Media Usa: Biden invierà in Europa direttore Cia per mediare accordo su ostaggi. Houthi a Mosca per colloqui sulle tensioni in Medioriente
La guerra in Medioriente giunge al giorno 111. Il ministro Antonio Tajani afferma che l'Italia "è favorevole a un'interruzione del conflitto" a Gaza, "ma a patto che non sia una proposta contro Israele e che da Hamas non arrivino più razzi per colpire il Paese". I fondamentalisti della Striscia denunciano: "Gli israeliani hanno sparato sulla folla in attesa degli aiuti, uccidendo 20 persone". Il presidente Joe Biden invierà in Europa il direttore della Cia, William Burns, per mediare un accordo tra Israele e Hamas che porti alla liberazione di tutti gli ostaggi. E intanto Hamas annuncia che, se la se la Corte internazionale di giustizia ordinerà un cessate il fuoco a Gaza, i miliziani palestinesi si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele.
Una delegazione Houthi ha incontrato il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov per discutere delle crescenti tensioni in Medio Oriente. Lo riporta Al Jazeera, aggiungendo che il principale negoziatore Houthi ha dichiarato in un post sui social media che il gruppo ha discusso della necessità di aumentare la pressione sugli Stati Uniti e su Israele per porre fine alla guerra a Gaza.
Hamas ha affermato che se la Corte internazionale di Giustizia dell'Aja ordinerà un cessate il fuoco a Gaza, i miliziani palestinesi si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele. Lo riporta Al Jazeera. I fondamentalisti garantiscono che rilasceranno tutti gli ostaggi se lo Stato ebraico libererà i palestinesi attualmente detenuti. "Il nemico sionista deve porre fine al suo assedio di Gaza durato 18 anni e fornire tutti gli aiuti necessari per la popolazione".
Fonti vicine ai negoziati per la liberazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas citate dal sito israeliano Haaretz hanno reso noto che Israele e il movimento estremista hanno raggiunto un accordo di base sulla maggior parte dei punti dell'intesa.
"Siamo favorevoli ad un'interruzione del conflitto" a Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo ad una domanda se la Corte dell'Aja decidesse domani di imporre a Israele un cessate il fuoco. "Ma a patto - ha aggiunto - che non sia una proposta contro Israele e che da Hamas non arrivino più razzi per colpire il Paese".
Il presidente Joe Biden nei prossimi giorni invierà in Europa il direttore della Cia William Burns per mediare un accordo tra Israele e Hamas che porti alla liberazione di tutti gli ostaggi ancora prigionieri a Gaza e a un lungo cessate il fuoco. Lo riporta il Washington Post, riferendo che Burns in Europa dovrebbe incontrare i capi dell'intelligence israeliana ed egiziana, David Barnea e Abbas Kamel, e il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrhahman bin Jassim Al Thani.
Gli Stati Uniti e il Regno Unito impongono nuove sanzioni contro gli Houthi. Lo afferma il Dipartimento di Stato, sottolineando che nel mirino sono finiti quattro militari del gruppo.
Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, denuncia un attacco contro persone che facevano la coda per ricevere aiuti umanitari a Gaza. "L'occupazione israeliana ha commesso un nuovo massacro contro migliaia di bocche affamate che aspettavano aiuti", ha detto Ashraf al-Qudra in una dichiarazione su Telegram, come riporta Al Jazeera. L'attacco è avvenuto alla rotonda del Kuwait a Gaza City, uccidendo almeno 20 persone e ferendone altre 150, ha detto.
Un palestinese è stato ucciso giovedì nella zona di Jenin (Cisgiordania) nel corso di una operazione dell'esercito israeliano. Lo riferisce la agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Fonti locali precisano che si tratta di Wissam al-Hashan, un palestinese che in passato aveva scontato un periodo di reclusione in Israele. In precedenza si era appreso che nella località di Bir el-Basha (Jenin) reparti militari avevano stretto d'assedio un edificio e compiuto numerosi arresti. L'esercito non ha ancora fornito una propria versione dell'episodio.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in visita nella regione, ha incontrato giovedì mattina a Gerusalemme il presidente israeliano Isaac Herzog. L'incontro, secondo quanto si è appreso, è durato 35 minuti e si è discusso della guerra a Gaza e della conseguente situazione internazionale. In giornata Tajani incontrerà anche il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
Incontrando a Gerusalemme il presidente Isaac Herzog, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha detto che l'Italia sostiene "con forza le azioni del governo israeliano contro le organizzazioni terroristiche e parallelamente vuole affrontare con i nostri amici israeliani la preparazione per un ritorno al confronto politico e diplomatico". "Dopo le operazioni militari a Gaza - ha aggiunto - bisognerà individuare immediatamente un percorso politico per evitare che gli attuali scontri" si ripetano e si allarghino nella regione. Bisogna avviare "un percorso politico che inevitabilmente dovrà portare" alla formula della Soluzione a due Stati.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione nel pomeriggio di oggi per prepararsi alla decisione, attesa per le 13 (ora italiana) di venerdì, della Corte di giustizia dell'Aja sulla denuncia del Sudafrica contro Israele per la guerra a Gaza. Lo ha riferito la Radio militare secondo cui nella riunione di discuterà dei possibili scenari se la Corte dovesse accogliere la richiesta di Pretoria di "ingiungere" a Israele di fermare la guerra.
Gli Stati Uniti sono "seriamente preoccupati per le notizie di attacchi che hanno colpito una struttura dell'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (l'Unrwa)". Lo ha affermato la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Adrienne Watson. "Gli Stati Uniti sostengono fermamente il diritto di Israele a difendersi, in conformità con il diritto internazionale umanitario, contro i terroristi di Hamas che si nascondono tra la popolazione civile e vogliono annientare lo Stato di Israele - ha detto -. Ma Israele mantiene la responsabilità di proteggere i civili, compreso il personale e i siti umanitari".
Gli Stati Uniti hanno "deplorato" l'attacco che ha preso di mira un rifugio per sfollati dell'Unrwa a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo nove persone, e hanno chiesto che i siti dell'Organizzazione siano "protetti" a livello internazionale.