Israele e Hamas avrebbero raggiunto un'intesa di base sul cessate il fuoco e sulla liberazione degli ostaggi
La guerra in Medioriente giunge al giorno 112. L'Unrwa (agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Medioriente) ha dichiarato che indagherà sul presunto coinvolgimento di diversi suoi dipendenti negli attacchi di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele. Il segretario generale Onu Guterres si è detto "inorridito" dalla notizia e ha chiesto di "indagare rapidamente sulla questione". Intanto Israele e Hamas avrebbero raggiunto un'intesa di base sulla maggior parte dei termini dell'accordo che riguarda il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Secondo il ministro Crosetto, l'Italia "è pronta" al comando della missione europea per proteggere le navi mercantili che attraversano il Mar Rosso. Un mercantile è stato colpito da un missile nel Golfo di Aden. La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha preso la sua decisione sulle accuse di genocidio avanzate dal Sudafrica nei confronti di Israele.
Gli Houthi rivendicano un attacco contro una "petroliera britannica" nel Golfo di Aden. Lo ha riferito il movimento yemenita in un comunicato.
"Non c'è alcun annuncio imminente sulla situazione degli ostaggi a Gaza". lo ha detto il portavoce per il Consiglio della sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.
Una nave mercantile in transito nel Golfo di Aden è stata colpita da un "missile", secondo la societa' britannica di sicurezza marittima Ambrey. L'impatto ha provocato un incendio ma l'equipaggio è stato tratto in salvo, in quello che con ogni probabilità rappresenta l'ultimo incidente legato agli Houthi yemeniti, che hanno attaccato le navi internazionali nel Mar Rosso e nelle aree circostanti.
Gli Stati Uniti sono preoccupati dalle accuse secondo cui 12 dipendenti dell'Unrwa potrebbero essere stati coinvolti nell'attacco di Hamas il 7 ottobre contro Israele e hanno temporaneamente sospeso i finanziamenti. "Il dipartimento di Stato ha temporaneamente sospeso i finanziamenti aggiuntivi all'Unrwa mentre esamina queste accuse e le misure che le Nazioni Unite stanno adottando per affrontarle", ha detto il portavoce Matthew Miller.
Il segretario generale Onu, Antonio Guterres, è stato informato dal commissario generale di Unrwa, Philippe Lazzarini, delle accuse che coinvolgono diversi membri dello staff dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi negli attacchi terroristici del 7 ottobre in Israele. In una nota del portavoce Guterres si è detto "inorridito dalla notizia, ha chiesto a Lazzarini di indagare rapidamente sulla questione e garantire che qualsiasi dipendente Unrwa che ha partecipato o favorito gli attacchi venga immediatamente licenziato e deferito per un potenziale procedimento penale".
"Le autorità israeliane hanno fornito all'Unrwa informazioni sul presunto coinvolgimento di diversi dipendenti nei terribili attacchi del 7 ottobre. Per proteggere la capacità dell'agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri e di avviare un'indagine per stabilire senza indugio la verità. Qualsiasi dipendente coinvolto in atti di terrorismo sarà ritenuto responsabile, anche attraverso procedimenti penali". Lo ha detto il commissario generale di Unrwa, Philippe Lazzarini, ribadendo la condanna degli attacchi di Hamas e parlando di "accuse scioccanti".
"I miliziani Houthi sostenuti dall'Iran hanno lanciato un missile balistico antinave dalle aree dello Yemen verso il cacciatorpediniere classe Arleigh-Burke" americano "nel Golfo di Aden. Il missile è stato abbattuto con successo e non sono stati segnalati feriti o danni". Lo scrive su X il comando americano per il Medio Oriente Centcom.
La Corte internazionale di Giustizia dell'Aja ritiene che esista una controversia tra Israele e Sudafrica e attribuisce alla corte la giurisdizione per pronunciarsi sul caso. Lo ha affermato la giudice americana Joan Donoghue, secondo cui "almeno alcuni atti sembrano in grado di rientrare nella convenzione sul genocidio", e "la Corte ritiene di non poter accogliere la richiesta di Israele di archiviare il caso". CLICCA E LEGGI L'ARTICOLO
"Sentiamo crescere in noi, di giorno in giorno, l'angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas. L'angoscia sorge anche per le numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza. Tante donne e bambini". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la celebrazione del giorno della Memoria. "Anzitutto per l'irrinunziabile rispetto dei diritti umani di ciascuno, ovunque. E anche perché una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio", ha aggiunto.CLICCA E LEGGI L'ARTICOLO
Decine di persone hanno bloccato, per il terzo giorno consecutivo, l'ingresso degli aiuti umanitari al valico israeliano di Kerem Shalom con Gaza. Gli organizzatori della protesta - che vede tra le sue file anche parenti degli ostaggi - hanno denunciato che "nessun aiuto entrerà fino a che l'ultimo dei rapiti non sarà liberato".
Hamas sta operando "dall'interno e intorno agli ospedali Nasser e Al Amal a Khan Yunis" nel sud della Striscia. Lo ha denunciato l'esercito israeliano secondo cui "il sistematico uso degli ospedali da parte di Hamas è stato ripetutamente documentato".
L'Italia "è pronta al comando della missione europea per proteggere le navi mercantili che attraversano il Mar Rosso". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un'intervista al Corriere della Sera. "Se ci chiederanno di averlo lo prenderemo, ne abbiamo la capacità. Se lo vogliono i francesi va benissimo, il problema è avere presto una missione efficace per tutelare la sicurezza delle navi commerciali e le nostre economie, oltre al diritto internazionale".
L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno undici persone sono morte in un attacco aereo israeliano che ieri sera ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Tra le vittime ci sarebbero un giornalista e alcuni membri della sua famiglia.
Israele e Hamas hanno raggiunto un'intesa di base sulla maggior parte dei termini dell'accordo che riguarda il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Lo scrive Haaretz citando una fonte che ha familiarità con i negoziati. Secondo quanto previsto - scrive il portale - l'accordo durerà 35 giorni, durante i quali verranno rilasciati tutti gli ostaggi israeliani. In cambio, Israele rilascerà i prigionieri palestinesi e fornirà aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Secondo la fonte, l'unica questione irrisolta è se nell'accordo verrà dichiarato un cessate il fuoco completo, una richiesta di Hamas che Israele rifiuta.