "hanno sentito che i dispositivi si stavano surriscaldando" e si sono sbarazzati di loro prima che esplodessero.


Il portavoce del governo libanese ha affermato che il governo ritiene Israele responsabile dell'esplosione dei cercapersone e lo considera una violazione della sovranità libanese. Lo riferisce Axios.


Il ministro della Sanità libanese ha annunciato che ci sono almeno 8 morti e oltre 2.750 feriti in seguito alle esplosioni che si sono verificate oggi nel Paese.


I più alti responsabili della sicurezza israeliana sono stati convocati per un incontro d'emergenza con il governo. L'incontro è avvenuto dopo le esplosioni multiple in Libano e a Damasco, in Siria, in cui sono rimaste ferite 1.200 persone. Lo riporta Haaretz. L'intelligence israeliana ha rilevato segnali insoliti di preparativi militari di Hezbollah nel Libano meridionale. L'apparato di sicurezza ritiene che le tempistiche attuali non consentiranno la nomina di Gideon Sa'ar a ministro della Difesa al posto di Yoav Gallant. Sa'ar tra l'altro non ha familiarità con i piani operativi dell'Idf per il Libano.


I media israeliani riferiscono che martedì a mezzogiorno sono esplosi contemporaneamente a
Beirut, nel sud del Libano e a Damasco, in Siria, i cercapersone di miliziani Hezbollah, ci sarebbero mille feriti. Secondo alcune fonti le esplosioni sarebbero state causate da un attacco hacker israeliano alle reti di comunicazione interne di Hezbollah.


Hezbollah ha reso noto che tre suoi esponenti sono rimasti uccisi nelle esplosioni simultanee dei cercapersone che si sono verificate a Beirut. Sono in corso indagini, ha aggiunto il movimento libanese.


La Croce rossa libanese ha riferito che trenta delle sue ambulanze stanno attualmente partecipando all'evacuazione dei feriti nel sud del Paese, nella pianura della Bekaa e nella periferia sud di Beirut dopo le esplosioni coordinate dei cercapersone che hanno causato un migliaio di feriti in Libano. Altre cinquanta ambulanze sono state "poste in massima allerta".


La tv saudita al Hadath ha riferito che il figlio di un deputato libanese di Hezbollah, Ali Ammar, è stato ucciso da un'esplosione.


Una bambina di 10 anni è stata uccisa in Libano dall'esplosione di uno dei cercapersone hackerati. Lo afferma una fonte vicina a Hezbollah.


Secondo la tv saudita al Hadath tra i feriti per le esplosioni di cercapersone in Libano ci sono anche alti comandanti di Hezbollah e il loro entourage.


Un funzionario di Hezbollah, che ha voluto mantenere l'anonimato, ha affermato che l'esplosione dei cercapersone è stata "la più grande violazione della sicurezza" a cui il gruppo abbia mai assistito in quasi un anno di guerra con Israele. Lo riporta Haaretz.


Anche l'ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Amani è rimasto ferito in una delle esplosioni dei cercapersone. Lo riporta Haartez.


Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha in programma di invitare la comunità internazionale a opporsi agli attacchi di Israele contro Gaza e la Cisgiordania durante il suo discorso alla 79esima Assemblea generale dell'Onu, in programma a New York dal 22 al 30 settembre. Lo riferisce Anadolu, facendo sapere che il leader turco parlerà all'Assemblea il 24 settembre e sarà la sua 14esima partecipazione all'evento da quando è presidente e in passato primo ministro. 


Un raid aereo israeliano ha ucciso il comandante dell'unità missilistica della Jihad islamica palestinese nel sud di Gaza. Lo rende noto l'Idf. Ahmed Aish Salame al Hashash era il responsabile del lancio di razzi dall'area umanitaria della Striscia contro Israele, ha detto l'esercito. Durante l'attacco dell'Idf, stava operando all'interno dell'area umanitaria di Khan Younis


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato un'espansione degli obiettivi di guerra dello Stato ebraico per includere il ritorno dei residenti nelle aree settentrionali del Paese, da cui sono fuggiti per gli attacchi di Hezbollah dal Libano. "Il gabinetto politico e di sicurezza ha aggiornato gli obiettivi della guerra, in modo che includano la seguente sezione: il ritorno sicuro dei residenti del nord alle loro case", ha affermato stanotte l'ufficio di Netanyahu in un comunicato.


Il Segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà oggi in Egitto per co-presiedere l'apertura del dialogo strategico Usa-Egitto con il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty. Lo riferisce il portavoce Matthew Miller in una nota. Blinken incontrerà inoltre funzionari egiziani per discutere degli sforzi per "raggiungere il fuoco a Gaza che garantisca il rilascio di tutti gli ostaggi, allevi la sofferenza del popolo palestinese e aiuti a stabilire una più ampia sicurezza regionale".


"Niente giustifica la punizione collettiva" inflitta da Israele alla popolazione di Gaza che soffre sofferenze "inimmaginabili". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres in un'intervista all'agenzia Afp. "Ovviamente condanniamo tutti gli attacchi terroristici di Hamas, così come la presa di ostaggi", ma "la verità è che nulla giustifica la punizione collettiva della popolazione palestinese, e questo è ciò che vediamo drammaticamente a Gaza", ha aggiunto, descrivendo le morti, la distruzione, la fame e le malattie subite dal territorio assediato.

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